
(AGENPARL) – mar 06 febbraio 2024 GREEN
DAL 5 AL 9
FEBBRAIO 2024
IL CIBO
AMICO DEL
PIANETA
IL CIBO
E LA SCIENZA
Nel 2019 la commissione EAT-Lancet, composta dai 37 maggiori esperti mondiali di
clima, salute e sostenibilità, pubblica un report che definisce quale sia la dieta per la
salute planetaria dopo aver revisionato tutta la letteratura scientifica sull’argomento.
L’obiettivo è garantire un’alimentazione sana ai 10 miliardi di persone che
abiteranno la Terra nel 2050 con una gestione rispettosa delle risorse terrestri. Il
cibo, secondo la commissione, rappresenta la leva più importante per migliorare la
salute dell’uomo e del pianeta.
Le raccomandazioni si possono sintetizzare con
l’immagine di un piatto a cui dovremmo fare
riferimento, che specifica le categorie di cibo da
privilegiare nella nostra dieta. Il modello restituisce
l’idea che il consumo di prodotti animali debba
essere ridotto al minimo, mentre il consumo globale
di frutta, verdura, cereali, legumi e semi oleosi deve
almeno raddoppiare rispetto alle abitudini attuali.
LA DOPPIA
PIRAMIDE
Alla stessa conclusione è arrivata Fondazione Barilla che, sempre sulla base di studi
scientifici su nutrizione, salute e ambiente, ha disegnato una Doppia Piramide
Alimentare che affianca, a quella tradizionale, una piramide rovesciata relativa
all’impatto sul clima delle nostre scelte alimentari in termini di emissioni di gas
serra. Il fatto che le due piramidi siano complementari dimostra che mangiare in
modo sano, seguendo i dettami della dieta mediterranea e le indicazioni dell’OMS,
fa bene anche al pianeta, non solo alla nostra salute.
Gli esperti a livello mondiale concordano nell’affermare che gli alimenti di origine
vegetale come frutta, verdura, cereali integrali e legumi hanno l’impronta carbonica
più bassa, quindi sono meno inquinanti, e fanno bene alla salute delle persone.
Mentre i grassi animali e gli oli tropicali (come burro e olio di palma), la carne rossa e
quella processata (salumi, salsicce e wurstel), i dolci e i prodotti da forno a base di
farina raffinata e zucchero che troviamo in cima alla piramide alimentare e negli
spicchi più piccoli del piatto Lancet, sono meno salutari e causano un aumento delle
emissioni di gas serra nell’atmosfera.
IL CIBO AMICO
DEL PIANETA
Perché si parla di cibo amico del pianeta? Perché ci sono degli alimenti che vengono
prodotti danneggiando l’ambiente, consumando tante risorse e provocando
l’emissione di molti gas serra, che contribuiscono al surriscaldamento del clima. Ce
ne sono altri che, al contrario, crescono in condizioni tali da richiedere poche risorse,
contribuiscono alla tutela e fertilità dei suoli e fanno anche bene all’uomo.
Scoprire quali sono i cibi che fanno bene all’ambiente e che non inquinano è
importante per fermare il riscaldamento globale. Mangiandoli più spesso,
saremo anche più sani e forti.
I LEGUMI,
CIBO DEL FUTURO
Gli esseri umani hanno sempre mangiato i legumi, sin dal Neolitico, perché saziano e
rendono forti e sani.
Oggi i legumi sono studiati come cibo del futuro, per via dei loro benefici verso la
salute umana e la sostenibilità ambientale. Non sarà facile nutrire 10 miliardi di
persone nel 2050, ma grazie a ceci, fagioli, lenticchie e affini ce la faremo, dicono gli
scienziati. Sono la migliore fonte proteica che abbiamo a disposizione, perché
contengono elementi preziosi come fibre e antiossidanti. Sono anche un toccasana
per l’ambiente: la loro coltivazione aumenta la fertilità del suolo, un fatto
importante, perché un terzo dei terreni è ormai improduttivo, secondo la FAO. Le
radici delle Leguminose vivono in simbiosi con i batteri azoto-fissatori, che
trasformano l’abbondante azoto atmosferico in prezioso azoto organico, che verrà
poi utilizzato dalle piante e dagli animali per costruire anche le proteine.
