
(AGENPARL) – sab 30 dicembre 2023 DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: NEL MILLEPROROGHE PARZIALE
RETROMARCIA DEL GOVERNO
In Molise si passa da tre a due Istituzioni da tagliare: necessario mobilitarsi per evitare i tagli
La vicenda del dimensionamento scolastico in Molise sta dando luogo ad un vero e propria
commedia dell’assurdo, con evidenti responsabilità del governo nazionale e regionale.
Cerchiamo di riepilogare le tappe di questa vicenda, a uso di quanti nel frattempo si fossero
distratti.
Tutto ha inizio con la Legge di bilancio approvata a dicembre 2023, in cui, per ragioni di
risparmio mascherate dalla necessità di “attuare il PNRR”, l’attuale maggioranza di governo,
la stessa che più volte aveva promesso di investire sulla scuola, al contrario ha deciso di
tagliare circa 800 Istituzioni scolastiche nel paese.
In Molise, come denunciato subito dalla FLC CGIL, la norma comporterà il taglio di 8 istituzioni
scolastiche in tre anni, il 15% di quelle attuali. Si tratta però solo dell’inizio: se il criterio della
popolazione scolastica verrà confermato, in un decennio potrebbero scomparire il 30% delle
istituzioni scolastiche molisane.
Più volte abbiamo sollecitato i rappresentanti politici regionali e nazionali ad intervenire per
tutelare le specificità del nostro territorio: la particolare conformazione territoriale del Molise, la
presenza di aree interne, la mancanza di efficienti reti di trasporto rendevano necessaria una
deroga ai criteri generali. Niente di tutto questo però è avvenuto: mentre alcune Regioni, anche
di centro destra, hanno manifestato in tutti i modi la loro contrarietà al provvedimento, il Molise
si è limitato ad obbedire accettando criteri penalizzanti.
Ci si è limitati così a passare alla fase attuativa: con estremo ritardo la Regione il 17 novembre
ha inviato le linee guida su cui operare il dimensionamento alle Province, che hanno coinvolto
le rispettive Conferenze. Come era lecito aspettarsi, dopo una discussione che non è riuscita
a trovare la sintesi rispetto ai tagli, invisi a tutti gli Enti Locali, le Province hanno rispedito la
patata bollente alla Regione.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la Giunta regionale il 22 dicembre ha approvato una delibera
di dimensionamento che prevede la soppressione di 3 scuole ( il “Pilla” di Campobasso, la
Schweitzer di Termoli e il Don Giulio Testa di Venafro) che verranno accorpate ad altre
sostanzialmente basandosi su di un “parere” dell’USR Molise, quindi senza alcun confronto
con le stesse Istituzioni scolastiche e le OO.SS.
La decisione ora spetta al Consiglio regionale: in virtù della proroga prevista dal milleproroghe
si deciderà il 4 gennaio, tenendo in debito conto della parziale retromarcia del Governo. Il
decreto Milleproroghe licenziato ieri, infatti, consente alle Regioni di derogare fino al 2,5%
rispetto al numero delle scuole da tagliare: in pratica in Molise si potrebbe passare da tre
Istituzioni da accorpare a due.
Un piccolo passo indietro frutto anche dell’iniziativa della FLC CGIL che, per oltre un anno, ha
contrastato a livello nazionale e a livello territoriale il taglio di 800 scuole (ricordiamo da ultimo
lo sciopero generale dello scorso 17 novembre). Tale misura non rappresenta però un cambio
di strategia politica: le risorse per finanziare l’operazione di deroga vengono infatti “grattate”,
come al solito, dal Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, ormai diventato il pozzo
da svuotare per ogni intervento estemporaneo che venga in mente agli amministratori del
Ministero dell’Istruzione e dell’Economia.
Quella che si sta innescando, in realtà, è una vera e propria “guerra tra poveri”, in cui intere
comunità legittimamente cercano di difendere la “propria” autonomia scolastica laddove la
vedono minacciata. Una volta scampato il pericolo, però, si torna nell’oblio e nella
rassegnazione, e questo consente ai veri responsabili di questa situazione di continuare a
perpetrare lo scempio della scuola pubblica. Noi continuiamo a ribadire che la strada intrapresa
non è quella giusta e che è necessario un radicale ripensamento del provvedimento, che faccia
venir meno tutti i tagli, anche attraverso ulteriori risorse ed emendamenti al milleproroghe.
La scuola ha bisogno di tranquillità e di normalità, non di interventi confusi ed estemporanei o
di tagli lineari mascherati da interventi di efficientamento della rete scolastica. Continueremo a
mobilitarci ed a lottare per questo obiettivo, e lo faremo a partire dalla ripresa delle attività
didattiche, organizzando assemblee in tutti i luoghi di lavoro.
Campobasso, 30 dicembre 2023
Il Segretario FLC CGIL Abruzzo Molise
Pino La Fratta