
(AGENPARL) – mer 31 gennaio 2024 *Piano Mattei: la strategia ItalAfrica e Gruppo Cestari*
Il giorno dopo la Conferenza Italia-Africa la parola passa agli
imprenditori che rappresentano i soggetti più importanti per realizzare le
azioni messe in campo con il Piano Mattei. Per questo, senza perdere tempo, la
Camera di Commercio ItalAfrica Centrale, presieduta dall’ing. Alfredo
Carmine Cestari*, d’intesa **con *l’Associazione I Sud del Mondo ETS,
presidente Pompeo Torchia, hanno promosso alla Camera dei Deputati il
convegno “*Il Piano Mattei – **Sud polo magnetico Occasioni di resilienza e
investimenti Italiani in Africa nel settore Pubblico e Privato”*. A
testimoniare l’interesse del mondo imprenditoriale italiano la sala è
gremita di titolari di imprese del Sud (Campania, Calabria, Puglia,
Basilicata) e anche del Nord (soprattutto Liguria e Lombardia) con
delegazioni di alto livello governativo e diplomatico di Tanzania, Angola,
Repubblica del Congo e Repubblica Democratica del Congo, Senegal e due
rappresentanti di Governo di primo piano il Ministro dell’Ambiente Gilberto
Pichetto Fratin e il vice ministro agli Esteri Edmondo Cirielli. Con loro i
massimi dirigenti di Enti statali – Ice, Sace, Simest (Cassa Depositi e
Prestiti), Mediocredito – che dovranno accompagnare i nostri imprenditori
per le attività da cantierizzare nei Paesi Africani con oltre 5 miliardi di
euro destinati dal Governo nei prossimi tre anni. Cestari (ItalAfrica)
racconta l’esperienza dei primi imprenditori pionieri, già 20 anni fa,
arrivati in Africa quando non c’era alcun aiuto o assistenza statale e
l’unica banca – dice – era la “banca del coraggio”. Ci voleva davvero una
buona dose di coraggio per avviare investimenti in Africa che hanno dato
successo e hanno contribuito a realizzare l’attuale *interscambio
Italia-Africa che ai primi dieci mesi del 2023 supera i 50 miliardi di
euro con oltre 1.600 le imprese italiane attive nel continente africano.
Sono così arrivati da Marsicovetere e dalla valle del petrolio lucano in
Angola sei titolari di imprese che hanno fondato nel 2014 la Pangea srl *con
competenze tecniche, gestionali ed organizzative acquisite in oltre 50 anni
di attività e da decenni impegnate nel settore *Oil & Gas*. Una visione
aziendale che si attua In Africa e che risulta essere ancor più concreta
quando si riferisce al personale occupato, circa 350 persone, locali o
comunque della Basilicata. A testimoniare il forte interesse delle comunità
locali al convegno di Roma ha preso parte il sindaco di Marsicovetere
Marco Zipparri. “Anche noi amministratori come gli imprenditori – afferma –
vogliamo prepararci ad affrontare con il Piano Mattei la fase successiva al
petrolio quella dell’idrogeno e dell’energia alternativa”. Ma i lucani in
Africa non sono gli unici imprenditori meridionali. Tante le attività
avviate un po’ in tutti i settori, dall’alimentare, all’edilizia, al
manifatturiero, logistica e servizi. E’ il vice ministro agli Esteri
Ciriello a dare atto alla “lungimiranza” e “perseveranza” dell’ing. Cestari
che – ha detto –“ha affiancato, in piena autonomia, l’iniziativa del
Governo con il successo storico della Conferenza Italia-Africa. Se l’Italia
continuerà ad investire in Africa – dice – è merito soprattutto delle
imprese che sono presenti da anni e che vanno accompagnate e sostenute a
proseguire la propria attività”. Il Ministro Pichetto Fratin parla di
“autentica rivoluzione” come se si ripetesse quella storica del passaggio
dal vapore al motore. “Le fonti energetiche e la questione clima –
sottolinea – hanno un peso determinante nella nuova strategia che il
Governo ha deciso per l’Africa. E’ cresciuta la consapevolezza che è
indispensabile agire in Africa in modo diverso dal passato sulla scia del
pensiero di Enrico Mattei”. Cestari sintetizza l’impegno di ItalAfrica:
“il Governo ha fatto un passo importante. Noi vogliamo fare la nostra parte
con il coraggio che ci ha sempre sorretto, ma anche tutti gli enti statali
che hanno come compiti istituzionali il sostegno all’internazionalizzazione
devono fare la propria”. Il “motto” è “fare bene ai Paesi Africani per fare
del bene alle nostre imprese. Perché – spiega – è un’opportunità per le
imprese specie del Sud per imboccare la strada dell’internazionalizzazione.
Il Sud è la porta di ingresso del Mediterraneo”. * Il progetto Sud Polo
Magnetico
*,
sostenuto da ItalAfrica e Gruppo Cestari, anche questa volta prima
dell’iniziativa del Governo, ponendosi l’obiettivo di una reale
cooperazione economica, rimette in gioco il Sud e le imprese meridionali.