Scegliere i legumi al posto della carne ci permette anche di evitare di inquinare con i
gas serra che derivano dagli allevamenti, che pesano per il 18-20% su tutti i gas di
origine antropica emessi in atmosfera. I contributi dei legumi nella mitigazione dei
cambiamenti climatici non finiscono qui: richiedono poca acqua per venire
coltivati e sono il modo più efficiente per sfruttare i suoli agricoli del pianeta,
perché ci consentono di mangiare direttamente i prodotti della terra senza usarli
per nutrire gli animali. Questo spiega bene il fatto che i legumi non solo fanno bene
al corpo, ma anche alla terra e al futuro del Pianeta. Venivano chiamati “la carne
dei poveri”, ma ormai è chiaro a tutti che sono “la carne dei furbi”!
IL MIGLIO,
UN SUPER CEREALE
Il miglio è un alimento resistente alla siccità, ha bisogno di poca acqua ed è
piuttosto facile da coltivare su suoli poveri e secchi. Ha un ciclo colturale breve che,
dalla semina al raccolto, dura in genere solo tre mesi, oltre ad essere resistente a
parassiti e malattie.
Nonostante sia una coltura poco esigente, è
in grado di produrre granelle con ottime
qualità nutrizionali. Il chicco è molto
nutriente, costituito principalmente da
carboidrati complessi, proteine e grassi
insaturi. L’amido a lenta digestione, insieme
alle fibre e ai polifenoli, lo rendono un
alimento utile per tenere sotto controllo
glicemia e colesterolo.
È ricco di minerali (ferro, magnesio, potassio, zinco, fosforo, calcio) e vitamine del
gruppo B: è definito un nutri-cereale perché più completo rispetto a grano, riso e
mais. Il miglio non contiene glutine e può essere consumato da soggetti affetti da
celiachia e sensibili al glutine. Per questo il miglio è un cibo inclusivo, che fa bene
alla salute e che, richiedendo meno fertilizzanti e pesticidi, aiuta a ridurre le
emissioni di gas serra e, quindi, a ridurre le cause del cambiamento climatico.
Per tutti questi motivi, l’ONU ha dedicato il 2023 alla riscoperta del miglio. In Italia
era così importante prima della diffusione di grano, mais e riso, che numerosi
Comuni ancora portano nel nome un richiamo al cereale che ci ha salvati da
numerosi carestie (Migliarino, Migliarina, Migliaro…).
CIBO BIOLOGICO
PER LA TERRA
L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura volto a produrre alimenti e fibre
evitando di sfruttare eccessivamente le risorse naturali, in particolare del suolo,
dell’acqua e dell’aria, ed escludendo l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi
(fertilizzanti, diserbanti e pesticidi). Il principio alla base dell’agricoltura biologica è
quello di preservare la fertilità del suolo, l’equilibrio e la biodiversità dell’ambiente in
cui si coltiva. Oltre al divieto di utilizzo di pesticidi e di fertilizzanti chimici
sintetici, nell’agricoltura biologica non vengono impiegati organismi geneticamente
modificati, viene applicata la rotazione delle colture e prevede che gli allevamenti
non utilizzino antibiotici e garantiscano il benessere animale. Tutti i prodotti biologici
passano attraverso diverse fasi prima di arrivare sulle nostre tavole. Dal produttore
al consumatore, la normativa europea garantisce che gli alimenti etichettati come
biologici siano stati prodotti, trasformati, manipolati e distribuiti secondo norme
specifiche. Mangiare prodotti biologici aiuta a preservare la fertilità dei terreni
e permette di consumare cibi ‘puliti’, evitando di assumere prodotti chimici.
ULTERIORI
APPROFONDIMENTI
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AWorld
Noi, il cibo, il pianeta
Materiale educativo a cura di Claudia Paltrinieri, Paola Trionfi e Valentina Taglietti