
[lid] L’Agenparl ha intervistato Matteo Lucchetti, Direttore operativo del Competence Center nazionale sulla cyber security CYBER 4.0, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Agenparl. Quali sono gli obiettivi principali di Cyber 4.0 nel contesto delle azioni Industria 4.0, Transizione 4.0 e PNRR?
Lucchetti. Cyber 4.0 è il Centro Nazionale di Competenza ad Alta Specializzazione sulla Cybersecurity, istituito dal MIMIT nell’allora Piano Industria 4.0 e oggi Centro di Trasferimento Tecnologico riconosciuto dallo stesso Ministero come soggetto attuatore del PNRR. L’obiettivo del Centro è di fornire supporto a imprese e PA per una transizione digitale sicura, diffondendo e rafforzando le competenze in materia di cybersecurity, tramite consulenza, formazione e promozione dell’innovazione.
Agenparl. Può fornire ulteriori dettagli sulla struttura di Cyber 4.0 come Associazione di diritto privato e sull’importanza del partenariato pubblico-privato nel contesto della cybersecurity nazionale?
Lucchetti. Il Centro è costituito nella forma di un’Associazione di 45 soggetti – università, enti pubblici, imprese, fondazioni e altri enti – che esprimono un partenariato pubblico-privato unico nel suo genere, in grado di rendere disponibili competenze di primo piano in ogni ambito di applicazione della cybersecurity. La componente pubblica è rappresentata da università e enti di ricerca a valenza nazionale, che guidano le attività di formazione specialistica del Centro e complementano sotto il punto di vista metodologico l’offerta di servizi operativi e consulenziali che provengono dalla componente privata.
Agenparl. In che modo Cyber 4.0 accompagnerebbe policy maker, imprese e PA verso una digitalizzazione sicura?
Lucchetti. Cyber 4.0, in qualità di soggetto attuatore PNRR, ha a disposizione oltre 15 Mln EUR in incentivi per aziende di ogni dimensione. Attraverso tali fondi, il Centro ha la possibilità di erogare un’ampia gamma di servizi agevolati, dalle attività di assessment iniziale, passando per le attività di formazione e orientamento tecnologico, fino alla progettazione dell’eventuale intervento di innovazione, e di promuovere progetti di ricerca e innovazione attraverso bandi periodici. Dal suo punto di osservazione privilegiato dello scenario di cybersecurity nazionale, inoltre, il Centro supporta policy maker e Pubblica Amministrazione anche nella definizione delle linee strategiche evolutive, in particolar modo per quello che concerne la cybersecurity nel contesto delle piccole e medie imprese.
Agenparl. Qual è il ruolo di Cyber 4.0 nell’offrire servizi di orientamento e formazione alle Piccole e Medie Imprese e alla Pubblica Amministrazione? Come finanzia progetti di ricerca e innovazione nel campo della cybersecurity?
Lucchetti. I servizi di formazione e orientamento offerti dal Centro sono messi a disposizione secondo lo schema definito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel Decreto Ministeriale del 10 Marzo relativo ai Centri di Trasferimento tecnologico, che prevede aiuti modulati sulla base della dimensione dell’azienda che li riceve, secondo il concetto di “più aiuti per aziende più piccole”.
Gli incentivi in questa linea di cofinanziamento del Centro ammontano a circa 6 Mln EUR, e vengono erogati direttamente nella forma di sconti in fattura su servizi appartenenti a una delle 8 macrocategorie definite dal Decreto, così come da tabella:

I progetti di ricerca e innovazione fanno riferimento ad una seconda linea di budget, che cuba poco più di 5Mln EUR e vengono attivati mediante bandi periodici, emessi dal Centro per esplorare soluzioni innovative in quattro ambiti:
- Tecnologie CORE di cybersecurity, con riferimento a quelle soluzioni che non sono specifiche di un’unica area applicativa, ma che costituiscono degli asset trasversali da considerare a prescindere del settore di appartenenza. Rientrano in questa categoria tutti gli utilizzi di tecmologie innovative applicate a soluzioni di cybersecurity, come ad esempio l’Intelligenza Artificiale, la Blockchain o le tecnologie quantistiche;
- Tecnologie di cybersecurity per il settore SPACE, con riferimento sia al ground segment, che alla protezione delle comunicazioni satellitari e delle tecnologie a bordo dei satelliti.
- Tecnologie di cybersecurity per il settore AUTOMOTIVE, con riferimento sia alla protezione all’interno dell’abitacolo che nell’interazione del veicolo con il mondo circostante;
- Tecnologie di cybersecurity per il settore HEALTHCARE, con riferimento sia alla protezione dei dati sanitari che all’anticontraffazione nel settore farmaceutico.
Agenparl. In che modo Cyber 4.0 supporta imprese e PA nell’adozione di tecnologie innovative, considerando sia le infrastrutture proprie sia le facility messe a disposizione dai soci?
Lucchetti. Una delle attività più necessarie per contesti medio-piccoli è quella di testare tecnologie prima di acquisirle. Il Centro mette a disposizione un laboratorio, denominato T4 – Technology Transfer, Testing and Training Lab, che ha proprio l’obiettivo di presentare soluzioni innovative in un ambiente di demo e facilitare la comprensione delle funzionalità e delle caratteristiche operative. Attraverso gli incentivi messi a disposizione dal PNRR, inoltre, è possibile disporre anche dei laboratori dei soci presso cui le aziende interessate possono sviluppare POC di tecnologie innovative e soluzioni di cybersecurity.
