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(AGENPARL) – mer 14 febbraio 2024 Ministero degli Affari Esteri dell’Azerbaigian: Commento sulle accuse anti-Azerbaigian da parte dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell
Condanniamo e respingiamo le accuse infondate contro l’Azerbaigian espresse da Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Unione Europea (UE) per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, durante una conferenza stampa congiunta con il Ministro degli Esteri armeno Ararat Mirzoyan il 13 febbraio.
Si ritiene che l’insabbiamento dell’Armenia, responsabile dell’atto di aggressione armata, da parte dell’Alto Rappresentante Joseph Borrell, abbia chiuso un occhio di fronte alla provocazione militare. Sfortunatamente, la parte europea è sprezzante nei confronti del ferimento di un militare azerbaigiano a seguito di un attacco non provocato di un cecchino dopo 5 mesi di situazione stabile.
La risposta dell’Azerbaigian alla provocazione è stata del tutto adeguata e di carattere locale. Queste misure di risposta hanno anche impedito all’Armenia di espandere ulteriormente la sua escalation militare.
Dobbiamo inoltre ribadire che la proposta dell’Alto rappresentante dell’Unione europea di distanziamento di forze, che non ha alcun significato pratico, è deplorevole. L’UE dovrebbe tenere conto del fatto che i mercenari schierati dall’Armenia nelle regioni di confine sotto il “patrocinio della Missione dell’Unione Europea” mettono a repentaglio la vita dei militari e dei civili azerbaigiani.
Inoltre, è inaccettabile definire sfollati i residenti di origine armena che hanno lasciato volontariamente la regione economica del Karabakh dell’Azerbaigian e utilizzare nomi inesistenti come “Nagorno-Karabakh” per riferirsi a questa regione, che è territorio dell’Azerbaigian. L’UE è inoltre ben consapevole del fatto che il governo dell’Azerbaigian ha ripetutamente chiesto che i residenti armeni rimanessero nelle loro case.
Purtroppo, nonostante l’Alto Rappresentante abbia corretto il riferimento alle cifre relative ai residenti armeni che hanno lasciato il territorio, non espresso nemmeno dagli armeni, è chiaro che il rappresentante è sotto l’influenza della propaganda armena in questo caso.
Ancora una volta notiamo con rammarico che, nonostante le iniziative di pace del Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, assumendo una posizione unilaterale filo-armena, crea deliberatamente un’impasse tra l’Azerbaigian e le istituzioni dell’Unione Europea, isolandosi ulteriormente dal processo di normalizzazione tra Azerbaigian e Armenia.