(AGENPARL) - Roma, 18 Gennaio 2024(AGENPARL) – gio 18 gennaio 2024 [image: logo.jpg]
18 gennaio 2024
*APPROVATO IL PIANO STRUTTURALE DEL VERDE CHE GETTA LE BASI PER LE AZIONI
FUTURE*
Villaggio Sposi*
*Quasi 28.000 gli alberi censiti ad oggi*
La Giunta ha approvato il Piano strutturale del verde, un documento
programmatico e previsionale che, sulla base di una prima valutazione
d’insieme dello stato del verde cittadino e delle pratiche messe in campo
in questi anni, mette le basi per la definizione delle strategie e delle
azioni future, e per la successiva redazione del Piano Operativo del Verde.
In particolare, il Piano rappresenta lo strumento che, oltre a disegnare
una visione strategica dell’assetto (semi)naturale, agro-selvicolturale,
urbano e peri-urbano della città, *definisce i principi e fissa i criteri
di indirizzo* per la realizzazione di aree verdi pubbliche nell’arco della
pianificazione urbanistica generale, *indirizza investimenti* in nuove
opere e interventi manutentivi, *definisce priorità gestionali* del sistema
di infrastruttura verde pubblica urbana.
L’obiettivo finale è quello di sviluppare una città più resiliente di
fronte alle sfide climatiche, sociali ed economiche, contribuendo a:
– *ottimizzare e adattare le infrastrutture urbane* in uno scenario
di cambiamento climatico e di necessario contrasto al consumo di suolo
– *aumentare la biodiversità urbana*, rendendo la città più ospitale
per la componente non umana, a partire dagli alberi, per ottimizzarne le
funzioni ecosistemiche
– *migliorare l’accesso ai servizi* offerti dal verde urbano
– *creare e mantenere aree verdi* di rilievo ecologico, sociale e
urbanistico, *interconnesse tra loro e accessibili *
*I DATI*
Sono certamente di interesse alcuni dati attualmente disponibili che vanno
a comporre il quadro conoscitivo del verde in città e che, nel Piano
Operativo del Verde di prossimo avvio, verranno aggiornati.
Bergamo, 22 mq in media per ogni cittadino, *con una distribuzione
estremamente eterogenea tra i diversi quartieri: si va dai circa 80mq pro
capite al Villaggio Sposi, fino ai 3/6 mq per ogni residente di
Sant’Alessandro, Santa Caterina, Santa Lucia e Centro-Papa Giovanni.
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Rispetto *alla composizione del soprassuolo arboreo*, la presenza di
numerose specie è un elemento importante per le strategie di sopravvivenza
a lungo termine delle alberature urbane. La chiave della sostenibilità
della “foresta urbana” non sta tanto nella selezione di singole cultivar
con particolari caratteristiche, bensì nell’ottenere un sufficiente grado
di diversità biologica nelle popolazioni arboree, al fine di minimizzare i
problemi, soprattutto la diffusione di parassiti e patogeni, e
conseguentemente i costi di gestione.
In attesa del completamento del lavoro di censimento del patrimonio arboreo
e arbustivo, i dati della città raccontano di una presenza di* oltre 27.800
alberi totali (sono previsti 40.000 a censimento completato)* di cui
Angiosperme
arboree 87,51%, Gimnosperme arboree e Ginkgo 12,00%. *Sono 186 le specie
arboree presenti*, di cui 47,00% autoctone e 53,00% alloctone (tra cui
quelle tipiche dei parchi storici).
*GENERI PIÙ DIFFUSI* (>5%)
% SUL TOT
Acer
14,30%
Carpinus
7,30%
Fraxinus
6,24%
Platanus
7,08%
Quercus
5,56%
Tilia
5,66%
*SPECIE PIÙ DIFFUSE* (>3%)
% SUL TOT
Acer campestre
3,48%
Acer platanoides
4,73%
Aesculus hippocastanum
3,62%
Carpinus betulus
7,27%
Celtis australis
4,85%
Cupressus sempervirens
4,50%
Fraxinus excelsior
3,80%
Platanus x acerifolia
5,47%
Populus nigra
3,31%
*LE MAPPATURE*
Le prime considerazioni riguardano l’inserimento del verde cittadino nel
sistema delle reti verdi e delle reti ecologiche comunali e sovracomunali,
dove il principale ruolo strategico e di indirizzo è rappresentato dal
Parco dei Colli, con le sue aree di recente espansione a sud di Bergamo,
senza dimenticare le aree forestali ed agricole al di fuori del perimetro
dello stesso.
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*Aree protette*
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*Rapporto territorio urbanizzato – territorio agricolo*
Si sottolinea l’importanza delle connessioni tra verde urbano e il sistema
delle aree agricole-forestali, anche valorizzando la funzione connettiva
del reticolo idrico.
Il quadro di valutazione che il Piano strutturale del verde pone
all’attenzione si estende ad altri elementi di tipo qualitativo, cruciali
per la definizione di quello che sarà il Piano operativo del verde.
