(AGENPARL) - Roma, 15 Febbraio 2024(AGENPARL) – gio 15 febbraio 2024 *Tra figurativo e informale *
/Sarà inaugurata sabato 17 febbraio alle ore 16,30 a Palomar, la Casa
della Cultura la mostra retrospettiva di pittura in ricordo dell’artista
sangiovannese Valter Malandrini. L’esposizione, a cura di Lia Bronzi,
resterà visitabile fino a sabato 2 marzo/
All’interno della rassegna Le piazze del Sapere/,/ sabato 17 febbraio
alle 16,30 sarà inaugurata a Palomar, la Casa della Cultura, la mostra
retrospettiva di pittura di Valter Malandrini, artista sangiovannese
scomparso un anno fa. L’esposizione è curata da Lia Bronzi su iniziativa
di Piero Checcaglini, Gianfranco Donati, Sandro Mugnai ed Enrico Taddei,
ed è organizzata dal Comune di San Giovanni Valdarno in collaborazione
con l’Associazione Giglio Blu di Firenze ed il patrocinio della Regione
Toscana e della provincia di Arezzo.
“La mostra – le parole del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina
Vadi e dell’assessore alla cultura Fabio Franchi – rappresenta un
momento particolarmente importante per la comunità e per tutto il
territorio valdarnese, visto che vuole omaggiare e ricordare Valter
Malandrini, ad un anno esatto dalla sua scomparsa. Sangiovannese, molto
conosciuto dalla popolazione e artista di indubbia e riconosciuta
capacità, estremamente versatile e dal tocco pittorico intenso e
suggestivo. Nel corso della sua vita Valter ha esposto i suoi quadri in
varie parti d’Italia e del mondo sia in personali sia in collettive,
ottenendo sempre grande apprezzamento e numerosi riconoscimenti. La
scelta di Palomar quale sede per questaesposizione trova la sua
principale finalità nella volontà di valorizzare le opere di Malandrini
e divulgarle al più ampio pubblico possibile compresi i numerosissimi
giovani e studenti che quotidianamente affollano l’accogliente polo
culturale, per le loro attività di studio e di socializzazione. Ennesima
conferma di Palomar quale ‘sede culturale’ a tutto tondo della comunità
sangiovannese, dei suoi artisti e delle loro produzioni culturali e
artistiche”.
Una mostra antologica che vuole riassumere le fasi più importanti e le
opere più significative della vasta produzione di Malandrini.
“Un percorso artistico, iconico e meraviglioso, quello di Valter
Malandrini – spiega la curatrice Lia Bronzi – sia che esso si rapporti
alla pittura figurativa che a quella più astratta ed informale,
realizzate nella multicromicità del colore e nel messaggio del pensiero
del pittore capace di andare Oltre le immagini rappresentate, sempre con
significati spirituali e trascendenti, atti a delineare la complessità
di un ambivalente pensiero”.
Il percorso alla scoperta dell’arte di Malandrini prosegue all’atelier
che l’artista aveva aperto in via Alberti 64 a San Giovanni. Lo studio
sarà visitabile nelle giornate di martedì, giovedì e sabato dalle ore 17
alle 19, sempre fino a sabato 2 marzo.
*Valter Malandrini*(San Giovanni Valdarno 1947-2023), pittore, poeta e
operatore culturale, forma la sua cultura artistica con la
frequentazione di pittori come G. Maggi, S. Borella, Mazzon ed altri.
Vive significative esperienze a Parigi, Amsterdam ed altre città
europee, dove attinge dalla pittura impressionista, compiendo un fecondo
tirocinio per alcuni anni, interrotto tuttavia per un certo periodo di
tempo, fino al 1986, quando l’artista inizia a dipingere
professionalmente, con una continua ricerca ispirata anche dall’inizio
di viaggi, che lo porteranno in America, in Mexico, Venezuela,
Guatemala, Bolivia, Costarica, Perù, Ecuador.
Per un breve periodo, Malandrini è con gli Indios Aguas
(Amazzonia-Rio-Juacalli) dell’America Latina, dove attinge nuova
ispirazione, nuovi colori e sentimenti, così come arricchiranno la sua
esperienza il Marocco, la Tunisia, l’Egitto. Seguiranno viaggi in
Oriente con Singapore, Tailandia, Malesia, Borneo, India che lo
gratificheranno ed arricchiranno le sue tele di nuove sfumature. Al suo
ritorno, conosce in Italia l’amico pittore e scultore coreano Kongtae
Xun, astrattista di ottimo livello. La sua frequentazione, con mostre
insieme a Firenze ed altri prestigiosi luoghi, crea la svolta nell’arte
del Malandrini verso l’astrattismo, al quale alternerà molteplici stili
d’arte.
Come operatore culturale è stato responsabile di zona della
“Associazione culturale fiorentina Giglio Blu” per la quale ha
organizzato: Mostre di pittura, scultura, fotografia e Recital di
poesie. Per merito artistico è stato inserito dal Comitato dei Critici
nel Numero 55 del Catalogo dell’Arte Moderna (Ex-Bolaffi)
dell’editoriale Giorgio Mondadori.
