
(AGENPARL) – sab 30 dicembre 2023 Prot. n.______ Federico Marini
EXPORT – Per le imprese artigiane sarde a disposizione 2 milioni di
euro per “conquistare” nuovi mercati internazionali. Fondi stanziati nella
Variazione di Bilancio per spingere all’export le piccole imprese: solo lo 0,6%
di queste ha rapporti commerciali esteri. Maria Amelia Lai e Daniele Serra
(Confartigianato Sardegna): “La comunità di intenti tra Assessorato e il mondo
dell’artigianato ha dato i suoi frutti. Presto pronti progetti e piani formativi”.
Associazioni Sono 2 i milioni di euro che le imprese artigiane della Sardegna avranno a
Territoriali disposizione per svilupparsi sui mercati esteri attraverso azioni di
Sud Sardegna
internazionalizzazione.
Cagliari I fondi sono stati messi a disposizione dalla Giunta e dal Consiglio, con
Via Riva Villasanta 241
promuovere e accrescere l’export delle micro, piccole e medie imprese sarde,
Oristano
Via Campanelli, 41 formare imprenditori e dipendenti e puntare alla conquista di nuovi spazi
Nuoro Per questo, Confartigianato Imprese Sardegna esprime soddisfazione per un
Via Brig.Sassari, 37 risultato fortemente atteso e raggiunto grazie alla fitta serie di interlocuzioni intraprese
con l’Assessorato al Lavoro e all’impegno mantenuto dall’Assessora Ada Lai.
Sassari “Apprezziamo lo sforzo che la Regione e l’Assessorato hanno fatto anche in questa
Via Alghero, 30
Amelia Lai e Daniele Serra, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 Sardegna – e questo è il frutto del dialogo quotidiano che la nostra Associazione ha
mantenuti. Ovviamente siamo solo all’inizio di un percorso di sostegno, valorizzazione e
promozione delle imprese artigiane sarde all’estero che dovranno essere messe nelle
condizioni di promuovere e vendere i prodotti isolani nei mercati già conosciuti e in
quelli nuovi, creando, allo stesso tempo, reddito e lavoro”.
Confartigianato Sardegna, inoltre, ha apprezzato, in particolar modo, la
concretezza della Regione nel voler sostenere processi di miglioramento delle capacità e
competenze del tessuto imprenditoriale artigiano sardo sull’internazionalizzazione delle
produzioni e sullo sguardo a mercati esteri quale potenziale sbocco delle eccellenze
isolane.
“Garantiamo fin d’ora – continuano la Presidente e il Segretario di
Confartigianato Imprese Sardegna – il massimo impegno affinché le proposte
progettuali e i percorsi formativi siano il più possibile efficaci e rispondenti alle concrete
necessità del tessuto imprenditoriale che rappresentiamo”.
Secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, lo scorso anno per
le piccole e medie imprese manifatturiere della Sardegna (al netto della lavorazione
del greggio e degli oli minerali) si è chiuso con 475milioni di euro di vendite all’estero
Confartigianato Imprese Sardegna
con una crescita del 7% rispetto al 2021. Tra le categorie di beni che hanno trovato
compratori all’estero ci sono gli alimentari con 205 milioni (+14,9% rispetto al
2020), i prodotti del comparto moda con 19 milioni (+5,2%), il legno-arredo con 24
milioni (+5,1%) e altri prodotti di altre imprese manifatturiere (occhiali, gioielli,
ecc) con 14milioni (+2,9%).
“Le esportazioni dalla Sardegna rivestono un ruolo fondamentale nell’espansione
delle opportunità economiche isolane. Ci sono tanti nuovi mercati in crescita che offrono
potenziali significativi per i produttori sardi di diversi settori – continuano Lai e Serra –
è cruciale per l’Isola diversificare le sue destinazioni di esportazione, Gli scambi
commerciali, infatti, aprono nuovi orizzonti per i produttori e prodotti sardi, consentendo
loro di accedere a vasti mercati tuttora inesplorati con una crescente domanda di beni di
qualità”. E sono proprio qualità dei prodotti e sicurezza alimentare, le richieste dei
mercati internazionali, tutte caratteristiche proprie del made in Sardegna e Italy e della
cultura alimentare sarda e tricolore.
“Il problema, però, sta nella capacità delle nostre aziende di saper conquistare le
piazze commerciali – continuano Presidente e Segretario – lontane ma ricche di
opportunità. Una sfida spesso difficile per le piccole imprese sarde”.
Infatti, Confartigianato Sardegna ricorda come siano solo 633 le aziende sarde
che, nel 2022, hanno piazzato i propri prodotti all’estero. Infatti, appena lo 0,6% delle
attività imprenditoriali isolane ha intrapreso rapporti commerciali con l’Europa e il
resto del Mondo, classificando la Sardegna al quart’ultimo posto in Italia tra le
regioni esportatrici.
“Purtroppo le aziende isolane che hanno intrapreso la via dell’export sono ancora
troppo poche – sottolinea Serra – e i numeri posizionano l’Isola in fondo alla classifica
nazionale. Questi fondi messi a disposizione serviranno affinché il sistema
imprenditoriale e le Istituzioni possano lavorare insieme per far crescere sia i numeri
delle realtà che vogliono puntare sui mercati esteri e accrescere il proprio giro d’affari”.
“Il finanziamento della Regione, potrebbe servire anche a incentivare il Digital
Temporary Export Manager, figura che va ulteriormente rafforzata poiché consente di
non caricare costi strutturali sulle piccole imprese e può rappresentare un’interfaccia
formativo per risorse interne all’azienda – conclude il Segretario – è infatti importante
consentire alle MPI di camminare sulle proprie gambe, anche al fine di poter
approfittare delle occasioni offerte dall’incremento del commercio digitale”.
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