
(AGENPARL) – dom 14 gennaio 2024 Zes unica del Sud: Tortorelli (Uil), Bardi rivendichi il coinvolgimento
delle Regioni del Sud e delle parti sociali
La proroga sino al primo marzo dell’incarico per gli otto commissari delle
Zes regionali e interregionali (tra le quali la Zes ionica) rinvia
semplicemente l’operazione di accentramento deciso dal Governo per la
gestione di uno strumento di politica industriale che in Basilicata, in
tutti questi anni, non ha dato alcun risultato e che invece specie sulle
questioni della logistica e dell’internazionalizzazione può dare un
contributo significativo. Così Vincenzo Tortorelli, segretario generale Uil
Basilicata, sollecitando il Presidente Bardi a rivendicare nell’
“operazione Zes unica del Sud” il coinvolgimento delle Regioni del Sud e
delle parti sociali. Senza un’iniziativa della nostra Regione, in sinergia
con le altre, nei percorsi di sviluppo della Zes e la sottoscrizione di un
protocollo nazionale sulle relazioni industriali legato ai territori –
aggiunge – il rischio è quello della riedizione di strumenti che hanno
segnato in negativo la storia dell’industria nel Mezzogiorno. Abbiamo
sempre sostenuto la necessità di un potenziamento concreto delle Zone
economiche speciali. Anche per questo, dopo aver ritenuto inopportuna
l’idea del governo di accentrare a Roma tutte le responsabilità progettuali
delle Zes, riteniamo determinante che questo strumento dall’alta valenza
produttiva rimanga legato alle strategie territoriali e che, quindi, le
otto regioni restino coinvolte nei percorsi di sviluppo di questo strumento
fondamentale per il futuro economico e produttivo del Sud. Questo perché –
aggiunge il segretario Uil – consideriamo la Zona Economica Speciale
un’importante leva di politica industriale per il Mezzogiorno. Il pericolo
che vediamo profilarsi è quello di un ritorno al passato, quando errori
imperdonabili di gestione hanno disseminato le aree portuali e
retroportuali di capannoni industriali rimasti vuoti e inoperosi. In questa
fase sempre più complicata per l’industrializzazione in Basilicata e al Sud
– penso principalmente alle vicende Stellantis ed automotive – l’obiettivo
centrale da perseguire è di verificare la qualità degli investimenti
privati, accertare gli impatti occupazionali dei progetti, garantire
l’applicazione dei contratti collettivi e fare argine gli interessi della
criminalità organizzata.
Ufficio Stampa UIL Basilicata
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