
(AGENPARL) – ven 09 febbraio 2024 CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Regione: Mannino ( Cgil Sicilia), “Sicilia ostaggio degli interessi di
partito e di coalizione del governo e della maggioranza all’Ars. Si
cambi rotta e si torni a discutere degli interessi reali dei siciliani.
Subito il confronto sul Fsc, che non può essere oggetto di trattativa
privata tra Schifani e Fitto, e sulla sanità”
Palermo, 9 febbraio- “Il governo Schifani e la maggioranza all’
Assemblea regionale siciliana tengono in ostaggio la Sicilia di
interessi di partito e di coalizione che spesso peraltro hanno sponda
fuori dall’Isola. Frattanto riforme importanti restano al palo e il
confronto con le parti sociali al quale l’esecutivo si è più volte
impegnato su temi come il funzionamento della sanità e la spesa delle
risorse del fondo sviluppo e coesione non parte”. Ci va a muso duro il
segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, sull’azione del
governo regionale “non volta – dice- ai reali interessi della Sicilia e
dei siciliani”. Mannino sottolinea in particolare che “le riporse del
Fondo di coesione non possono essere oggetto di trattativa privata tra
Schifani e Fitto, si avvii subito il confronto – chiede dunque- con le
parti sociali, così come non si può continuare a sorvolare – aggiunge-
sulle inefficienze della sanità”.
“L’ultimo atto – osserva Mannino – è la bocciatura della legge sulle
province. Almeno si proceda presto con elezioni di secondo livello,
chiudendo la stagione dei commissariamenti e dando a questi enti
certezze. Prima, ci soni i tempi infiniti per gli accordi sulle poltrone
della sanità, conclusi in pieno spirito di lottizzazione e il tentativo
fallito di varare una norma salva- ineleggibili con tutto il teatrino
politico che ne è seguito”.
“Il governo – sottolinea Mannino- da un lato non riesce a tenere
compatta la sua maggioranza sui temi del proprio programma, dall’altro
latita su importanti riforme come quelle della forestazione, del ciclo
dei rifiuti e dei consorzi di bonifica, per citarne alcune che avrebbero
ricadute importanti sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione. Per
non parlare- aggiunge Mannino- della mancanza di politiche
dell’industria e della transizione ecologica. Ma soprattutto- rileva il
segretario della Cgil- non si hanno notizie circa l’accordo con lo Stato
per la spesa dei miliardi del Fondo di sviluppo e coesione”. Mannino
sottolinea che “si tratta di risorse importanti la cui spesa non può
essere decisa nel chiuso delle stanze della politica ma piuttosto col
massimo della trasparenza, nel confronto con i sindacati”.
“Richiamo dunque il governo regionale a una correzione di rotta-
conclude – avviando il confronto e sbloccando una situazione politica
che, se non fosse deleteria per la Sicilia, avrebbe i connotati di una
farsa”.
2024 dac