
(AGENPARL) – sab 09 marzo 2024 *Melucci, Mancarelli dimettetevi! L’Antitrust boccia l’operato dell’ex
AMIU: poca differenziata, costi elevati e servizi di scarsa qualità sulla
raccolta dei rifiuti.*
L’ennesima tegola sulla città per l’imperizia di Melucci: l’Antitrust,
autorità indipendente nazionale, mette sotto accusa l’ex Amiu, e quindi il
Comune, per Il servizio carente e la mette in mora chiedendo il rilancio
entro i prossimi 30 giorni.
Il Garante della concorrenza e del mercato (ANTITRUST) Roberto
Rustichelli, chiede nel dettaglio, entro il termine di trenta giorni, le
iniziative adottate per rimuovere le criticità rilevate.
Cosa dice la relazione?
La città è sporca, la raccolta differenziata è un sogno mai realizzato, i
cassonetti da ingegnerizzati sono tornati manuali, ma la tassa sui rifiuti
pagata dai cittadini di Taranto aumenterà per il terzo anno consecutivo.
E ancora, sempre il Garante scrive che i volumi di raccolta differenziata
sono lontanissimi dalle medie regionali e nazionali, i costi pro capite
sono più alti rispetto ai valori medi, il bilancio 2022 è in perdita.
Infine, sottolinea l’Antitrust, il servizio di igiene urbana a Taranto ha
un andamento critico sia dal punto di vista qualitativo che da quello
economico-finanziario e l’attuale assetto organizzativo e gestionale
comporta ritardi nella raccolta e nei tempi di viaggio di scarico, e,
dunque, maggiori costi sia per il Comune che per gli utenti.
Tutti elementi che denunciamo da tempo e per la risoluzione dei quali
chiediamo da molti mesi un nuovo contratto di servizio. Contratto di
servizio annunciato pronto a settembre 2023 e poi misteriosamente scomparso
dai radar.
A questo punto non è escluso anche l’intervento della Corte dei Conti senza
contare che ci potrebbero essere anche i presupposti per un’azione di
responsabilità per “mala gestio”.
I consiglieri della nuova maggioranza si sono resi conto che a dicembre
hanno avallato queste condotte? A dicembre scorso, infatti, pur di blindare
le singole posizioni e le singole poltrone hanno certificato questi dati e
nulla hanno osservato o prospettato per il futuro dell’ex amiu.
Questa relazione, inoltre, rischia di essere utilizzata a giustificazione
della esternalizzazione del servizio. E, a pensar male, sembra quasi che il
vero obiettivo sia diventato questo. Tutto lascia pensare, infatti, che
Melucci, non volendo affrontare seriamente la vicenda Amiu per risolverla,
stia cercando di attuare la privatizzazione del servizio.
Ma noi non lo consentiremo. Per la città, per i lavoratori e per le loro
famiglie.
Serve un piano serio di rilancio della società pubblica ex AMIU.
Ma Melucci ha già dimostrato di non voler risolvere le questioni relative
al servizio di igiene urbana e raccolta differenziata o, peggio, di non
avere idea di come risolverle.
Anche per questo chiediamo le dimissioni del Sindaco, di Mancarelli e del
management Kyma Ambiente in ragione di quest’ennesima debacle.
Ribadiamo che anche per questo motivo siamo usciti dalla maggioranza,
perché ci siamo resi purtroppo conto che non veniva affrontato il problema
in maniera sistemica ma si badava a rattoppare e ad inseguire l’emergenza
del momento, senza una vera programmazione di lungo periodo.
Pd, Con, M5S, Europa Verde, Una Strada Diversa, PSI