
(AGENPARL) – gio 04 gennaio 2024 chi vi scrive è l’*UNIONE SINDACALE DELLE ASSOCIAZIONI MILITARI –
AERONAUTICA *(*USAMI-AERONAUTICA*), un’Associazione Professionale a
Carattere Sindacale regolarmente riconosciuta ed iscritta all’albo del
Ministero della Difesa n. 19 ai sensi della legge 46/2022.
Con la presente, chiediamo di dare voce al nostro recente comunicato
pubblicato sul sito al seguente indirizzo:
Di seguito il testo:
Oggetto: BONUS COEFFICIENTI PER IL PERSONALE MILITARE
*Cosa dice la legge di bilancio 2024, t**ra giovani ed anziani una coperta
sempre corta. *Ecco il progetto del Governo e le proiezioni realizzate dal
nostro sindacato.
*1. RIASSUMIAMO QUELLO CHE STA SUCCEDENDO*
*2. QUALI SONO I SOGGETTI INTERESSATI?*
*3. IN CONCRETO QUALI SONO GLI EFFETTI SUL PERSONALE?*
*4. LA SIMULAZIONE SULLE PENSIONI REALIZZATA DA USAMI AERONAUTICA *
1. RIASSUMIAMO QUELLO CHE STA SUCCEDENDO
Come noto, USAMI Aeronautica è l’unico Sindacato che già nel mese di
novembre aveva preannunciato una pubblica manifestazione di militari, sia
per il riconoscimento del diritto alla previdenza complementare attesa dal
personale ormai da trent’anni che per il danno causato dallo Stato con i
suoi ritardi.
Successivamente al nostro annuncio di protesta, il Governo pubblicava un
comunicato stampa con cui dichiarava l’integrazione del fondo della
previdenza complementare istituito con la legge di bilancio del 2021.
Un’ulteriore integrazione del fondo è giunta ora con la legge di bilancio
approvata lo scorso dicembre.
*Ma cosa sta accadendo con la previdenza complementare?*
*Quali sono i soggetti coinvolti dalle misure introdotte dal Parlamento?*
Facciamo il punto della situazione!
*Anno 2021: i*l *Parlamento istituisce un “serbatoio di risorse economiche”
*finalizzato all’avvio della previdenza complementare per il personale più
giovane e alla *“sanatoria”* per quello più anziano prossimo alla pensione.
Vengono stanziati 20 milioni di euro per l’anno 2022, 40 milioni di euro
per l’anno 2023 e 60 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024.
*Anno 2023: il Parlamento aumenta le risorse* con ulteriori 5 milioni di
euro per l’anno 2024 e di 10 milioni di euro per l’anno 2025.
2. QUALI SONO I SOGGETTI INTERESSATI?
*Il personale “anziano” prossimo alla pensione, *in servizio il giorno
precedente la data di entrata in vigore del relativo provvedimento
normativo. Va aggiunto che la legge di bilancio appena approvata, oltre a
stanziare nuove risorse, ha ampliato la platea dei destinatari, prevedendo
effetti retroattivi per coloro che sono andati in pensione successivamente
il primo gennaio del 2022;
*Il personale “giovane”*, immesso nei ruoli delle Forze Armate, delle Forze
di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, *a decorrere dalla
data di entrata in vigore del relativo provvedimento normativo, *attraverso
l’istituzione di misure integrative* delle forme pensionistiche
complementari* di cui all’articolo 26, comma 20, della legge 23 dicembre
1998, n. 448.
3. IN CONCRETO QUALI SONO GLI EFFETTI SUL PERSONALE?
Precisiamo subito che le leggi di bilancio del 2022 e del 2024 assegnano
solamente delle risorse economiche e non dettano alcuna disciplina di
dettaglio su come queste risorse debbano essere impiegate.
*Tutte le notizie che girano su “Radio Naja” sull’approvazione di benefici
relativi all’aumento dei coefficienti di trasformazione o addirittura
l’istituzione/approvazione di un vero e proprio “fondo di previdenza
complementare” dedicato ai militari (e chi più ne ha più ne metta) sono
totalmente infondate.*
Lo ribadiamo, ad oggi si parla solo di risorse economiche, salvo diversi
disegni di legge attualmente depositati in Parlamento, ma non
calendarizzati (quindi non in discussione), i quali da qualche anno
propongono l’aumento dei coefficienti di trasformazione, ovvero i valori
percentuali (moltiplicatori) che trasformano il montante contributivo
maturato da ogni militare nel corso della sua carriera, nel valore della
pensione annua. Tali valori aumentano in base all’età anagrafica del
pensionamento fino ad arrivare, attualmente, al valore massimo
corrispondente all’età di 60 anni (limite di età anagrafica elevato di
qualche anno per taluni ruoli e gradi di vertice, e per coloro che non
raggiungono il minimo contributivo).
4. LA SIMULAZIONE SULLE PENSIONI REALIZZATA DA USAMI AERONAUTICA
*È per noi doveroso informare il personale su una notizia che riteniamo
importante e che costituisce una novità rispetto ai precedenti governi.*
Nel presentare i suoi emendamenti (aumenti delle risorse economiche)
l’attuale Governo ha allegato una relazione illustrativa in cui ha
ipotizzato un utilizzo delle sopra indicate risorse economiche, *che delude*
(di molto) le aspettative che si erano create tra il personale con i
disegni di legge di cui si è parlato (aumento dei coefficienti fino a 5-7
anni oltre il limite di età del congedo). Difatti, le attuali risorse
permetterebbero solamente l’aumento progressivo dei coefficienti di 1-2
anni fino al 2028, di 3 anni a partire dal 2029 fino ad un massimo di 4
anni a partire dal 2032, differenziando, peraltro, le pensioni anticipate
da quelle in ausiliaria.
Osserviamo, inoltre, che nella relazione citata il Governo aveva
manifestato l’intenzione di implementare le sole risorse previste per
coloro che si congederanno nei prossimi anni, tuttavia il testo della legge
di bilancio 2023 riporta un incremento generalizzato delle risorse senza
distinguere le fattispecie dei soggetti interessati.
Ebbene, *USAMI Aeronautica il sindacato sempre vicino al personale,* *anche
con una pronta e puntuale informazione,* ha ritenuto di dovere effettuare
uno *studio tecnico* finalizzato a sviluppare quanto riportato nella
relazione illustrativa del Governo che in quanto tale non ha alcun valore
normativo ma solo argomentativo per motivare la richiesta al Parlamento di
aumento degli stanziamenti economici.
In esito al nostro studio, riportiamo pertanto una tabella che riassume la
proiezione degli effetti pensionistici che le risorse economiche stanziate
dal Parlamento avrebbero in termini concreti, qualora dovesse applicarsi
l’ipotesi normativa avanzata dal Governo nella sua relazione illustrativa
all’emendamento sulla legge di bilancio 2024 approvata lo scorso dicembre.
Per info e maggiori dettagli rivolgiti ai nostri Dirigenti Sindacali.