
(AGENPARL) – gio 14 dicembre 2023 DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO:
“A CHI RESTA IL CERINO?”
Governo e Parlamento, con la legge di bilancio 2023 (Legge 197/22), dopo oltre un decennio,
risolvono un gravissimo problema del dimensionamento scolas co: adesso l’assegnazione della
dirigenza scolas ca ad una scuola è adesso decisa dalle regioni, senza alcun vincolo e senza più
l’avversato criterio numerico unico nazionale di almeno 600 alunni(con riduzione a 400 per i comuni
montani). Finalmente la regione può, superando l’assurdo criterio unico numerico nazionale,
de?nire una rete scolas ca che tenga conto della salvaguardia dei comuni montani, della densità
abita va, dell’o?erta forma va e della rela va accessibilità, considerate le enormi carenze del
trasporto scolas co. A complicare il ben fa o, però Governo e Parlamento uniscono alla riforma
anche un taglio del numero di scuole insigni?cante dal punto di vista economico( pari a regime a
meno di un ca?è all’anno per italiano), ma estremamente dannoso in un rapido processo di
ride?nizione della rete scolas ca.
Partono i mesi di oblio! Il Governo impiega 6 mesi su un 11 totali(scadenza di legge 30 novembre) a
disposizione per dire alla Regione Abruzzo che il taglio da a uare è di 11 autonomie
scolas che(Decreto Interministeriale n.127 del 30/06/2023). Un taglio decisamente penalizzante
per l’Abruzzo su cui i vari rappresentan poli ci, ai vari livelli, non hanno prestato alcuna a enzione.
La Regione Abruzzo ha a eso, senza alcuna inizia va per coinvolgere il mondo della scuola ed i
propri rappresentan, prima i 6 mesi di oblio nazionali e poi un altro mese per produrre una scelta
sbagliata. Con la DGR n.460 del 31/07/2023, la Regione “risuscita” inspiegabilmente il criterio
numerico obbligatorio di almeno 600 alunni(con riduzione a 400 per i comuni montani). La CISL
Scuola Abruzzo Molise segnala immediatamente, il 01/08/2023, e per iscri o l’errore della scelta,
che tra l’altro avrebbe portato a tagliare addiri ura 14 scuole anziché 11, oltre che l’inadeguatezza
delle linee guida ado ate. Nel fra empo le province abruzzesi avviano le consultazioni sul territorio
e l’iter per formulare una proposta alla regione sulla rete scolas ca. La Regione Abruzzo impiega
“solo” altri due mesi e mezzo per correggere la scelta sbagliata con la DGR n.681 del 17/10/2023,
salvo irrituale “preavviso di delibera” inviato da una funzionaria della regione ai presiden delle
province il 3 o obre.
Finalmente, la Regione Abruzzo convoca per la prima volta e per il 31 o obre la prima delle sole 2
riunioni svolte ?nora del Tavolo Tecnico Interis tuzionale regionale per il dimensionamento della
rete scolas ca. Nella riunione, in assenza di qualsiasi proposta da parte di regione e province,
l’U?cio Scolas co Regionale per l’Abruzzo ha avanzato la propria proposta di riduzione delle 11
autonomie scolas che, con la novità di un dodicesimo dimensionamento in a uazione di una
sentenza del Consiglio di Stato. La Regione Abruzzo sempre nella riunione ha fa o propria la
proposta dell’USR Abruzzo ed ha chiesto alle province di esprimersi sulle proposte o di formularne
altre nei successivi 20 giorni.
Le province abruzzesi nella riunione del 20 novembre hanno espresso posizioni diverse,
dall’acce azione della proposta alla dichiarazione di non essere nelle condizioni di poter esprimere
una proposta per assenza di tempi idonei, di criteri adegua, di larga condivisione o altro, ma si sono
successivamente trovate d’accordo nel chiedere alla regione di avvalersi della possibile proroga di
30 giorni prevista dalla legge per pos cipare la scadenza al 30 dicembre. La CISL SCUOLA ABRUZZO
MOLISE aveva chiesto alla Regione Abruzzo già dal 31 o obre 2023 di avvalersi della proroga,
chiedendo inoltre ai Presiden delle Province di Chie, L’Aquila, Pescara, Teramo, all’ANCI Abruzzo,
all’UNCEM Abruzzo, alle OO.SS. FLC Cgil, UIL Scuola RUA, SNALS, GILDA, CISAL, ANP e DIRSCUOLA,
di condividere tale richiesta. Nelle peggiori prassi italiane, la proroga è all’arrivata allo scadere del
termine.
Una proroga inu le! Inu le perché nessuno ha u lizzato questo tempo in modo da recuperare in
tu o o in parte il lavoro non svolto. Le organizzazioni sindacali, dopo la riunione del 20 novembre
del Tavolo Tecnico Interis tuzionale regionale, non sono state più convocate. Nell’anno in cui regioni
e province sono costre e a fare uno dei dimensionamen scolas ci più importante dell’ul mo
decennio, sono state fa e appena un paio di riunioni a livello regionale (31/10 e 20/11 con scadenza
prevista all’epoca al 30 novembre) ed altre ante nelle province.
Nel caso dell’uni?cazione dell’ITCG “Palizzi” di Vasto e dell’ITA di Scerni non vi è stato nemmeno un
incontro con il coinvolgimento delle dirigen scolas che, dei sindaci dei comuni e delle par sociali.
Alla data odierna non è nemmeno convocato il Tavolo Tecnico Interis tuzionale regionale per
esprimere un parere che sebbene consul vo è OBBLIGATORIO per procedere al dimensionamento
scolas co.
La scuola abruzzese a enderà ques pochi giorni per l’u?cialità del dimensionamento scolas co
ormai conosciuto dal momento in cui l’u?cio scolas co regionale ha avanzato l’unica proposta
arrivata al confronto con le scuole, con i comuni e con le organizzazioni sindacali e poi lavorerà,
come sempre fa o, al meglio al ?ne di ridurre o annullare gli e?e di scelte poli che molto poco
condivisibili.
“A chi resta il cerino?” è un interesse di natura poli ca di nessuna importanza per la scuola abruzzese
che con nua a subire danni.
Pescara, li 14/12/2023
Segretario Generale Interregionale
CISL Scuola Abruzzo Molise
Davide Desia