Ci riferiamo, ad esempio, allo studio delle cosiddette* “isole di calore” *e
a quello sullo* stato di salute degli alberi* disponibili grazie a
ESA-Mafis, il progetto in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea
che, grazie ad una metodologia integrata, combina dati satellitari multi
temporali e dati satellitari meteorologici con l’obiettivo di fornire
informazioni regolari e affidabili sullo stato di conservazione del verde
(anche in ambito urbano), a supporto della gestione sostenibile delle
foreste e del patrimonio arboreo.
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*Esempio di analisi condotta per valorizzare i dati forniti dal progetto
ESA-Mafis rispetto alle aree verdi pubbliche e di uso pubblico, in termini
di rischio “Isola di calore”.*
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*Esempio di analisi condotta per valorizzare i dati forniti dal progetto
ESA-Mafis rispetto alle aree verdi pubbliche e ad alcune aree “sensibili”
(servizi tipo scuole, strutture sanitarie, etc.), in termini di rischio
“Isola di calore”.*
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*Esempio di analisi condotta per valorizzare i dati forniti dal progetto
ESA-Mafis rispetto alle aree verdi pubbliche con particolare riguardo alle
condizioni fitosanitarie del verde (analisi da approfondire con
osservazioni a terra)*
In riferimento alla questione climatica, ricordiamo che è in corso di
attuazione anche *Cli.C.Bergamo!*, il progetto del Comune di Bergamo, in
partnership con il Parco dei Colli di Bergamo, ERSAF e Legambiente
Lombardia, finalizzato alla costruzione di una “strategia climatica” locale
anche attraverso interventi di “depavimentazione” di aree urbane e azioni
di forestazione urbana. A questo si aggiungono le azioni previste a *Bergamo
come città inserita tra le 9 italiane del programma NET ZERO CITY* con
obiettivo impatto climatico zero entro il 2030: percorsi verso la
neutralità climatica, con innovazioni per la mobilità, efficienza
energetica, urbanistica, verde.
Infine, all’interno delle più ampie iniziative promosse da *BeePathNet
Reloaded*, progetto europeo dedicato ad affrontare le sfide urbane legate
all’ambiente, alla biodiversità e all’autosufficienza alimentare in
relazione all’apicoltura urbana, si è avviata una sperimentazione in
tredici aree della città introducendo il taglio differenziato dei prati
(consistente nel differenziare modalità e tempi del taglio dell’erba, in
modo da riservare alcune aree ben circoscritte a fioriture spontanee con
funzione di rifugio per fauna utile come gli impollinatori).
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L’obiettivo è quello di giungere, in alcuni anni, alla gestione
differenziata delle superfici prative di tutto il territorio comunale,
individuando le zone e le modalità operative compatibili con le necessità
di fruizione delle aree verdi da parte della cittadinanza e con l’esigenza
di un verde urbano in equilibrio anche dal punto di vista della
biodiversità.
*PROSPETTIVE*
Per quanto riguarda il verde urbano in relazione ai *servizi* da esso
attesi, sono state impostate alcune analisi, che andranno poi sviluppate
nel Piano del Verde operativo, ad es. in termini di distribuzione e
fruibilità del verde nei diversi quartieri.
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*L’analisi si focalizza sulla fruibilità delle aree verdi in termini di
accessibilità: 15 minuti in media (buffer di 300m) per i parchi attrezzati
di importanza sovralocale e 7 min circa (buffer di 150m) per le aree di
vicinato (verde di quartiere). Il dato andrà ulteriormente sviluppato
confrontando la popolazione residente nei diversi quartieri con le aree
verdi attrezzate da essa raggiungibili in 15 minuti a piedi da casa.*
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Considerato quanto descritto precedentemente, sarà compito del *Piano
Operativo del Verde *di prossima realizzazione definire strategie e azioni
specifiche a partire da alcuni elementi ritenuti centrali.
In particolare, la pianificazione e gestione delle aree verdi, a partire da
quelle esistenti, si declinerà in base a “criteri multilivello” di
valutazione dei servizi effettivamente erogati e di quelli attesi.
Ad esempio:
– il potenziamento ed integrazione della Rete Ecologica Comunale e
della Rete Verde Comunale
– la gestione delle aree verdi anche in relazione alla gestione
del rischio, in primis idrogeologico e dell’isola di calore
– la gestione ed il potenziamento dei servizi erogati dalle aree
verdi e della loro fruibilità / inclusività
– l’individuazione di aree per interventi di forestazione e/o per
la compensazione forestale in caso di trasformazione d’uso di boschi
esistenti
– l’identificazione di aree o porzioni di aree finalizzate al
potenziamento della biodiversità, sia in termini di connessione, sia in
termini di dotazioni ambientali
– il miglioramento generale del livello qualitativo della gestione
del verde esistente, anche in termini di economia circolare e sostenibilità.
