
(AGENPARL) – mar 05 marzo 2024 Se non riesci a visualizzare questo messaggio clicca qui
GESTIONE DEGLI SCARTI DI POTATURE E GESTIONE
DEI CASTAGNETI: CON IL PROGETTO REACTION, DIMOSTRAZIONE IN CAMPO IL 15 MARZO A MONASTERO DI VASCOCome gestire le potature, i
ricci, le foglie e le ramaglie di un castagneto? Quali opportunità vi sono per una corretta gestione in campo? Come andare oltre gli abbruciamenti dei residui? Quali strumenti tecnologici
sono disponibili e cosa dice la scienza? Quali le frontiere della ricerca per sostenere chi lavora sui versanti e gestisce castagneti nelle zone alpine e nelle ‘terre di mezzo? Come evitare
abbruciamenti e impatto sul clima? A queste domande dà risposta il progetto Reaction, finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito della misura 16 sulla cooperazione forestale del Programma di
Sviluppo rurale. E le prime azioni in campo verranno condivise con tutti gli interessati – imprese forestali, custodi di castagneti, Sindaci e Amministratori pubblici, docenti universitari, hobbisti,
appassionati, citadini – in una giornata promossa dal progetto a Monastero di Vasco, il 15 marzo 2024. L’appuntamento (rinviato causa neve, dal 1° marzo) è per tutti alle ore 14,30
in Frazione Gallizzi, Località Gorzaiz. “Reaction, tra i primi progetti del genere in Europa, punta sulla gestione sostenibile delle biomasse residuali della
filiera Castagno – afferma Gabriele Loris Beccaro, docente di arboricoltura e coltivazioni arboree al Disafa, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino – Con
nuovi strumenti anche tecnologici, vogliamo provare con imprese e operatori a ridurre le emissioni e favorire la transizione a sistemi forestali competitivi, circolari e resilienti”. Una sfida
condivisa con Uncem, partner del progetto, insieme con le imprese: la Cooperativa Punta Lera, l’azienda forestale Roberto Ansaldi, la Cooperativa Silva.”Nel corso degli ultimi anni, la
crisi climatica che tocca anche le aree montane – prosegue Beccaro – ha polarizzato percorsi e iniziative. Tra chi dice NO agli abbruciamenti in bosco e in campo, vietati anche da norme regionali in
alcuni periodi dell’anno, e chi per contro nega ogni necessità di trasformazione dei processi di gestione dei residui, dai ricci alle potature. La Regione Piemonte prova ad aprire nuove vie, che
incrociano nuove tecnologie a iniziative scientifiche e di carattere naturale. Il progetto prova a dare risposte agli operatori, siano imprese o hobbisti. Per essere più efficienti, veloci, certi che
i cicli naturali e le azioni dell’uomo sono intrecciati e hanno urgenza di risposte serie e durature, senza impatti sugli ecosistemi. Questo progetto sul castagno ci vede protagonisti in Italia e in