
(AGENPARL) – ven 26 gennaio 2024 *FULVIO COLLOVATI A RADIO MARTE:* “Mazzarri ha sistemato la fase difensiva,
ora arriveranno pure i gol. La Champions è alla portata. Perez è un buon
difensore”
“Il reparto difensivo del Napoli è quello su cui Mazzarri ha lavorato di
più e i risultati si sono visti eccome. Contro l’Inter ha giocato quasi un
tempo in inferiorità numerica e si è difeso bene. Con Garcia si era
trascurato un po’ il lavoro sulla fase difensiva, il gol magari lo riuscivi
a fare ma il problema vero erano le reti subite. Ora probabilmente si dirà
che Mazzarri è un allenatore antico, tuttavia il calcio è fatto di due
fasi: si vince prendendo meno gol senza, ovviamente, trascurare la fase
offensiva. Prendete la Juve, che giocava malissimo e vinceva di “corto
muso”, ora a furia di vincere così gioca anche bene. Quindi: prima non
prenderle, poi con il ritorno di Osimhen, Anguissa, il miglioramento della
condizione fisica generale e la costante ripresa anche di Kvara,
arriveranno anche i gol. Bisogna ritrovare la fiducia e credetemi, partite
perse in quel modo al 91′ tra le polemiche, possono aver rinfrancato il
Napoli, ne sono sicuro. Le finali sono partite particolari, penso a quella
di Champions dell’anno scorso, si gioca tutto anche sul piano mentale:
contro gli azzurri l’Inter era data per favorita ma senza l’espulsione di
Simeone sarebbe andata ai calci di rigore contro un Napoli rimaneggiato da
tante assenze importanti. Nehuen Perez? L’ho visto giocare due, tre volte
dal vivo, poi da friulano seguo con simpatia l’Udinese. Lui è un buon
difensore, certo di fronte e certe cifre un po’ ci si stupisce ma questo è
il calcio moderno. L’estate scorsa, a dire il vero, ero molto scettico nei
confronti di Natan ed i fatti non mi hanno smentito, ora dico che Perez è
un buon giocatore, un buon acquisto. Il Napoli, ora, dopo un girone
d’andata disastroso, che ha messo in cattiva luce anche i giocatori, può
recuperare terreno. Gli azzurri sono a soli tre punti dalla zona
Champions. Gigi Riva? Da ragazzo l’ho visto in campo ma non l’ho marcato
personalmente, in Cagliari-Milan ero in panchina. Era un grande giocatore,
oggi farebbe senza dubbio 40 gol a stagione, aveva una potenza incredibile,
un giocatore leale che non cadeva mai a terra, non certo il prototipo di
calciatore moderno, ci mancherà tanto. La persona, poi, era addirittura
superiore al calciatore, era di uno spessore unico”.