Agenparl. Come si colloca il Centro a livello nazionale ed europeo? Quali sono i rapporti con le istituzioni e con le altre Agenzie di cybersecurity (ACN e ENISA)?
Lucchetti. Il Centro ha un rapporto di collaborazione costante sia con l’Agenzia di Cybersicurezza Nazionale, con la quale lavoriamo in sinergia soprattutto su iniziative di formazione e sul supporto a piccole e medie imprese, che con ENISA, l’Agenzia Europea di Cybersecurity, con la quale lavoriamo sia su azioni di awareness per le PMI, sia sulla diffusione del Framework Europeo delle Competenze Cyber, in qualità di membri dell’Ad Hoc Working Group dell’Agenzia stessa.
Agenparl. Quali sono le iniziative principali in cui Cyber 4.0 è coinvolto, come l’iniziativa NEST e la partecipazione a network internazionali, e come contribuiscono alla crescita e al rafforzamento delle competenze in materia di cybersecurity?
Lucchetti. Cyber 4.0 è coordinatore dell’iniziative NEST, uno dei poli di innovazione digitale europei a cui la Commissione Europea ha riconosciuto il cosiddetto Seal of Excellence. L’iniziativa ha raggio d’azione nazionale, ma è parte di una rete europea di analoghi poli, che hanno l’obiettivo di supportare PMI e Pubblica Amministrazione sui temi dell’innovazione digitale, favorendo anche la creazione di ecosistemi nazionali in cui identificare finanziamenti e opportunità di business per start-up e altre aziende innovative che si occupano di cybersecurity. È questo un tema particolarmente rilevante in questo ambito, anche nella direzione del raggiungimento dell’autonomia tecnologica nazionale.
Il Centro, inoltre, partecipa ad importanti network internazionali per lo sviluppo di attività di capacity building internazionale sui temi della cybersecurity, del cybercrime e della cyber dilplomazia. Tra di esse, cito il Global Forum for Cyber Expertise, l’iniziativa EU CyberNet e la EU-LAC Digital Alliance Policy Dialogues on Cybersecurity.
Agenparl. Qual è il ruolo di Cyber 4.0 nelle neo-costituite Case delle Tecnologie Emergenti (Cagliari e Pesaro)?
Lucchetti. Cyber 4.0 è partner delle Case delle Tecnologie Emergenti di Cagliari e Pesaro e collabora con quelle di Roma e L’Aquila. Le Case delle Tecnologie Emergenti sono iniziative cofinanziate dal MIMIT e a guida delle rispettive amministrazioni comunali, il cui obiettivo è di sviluppare innovazione sul territorio, valorizzando il tessuto imprenditoriale locale e fornendo servizi di supporto per l’adozione di tecnologie innovative, con particolare riferimento anche al 5G.
Cyber 4.0 offre supporto per tutte le tematiche inerenti la cybersecurity e sta sviluppando importanti sinergie operative con queste realtà.
Agenparl. In che modo il Centro si posiziona come entità in grado di erogare servizi qualificati in risposta a specifiche esigenze di mercato, sia nel contesto nazionale sia in quello internazionale?
Lucchetti. In aggiunta ai servizi erogati a valere su fondi PNRR, l’ampio bacino di competenze e soluzioni cui il Centro può attingere ha fatto sì che Cyber 4.0 sviluppasse una offerta integrativa di servizi anche operativi, che possono essere attivati in risposta ad esigenze specifiche espresse dal mercato. Rientrano in questa famiglia, a titolo di esempio, servizi di: threat modeling, threat assessment e threat management; cybersecurity risk management; incident handling; protezione di dati e informazioni; protezione di sistemi e infrastrutture, formazione avanzata e altri servizi di consulenza per soggetti che non rientrano nel perimetro di applicabilità degli incentivi PNRR, etc.
Agenparl. L’Europa è stata d’aiuto per avviare questo processo di digitalizzazione?
Lucchetti. L’Europa è sempre il faro che indica la via da percorrere. E questo è tanto più vero nel contesto della cybersecurity, un ambito in cui il legislatore europeo si è mosso già da tempo, in accordo a una strategia chiara e alle priorità condivise con gli Stati Membri. Il 2024 in particolare segnerà un anno di particolare intensità, in cui vedremo l’entrata in vigore della Direttiva NIS2, l’accordo sul Cyber Resilience Act, oltre che sul Cyber Solidarity Act, oltre che – strettamente correlato – l’entrata in vigore dell’AI Act, il nuovo, attesissimo regolamento sull’Intelligenza Artificiale.
E sempre di Europa parliamo poi quando consideriamo la rete dei Poli Europei di Innovazione Digitale citata precedentemente, e i fondi a disposizione del Centro di Competenza erogati nel contesto del PNRR.
Ultima nota, i progetti di ricerca e le altre iniziative finanziate nei programmi Digital Europe e Horizon Europe, che vedranno ancora una volta nel 2024 la cybersecurity come una delle tematiche di maggior rilievo e favoriranno pertanto l’avvio di un numero di ulteriori iniziative di innovazione e sicurezza.
