![Logo](https://i0.wp.com/agenparl.eu/wp-content/plugins/Plugin%20Logo/Agenparl.png?w=788&ssl=1)
(AGENPARL) – dom 03 marzo 2024 “La Regione Basilicata ha messo a punto un piano di sviluppo rurale per
affrontare i nodi cruciali per l’innovazione del mondo agricolo e per la
sua trasformazione . Un programma che vale 450 milioni di euro attraverso
azioni puntuali nel campo ambientale, di tutela del territorio, di sviluppo
della innovazione sia in termini di ordinamenti colturali che di strumenti,
di insediamento di nuove generazioni, di potenziamento della cooperazione
per aggregare l’offerta dei beni prodotti e contenere i costi di
produzione, di formazione nella direzione di accrescere le competenze degli
operatori agricoli”.Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Energia e
Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a
Marconia di Pisticci ad un convegno sui temi dell’agricoltura. “Un piano di
sviluppo strategico volto a valorizzare la filiera agro alimentare, a
promuovere nuove opportunità commerciali, ad accrescere la competitività
del settore attraverso il consolidamento del sistema di qualità della
produzione e del miglioramento della qualità della vita dei distretti
rurali. Anche per quel che riguarda la questione dei danni provocati dai
cinghiali – ha aggiunto l’assessore regionale – la Regione ha messo in
campo azioni concrete sia sul versante della cattura dei cinghiali che
sulla costruzione di una filiera di valorizzazione delle carni dei
cinghiali; con l’aggiunta di una serie di misure che contengono incentivi
per sostenere le azioni di eradicazione dei cinghiali da parte degli
agricoltori e dei selecontrollori. Comunque i dati cattura e di
abbattimento degli animali sia negli ambiti di caccia che nelle zone
protette dei parchi e delle riserve, iniziano ad essere significativi e
saranno sempre più consolidati. Il coinvolgimento sempre più attivo dei
soggetti che operano nel campo agricolo e la loro coesione – ha concluso
Latronico – è da promuovere perché la crisi del settore non sia un mero
conflitto, ma una occasione per potenziare i punti di forza e trasformare
il settore primario in un campo di lavoro per sperimentare qualità,
innovazione e crescita”.