
(AGENPARL) – gio 07 marzo 2024 Comunicato stampa
TEXTILE HUB DI RHO, NASCE IL PIÙ GRANDE
IMPIANTO DI RECUPERO TESSILE DEL NORD ITALIA
Milano, 7 marzo 2024 – Nasce a Rho il TEXTILE HUB della cooperativa Vesti Solidale, il più grande impianto di riciclo tessile del Nord Italia. Con un investimento di 8 milioni di euro e una superficie di 12.000 mq, di cui 5.000 mq coperti, avrà una capacità di trattamento fino a 20.000 tonnellate di rifiuti tessili all’anno. Un modello di efficienza operativa, all’avanguardia, equipaggiato con attrezzature semiautomatizzate per la selezione e il recupero di capi usati e tessuti. Una scelta di economia sostenibile che riduce l’impatto ambientale e genera, allo stesso tempo, valore economico e sociale sviluppando opportunità di lavoro sul territorio. Un impianto a basso impatto ambientale grazie anche all’utilizzo di pannelli fotovoltaici.
Vesti Solidale, aderente al sistema Confcooperative Lombardia, si posiziona così tra i player più influenti nel campo del recupero del second hand e nel riciclo dei materiali tessili. In questo contesto, il TEXTILE HUB rafforza la presenza della cooperazione tra i principali attori del settore creando la prima filiera interamente cooperativa del comparto.
L’hub gestirà la fase finale del ciclo di vita di indumenti usati e prodotti tessili post-consumer: abiti, scarpe, borse conferiti nei cassonetti o provenienti da aziende d’abbigliamento, tra cui anche marchi d’alta moda, come capi resi, invenduti o difettosi. E rifiuti ‘pre-consumer’, ossia filati, tessuti da scarti di lavorazione (cascami). Infine, il riciclo. In questo caso i tessili vengono selezionati per fibra, qualità e colore ed eliminate le parti non riciclabili: bottoni, cerniere, elementi in plastica o qualsiasi altro elemento che possa compromettere la successiva fase di riciclo.
“Gli abiti che non usiamo più contengono un’enorme quantità di materiale che è un peccato incenerire insieme al rifiuto indifferenziato. È fondamentale integrare nelle produzioni materiali rigenerati sostituendo le fibre vergini con quelle provenienti da tessuti e capi riciclati – spiega Matteo Lovatti, presidente di Vesti Solidale -. Qui noi selezioniamo le fibre che i nostri clienti trasformano in nuovi filati di lana, cotone, jeans, poliestere, oppure trovano spazio nel nostro laboratorio Taivè, per la creazione di nuovi prodotti con l’upcycling creativo. Abbiamo anche progetti pilota per il riciclo del nylon e del cuoio. Poi c’è tutta la filiera del riutilizzo, la principale, in cui i capi sono selezionati e igienizzati per la vendita nella nostra catena di negozi second-hand Share presenti in Lombardia e Piemonte, il resto destinato ad altre reti di distribuzione o commercializzato”.
Il nuovo polo tessile di Rho sarà il centro nevralgico dell’attività di raccolta dei cassonetti gialli riconoscibili dai marchi di Caritas e Rete RIUSE (Raccolta Indumenti Usati Solidale e Etica) nei territori delle Diocesi di Milano, Brescia e Bergamo, tramite 9 cooperative sociali.
La struttura è stata realizzata grazie al contributo di Confcooperative/Fondo Sviluppo, CFI-Cooperazione Finanza Impresa, Intesa SanPaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con CESVI, Invitalia, Fondazione Peppino Vismara e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
EFFETTO SECOND-HAND: CON RIUSE RISPARMIATE NEL 2023 29.000 TONNELLATE DI CO2
L’industria tessile è tra le più inquinanti a livello mondiale. La quantità di abiti prodotti e gettati via è aumentata in modo esponenziale, con impatto sulle emissioni globali di gas serra. Molti capi vengono gettati anziché donati. Ma il riuso e il riciclo dei rifiuti tessili rimane l’unica alternativa al consumo indiscriminato di risorse.
Per il solo 2023, con il recupero di 6.151 tonnellate di indumenti, l’azione di Vesti Solidale ha consentito il risparmio di 29.000 tonnellate di CO2 in un anno, l’equivalente dell’emissione prodotta da 3625 voli Milano – Napoli o dai motori di 13.467 automobili.