
(AGENPARL) – gio 29 febbraio 2024 PROTOCOLLO TRA LA CITTA’ METROPOLITANA DI MILANO,
IL COMUNE DI MILANO, ED I COMUNI METROPOLITANI PER
LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEI RESPONSABILI
DELLA
PREVENZIONE
DELLA
CORRUZIONE
DELLA
TRASPARENZA, CON IL SUPPORTO E LA COLLABORAZIONE
DELLA PREFETTURA DI MILANO (ART.15, COMMA 2, DELLA L.241/1990)
L’anno duemilaventiquattro, il giorno ventinove, del mese di febbraio presso
la sede della Città Metropolitana di Milano,
La Città Metropolitana di Milano, rappresentata dal Sindaco metropolitano,
La Prefettura di Milano, Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di
Milano, rappresentata dal Prefetto;
il Comune di Milano, ed i Comuni metropolitani, rappresentati dai rispettivi
Sindaci,
l’istituzione ed il funzionamento della Consulta metropolitana dei
responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza;
PREMESSO
lo scorso 25 settembre il Sindaco metropolitano, con i Sindaci dei Comuni
metropolitani, nell’ambito della Giornata della Trasparenza, organizzata dalla
Città Metropolitana, con la partecipazione della Prefettura, hanno sottoscritto
un protocollo di collaborazione inter istituzionale per la legalità;
durante i lavori è stata avanzata la proposta di costituire una Consulta dei
Responsabili della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dei 133
Comuni che compongono la Città metropolitana;
scopo della Consulta è quello di attivare un processo costante e condiviso
finalizzato al coordinamento dei piani comunali, attraverso l’individuazione
di buone prassi, l’analisi del contesto esterno e la formazione del personale;
PREMESSO
Che la Legge 6 novembre 2012 n. 190 recante “Disposizioni per la
prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”, in attuazione dell’art. 6 della Convenzione delle Nazioni
Unite contro la corruzione, adottata dall’Assemblea generale dell’ONU il 31
ottobre 2003, individua, in ambito nazionale, gli organi incaricati di svolgere
attività di controllo e prevenzione della corruzione e illegalità nella pubblica
amministrazione e prevede l’obbligo, anche a carico degli enti locali, di
adottare il piano triennale di prevenzione della corruzione (ora sezione del
PIAO) e di nominare il funzionario responsabile, individuato di norma nel
segretario generale dell’ente;
Che il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n.33 recante “Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, in esecuzione della
delega di cui alla Legge 6 novembre 2012, n.190, fissa, in materia, specifici
obblighi ed adempimenti a carico degli Enti;
Che il PNA Piano Nazionale Anticorruzione 2016 individua in capo alle Città
metropolitane il compito di porsi come Ente di coordinamento e supporto nei
confronti degli Enti del territorio;
Che si ritiene che lo sviluppo delle attività in parola mediante l’adozione di un
modello organizzativo di coordinamento, possa conferire una maggiore e più
compiuta organicità ai predetti Piani e quindi alle azioni ad esso correlate, in
una logica sistemica e di progressivo adeguamento degli strumenti
programmatori su base territoriale;
Che tale tipo di delineata organizzazione, anche in ragione della specialità
della materia e della complessità delle procedure collegate, potrà costituire
valido supporto per gli enti di più ridotte dimensioni che non dispongono di
unità organizzative da poter dedicare esclusivamente allo scopo;
PREMESSO
Che la Legge 56/2014 istitutiva delle Città metropolitane indirizza gli enti
metropolitani a prevedere forme di organizzazione in comune delle funzioni
metropolitane e comunali, eventualmente differenziate per aree territoriali,
secondo principi di semplificazione, economicità ed efficienza;
Che lo Statuto della Città metropolitana, all’art.30 e ss., prevede e disciplina le
diverse forme di collaborazione fra la Città metropolitana ed i Comuni;
PREMESSO
Che per l’attuazione degli obiettivi descritti negli strumenti citati è
auspicabile una collaborazione tra gli enti essendo le politiche di area vasta e
quelle di prossimità perseguibili solo con un più forte raccordo delle azioni
poste in essere dai diversi governi locali, raccordo che presuppone la
definizione di una più intensa collaborazione tra le strutture organizzative
degli enti;
Che è interesse degli enti sottoscrittori della presente intesa addivenire alla
stipula di un accordo ex-art 15 della legge 241/90, per favorire un’azione
coordinata dei rispettivi uffici, intesa che si inserisce all’interno del quadro
del principio di matrice costituzionale di leale collaborazione tra
amministrazioni pubbliche;
PREMESSO
Che è interesse comune degli enti sottoscrittori della presente intesa rafforzare
la reciproca collaborazione, condividendo buone prassi, anche al fine di
garantire l’uso corretto delle significative risorse di cui gli enti sono
