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(AGENPARL) – mar 05 marzo 2024 Prot. n.______ Federico Marini
HABITAT IMPRESE – Isola ancora poco “sostenibile” per lo sviluppo
delle imprese: quart’ultimo posto in Italia. Lo dicono i 22 indicatori sardi su
sostenibilità, economia e società. Fabio Mereu e Daniele Serra (Presidente e
Segretario Confartigianato Sardegna): “PNRR e Just Transition Fund
occasioni irripetibili ma attuare anche il regime di Insularità”.
Associazioni La Sardegna continua a essere una regione ancora insufficientemente “sostenibile”
Territoriali dal punto di vista ambientale, economico e sociale, per la nascita, la crescita e lo
Sud Sardegna
sviluppo delle imprese. L’Isola, infatti, è al quart’ultimo posto nella classifica nazionale
Cagliari per l’habitat delle attività produttive.
Via Riva Villasanta 241
che, attraverso un Indice, ha misurato il posizionamento dei territori regionali rispetto ai
Oristano
Via Campanelli, 41 tre pilastri della sostenibilità, ambientale, economica e sociale; il calcolo ha
Nuoro micro e piccole e le condizioni di contesto e di habitat che favoriscono la sostenibilità
Via Brig.Sassari, 37 dell’economia del territorio. L’analisi ha messo in serie i dati Aci, Banca d’Italia, Enea,
Eurostat, Inail, Inps, Istat, Terna e UnionCamere-Aspal del 2023.
Sassari “Sono tre i “pilastri” di cui una azienda ha necessità per nascere, crescere e
Via Alghero, 30
a reggere – commenta Fabio Mereu, Presidente Regionale di Confartigianato Imprese
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 Sardegna – nonostante gli sforzi fatti negli anni il nostro territorio risulta ancora poco
possa competere alla pari con il resto dell’Europa”. “Il PNRR o il Just Transition Fund
rappresentano occasioni imperdibili per “resettare” il sistema Sardegna – continua
Mereu – e creare le condizioni per la competitività di tutte le imprese, senza alcun
pregiudizio legato alla loro dimensione, puntando su digitalizzazione, infrastrutture
efficienti, transizione green”. “Un sostegno a questo squilibrio potrebbe arrivare con la
concretizzazione dell’Insularità perché l’Isola ha necessità urgente di una condizione
migliore rispetto a quella che vive da 70 anni a questa parte – prosegue il Presidente –
non la richiesta di privilegi o scorciatoie, ma solo la necessità di avere le stesse
possibilità di crescita, di sviluppo, di pari diritti e opportunità che, da sempre, che hanno
altre imprese di altri contesti”. “Gli imprenditori non vogliono assistenzialismo –
aggiunge Daniele Serra, Segretario Regionale di Confartigianato Sardegna –
chiedono solo di essere messi in grado di competere a pari regole con il resto delle realtà
europee e del Mediterraneo. Quindi via i gap, come quelli legati del credito, della
competitività, della burocrazia, delle infrastrutture, dell’energia, dei trasporti e della
produttività, che costringono le medie, piccole e micro imprese della Sardegna ad
arrancare rispetto agli altri competitor”.
L’Indice di Confartigianato sintetizza 22 indicatori nei tre ambiti della
sostenibilità. In particolare, la sostenibilità ambientale viene valutata mediante 8
Confartigianato Imprese Sardegna
indicatori (per esempio dalla quota di MPI che svolgono azioni di sostenibilità ambientale
alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico per arrivare alla quota di imprese che
fanno formazione per il personale in ambito green) la sostenibilità economica con 6
indicatori (dalla quota di imprese che fanno investimenti digitali alla spesa per ricerca e
sviluppo fino alla qualità del credito) e la sostenibilità sociale con 8 indicatori (il peso
dei dipendenti donna, il peso dell’occupazione delle aree interne, il tasso di occupazione
femminile e i dipendenti junior).
Il territorio regionale che presenta un habitat più sostenibile risulta il Trentino-
Alto Adige con un indice pari a 696; seguono Valle d’Aosta con 652, Friuli-Venezia
Giulia con 634, Lombardia con 630 e Veneto con 626. Al contrario, all’ultimo posto
troviamo la Sicilia con 394, al penultimo il Molise con 424 e, al quart’ultimo la nostra
regione con 453.
L’analisi per ambito evidenzia che per sostenibilità ambientale la migliore
posizione è quella del Trentino-Alto Adige con un indice pari a 673 e superiore del
49,9% rispetto all’indice medio nazionale di 449, seguito da Valle d’Aosta con 668,
Basilicata con 611, Calabria con 551 e Campania con 545. La Sardegna occupa la
settima posizione con 526.
Per la sostenibilità economica primeggia la Lombardia con un indice pari a 823 e
superiore del 36,0% rispetto all’indice medio nazionale di 605; a seguire si posizionano
Veneto con 781, Emilia-Romagna con 768, Trentino-Alto Adige con 682 e Piemonte con
677. La Sardegna è quint’ultima con 377.
Per la sostenibilità sociale è al primo posto il Friuli-Venezia Giulia con un indice
pari a 835 e superiore del 41,5% rispetto all’indice medio nazionale di 590 e seguono
Valle d’Aosta con 818, Toscana con 756, Trentino-Alto Adige con 733 e Marche con
709. Sardegna sempre al quint’ultimo posto con 455.
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