In questo quadro programmatico ci si rapporterà anche alle previsioni
specifiche del PGT adottato, quali ad es.:
– l’ampliamento del Parco dei Colli, come occasione di
integrazione della Rete Ecologica Comunale e di un migliore rapporto con le
aree agricole
– il recupero dell’idea di cintura verde quale occasione di
coerenza e potenziamento della Rete Verde Comunale, attraverso connessioni
da est a ovest e direttrici verdi all’interno dell’abitato, mantenendo e
valorizzando, il più possibile, la caratterizzazione agricola ove ancora
esistente.
Infine, considerata la ridotta entità del verde urbano pubblico in alcuni
quartieri e la difficoltà a reperire nuovi spazi verdi nelle aree più
densamente urbanizzate, si potrà operare in funzione del potenziamento di
viali alberati e dotazioni verdi lungo le strade, nonché del rafforzamento
del sistema di mobilità “dolce”, anche al fine di garantire una migliore
accessibilità diffusa ai servizi del verde. Andrà verificata anche la
possibilità di introdurre nelle aree più densamente urbanizzate verde
pensile e altri tipi di verde tecnologico e di mitigazione.
Verranno infine affrontati i temi della comunicazione, della didattica e
della divulgazione, attraverso proposte di programmi di educazione
ambientale e di informazione sulla gestione sostenibile del verde.
*DICHIARAZIONI*
“*Quello che emerge dal Piano Strutturale rappresenta il quadro entro cui
dovremo muoverci in termini di scelte strategiche e operative per il futuro
del verde della nostra città. Su alcune questioni, che rappresentano linee
di indirizzo dell’Assessorato ma anche scelte frutto di situazioni
contingenti, abbiamo già messo le basi in questi anni. Mi riferisco, in
particolare, al tema della valorizzazione della biodiversità, della
salvaguardia delle aree a vocazione agricola, della forestazione e
dell’implementazione arborea con specie più coerenti con il contesto, della
promozione delle produzioni orticole, della tutela del patrimonio
monumentale, della promozione della cultura della cittadinanza attiva nella
cura del verde.*
*Su queste basi abbiamo deciso di investire prima sulla definizione del
Piano Strutturale e, conseguentemente, su quello Operativo per dare
continuità a questa visione arricchendola di tutti gli elementi che il
gruppo di lavoro ci aiuta a definire con maggiore profondità e
dettaglio*.” *Marzia
Marchesi*, Assessora la Verde pubblico
“*Il lavoro fatto fino ad ora offre, in primo luogo, la base conoscitiva
per il successivo sviluppo del piano del verde e, in secondo luogo, la
traccia del rapporto tra il piano del verde e il Piano di Governo del
Territorio, di cui il Piano del verde costituisce strumento di dettaglio.
Stiamo lavorando ad un documento che faccia sì la fotografia e definisca la
prospettiva del verde urbano, ma soprattutto serva come messa a punto di un
sistema di gestione operativo del verde urbano. In questo senso, il
rilevante lavoro di dettaglio svolto su tutto il verde della città, a cui
seguirà una revisione del censimento di tutti gli alberi, è un fattore
importantissimo. Il verde urbano è elemento vivo di cui dobbiamo gestire
l’impianto, lo sviluppo, la maturità, la senescenza, la morte. Dobbiamo
gestirlo al meglio, con una prospettiva orientata al futuro*.” *Silvano
Armellini*, Dirigente della Direzione Ambiente, Verde Pubblico e
Mobilità Comune di Bergamo
“*La redazione del Piano strutturale del Verde ha costruito le premesse per
la successiva stesura del Piano del Verde nella sua veste operativa. Come
gruppo di redazione del piano siamo intervenuti in particolare sugli
aspetti propedeutici alla definizione di quest’ultimo spaziando dai temi
della riorganizzazione del sistema informativo del verde e della
predisposizione dell’aggiornamento del quadro conoscitivo, all’analisi dei
bisogni interni alla struttura comunale, alla conoscenza dei progetti in
corso (progetto MAFIS Urban Forests and Green Areas, progetto Cli.C.
Bergamo!, progetti con la collaborazione dell’Orto Botanico, del Parco dei
Colli e altri interlocutori del territorio), fino all’analisi delle
strategie e delle scelte operative della variante al PGT.*
*Un elemento che sottolineiamo con particolare attenzione riguarda le
sinergie con il Parco dei Colli, ente sovralocale che ha contribuito in
modo sostanziale alle attuali dotazioni ambientali che arricchiscono la
città, a partire dalla sua istituzione per quanto riguarda la fascia
collinare e pedecollinare e d’ora in poi anche per consistenti aree
agricole di pianura a sud della città.” *Il gruppo di redazione del
Piano – *Mario
Carminati*, agronomo; *Moris Lorenzi*, architetto; *Massimo Ranghetti*,
agronomo; *Viviana Rocchetti*, architetto
*In allegato il comunicato in PDF e un ppt con le immagini*
*Fabrizia Lorusso*