destinatari per realizzare azioni e interventi previsti dalle missioni del PNRR;
PREMESSO
Che al fine di rendere ancora più efficace l’attività di contrasto al fenomeno
corruttivo, è di grande utilità il coinvolgimento della Prefettura, in ragione
della funzione di rappresentanza generale del Governo sul territorio, nonché
della consolidata esperienza della Prefettura stessa nell’attività di contrasto
delle molteplici forme di illegalità diffuse nelle realtà locali. In data 15 luglio
2014 – con la firma del protocollo e delle relative Linee Guida – è stata
formalmente avviata una stabile collaborazione tra l’ANAC, le PrefettureUffici Territoriali del Governo e gli Enti Locali in materia di trasparenza e
legalità nella gestione della cosa pubblica. Al protocollo d’intesa sono state
allegate le prime linee guida contenenti disposizioni volte ad attuare “una
coordinata azione di prevenzione dei fenomeni di corruzione e, più in
generale, di indebita interferenza nella gestione della cosa pubblica”. In tal
modo è stato intrapreso un importante definizione del ruolo delle Prefetture
nell’ambito dell’attuale sistema anticorruzione. In particolare, in tali linee
guida sono stati precisati alcuni adempimenti attraverso cui le Prefetture
possono fornire concreto supporto tecnico-informativo agli Enti Locali nella
predisposizione della documentazione anticorruzione;
L’articolo 1, comma 6, della legge 190/2012, prevede che i Prefetti, su
esplicita richiesta, siano tenuti a fornire agli Enti Locali il necessario supporto
tecnico ed informativo ai fini della predisposizione del P.T.P.C. di
competenza;
La norma ha inteso mettere in luce quanto il ruolo del Prefetto possa incidere
sul funzionamento e sulla efficacia delle varie misure di contrasto alla
corruzione. Ed infatti, in ragione della conoscenza delle specificità territoriali,
esso si pone anzitutto quale interlocutore privilegiato con gli enti locali e con
ogni altra amministrazione presente sul territorio di riferimento, così da
garantire agli stessi un efficace supporto sin dalla attività di individuazione
dei rischi e di pianificazione degli strumenti di contrasto;
ciò premesso
si conviene e si stipula quanto segue
Art.1 – Oggetto
Le premesse formano parte integrante e sostanziale della presente intesa.
Con la sottoscrizione del presente protocollo d’intesa la Città Metropolitana,
il Comune di Milano ed i Comuni metropolitani costituiscono la Consulta
metropolitana dei Responsabili della Prevenzione della Corruzione e della
Trasparenza.
Della Consulta fanno parte i Responsabili della Prevenzione della Corruzione
e della Trasparenza come individuati dai Sindaci dei Comuni metropolitani.
La Consulta si riunisce di norma presso la sede della Città Metropolitana
oppure in modalità videoconferenza, secondo il calendario definito dalla
cabina di regia.
Nell’ambito della Consulta è costituita una cabina di regia composta dal
RPCT della Città metropolitana, dal RPCT del Comune di Milano, e da un
RCPT per ciascuna Zona omogenea in cui si articola la Città Metropolitana.
Le modalità di funzionamento della Consulta vengono definite dalla Consulta
stessa.
Scopo della Consulta è il coordinamento su scala metropolitana delle misure
di prevenzione della corruzione ed in materia di trasparenza mediante la
condivisione delle buone pratiche, in una logica sistemica e di progressivo
adeguamento degli strumenti programmatori su base territoriale.
Scopo della consulta è anche quello di costituire un valido supporto per gli
enti di più ridotte dimensioni che non dispongono di unità organizzative da
poter dedicare esclusivamente allo scopo, anche in ragione della specialità
della materia e della complessità delle procedure ad esse collegate.
Art.2 – Attività
L’attività della consulta si concretizza nelle azioni per coordinare le attività
degli enti in materia di prevenzione del rischio corruzione.
La Consulta svolge attività di ricerca, analisi e studio, in materia di
prevenzione del rischio corruzione, ed opera in particolare attraverso:
condivisione
dell’analisi
contesto
esterno
propedeutica
all’aggiornamento annuale della Sottosezione rischi corruttivi e trasparenza
dei rispettivi PIAO;
b) la condivisione della metodologia per l’analisi delle attività, la mappatura
dei processi, e la valutazione del rischio;
c) la condivisione delle misure di prevenzione del rischio corruttivo;
d) lo sviluppo di azioni coordinate di verifica e monitoraggio dei Piani;
e) la strutturazione di un programma formativo trasversale, permanente e
generalizzato, quale azione di base per l’effettiva attuazione delle misure di
prevenzione del rischio, e la diffusione della cultura dalla legalità nelle
organizzazioni;
f) la definizione di ulteriori contenuti dell’Amministrazione Trasparente.
Art.3 – Ruolo della Prefettura di Milano
La Prefettura si impegna a svolgere le attività relative all’andamento dei reati
su base locale di seguito indicate:
– fornire agli enti le informazioni utili affinché la gestione del rischio sia
modellata tenendo conto delle variegate esigenze presenti nei territori (le
informazioni devono ritenersi comprensive di dati storici, previsioni, pareri di
specialisti, nonché rapporti di organi di polizia che siano nella disponibilità
delle Prefetture);
– fornire supporto giuridico e informativo per la predisposizione dei piani
triennali per la prevenzione della corruzione;
– monitorare il contesto in cui gli enti operano e riesaminarlo al verificarsi di
nuovi eventi esterni ed interni che determinano la modifica dei rischi. La
gestione del rischio è infatti efficace solo nella misura in cui si presenta
dinamica, ovvero adattabile al variare dei rischi.
A tal fine, il Prefetto individua un gruppo di lavoro formato da differenti
professionalità della Prefettura che, in base al supporto richiesto, partecipano
individualmente o collegialmente ai lavori della Consulta.
Art.4 – Forme di consultazione
Le parti si impegnano a promuovere, valorizzare e realizzare la più ampia
attuazione della presente intesa al fine di garantire una più corretta ed efficace
operatività degli strumenti di contrasto alla corruzione previsti dal
Legislatore.
La presente intesa è soggetta a verifiche periodiche, anche finalizzate ad un
aggiornamento, da parte degli enti sottoscrittori, secondo le esigenze che si
manifestino nel corso dell’attuazione.
All’uopo il Sindaco della Città Metropolitana convoca incontri, per ciascuna
Zona omogenea, tra tutti i Sindaci degli enti aderenti alla presente intesa per
consultazioni in merito all’andamento della gestione della funzione associata.
Art.5 – Durata
Il presente Protocollo ha durata triennale ed è tacitamente rinnovato, salva la
possibilità di disdetta di ciascuna delle parti dell’Intesa, da comunicarsi
formalmente con almeno tre mesi di anticipo.
Letto, confermato e sottoscritto
IL SINDACO METROPOLITANO
IL PREFETTO DI MILANO
IL SINDACO DEL COMUNE DI MILANO
ED I SINDACI DEI COMUNI METROPOLITANI DI
ABBIATEGRASSO
ALBAIRATE
ARCONATE
ARESE
ARLUNO
ASSAGO
BARANZATE
BAREGGIO
BASIANO
BASIGLIO
BELLINZAGO LOMBARDO
BERNATE TICINO
BESATE
BINASCO
BOFFALORA SOPRA TICINO
BOLLATE
BRESSO
BUBBIANO
BUCCINASCO
BUSCATE
BUSSERO
BUSTO GAROLFO
CALVIGNASCO
CAMBIAGO
CANEGRATE
CARPIANO
CARUGATE
CASARILE
CASOREZZO
CASSANO D’ADDA
CASSINA DE’ PECCHI
CASSINETTA DI LUGAGNANO
CASTANO PRIMO
CERNUSCO SUL NAVIGLIO
CERRO AL LAMBRO
CERRO MAGGIORE
CESANO BOSCONE
CESATE
CINISELLO BALSAMO
CISLIANO
COLOGNO MONZESE
COLTURANO
CORBETTA
CORMANO
CORNAREDO
CORSICO
CUGGIONO
CUSAGO
CUSANO MILANINO
DAIRAGO
DRESANO
GAGGIANO
GARBAGNATE MILANESE
GESSATE
GORGONZOLA
GREZZAGO
GUDO VISCONTI
INVERUNO
INZAGO
LACCHIARELLA
LAINATE
LEGNANO
LISCATE
LOCATE DI TRIULZI
MAGENTA
MAGNAGO
MARCALLO CON CASONE
MASATE
MEDIGLIA
MELEGNANO
MELZO
MESERO
MORIMONDO
MOTTA VISCONTI
NERVIANO
NOSATE
NOVATE MILANESE
NOVIGLIO
OPERA
OSSONA
OZZERO
PADERNO DUGNANO
PANTIGLIATE
PARABIAGO
PAULLO
PESCHIERA BORROMEO
PESSANO CON BORNAGO
PIEVE EMANUELE
PIOLTELLO
POGLIANO MILANESE
POZZO D’ADDA
POZZUOLO MARTESANA
PREGNANA MILANESE
RESCALDINA
ROBECCHETTO CON INDUNO
ROBECCO SUL NAVIGLIO
RODANO
ROSATE
ROZZANO
SAN COLOMBANO AL LAMBRO
SAN DONATO MILANESE
SAN GIORGIO SU LEGNANO
SAN GIULIANO MILANESE
SAN VITTORE OLONA
SAN ZENONE AL LAMBRO
SANTO STEFANO TICINO
SEDRIANO
SEGRATE
SENAGO
SESTO SAN GIOVANNI
SETTALA
SETTIMO MILANESE
SOLARO
TREZZANO ROSA
TREZZANO SUL NAVIGLIO
TREZZO SULL’ADDA
TRIBIANO
TRUCCAZZANO
TURBIGO
VANZAGHELLO
VANZAGO
VAPRIO D’ADDA
VERMEZZO CON ZELO
VERNATE
VIGNATE
VILLA CORTESE
VIMODRONE
VITTUONE
VIZZOLO PREDABISSI
ZIBIDO SAN GIACOMO