
(AGENPARL) – ven 08 dicembre 2023 Banche: Report Fisac Cgil,
contratto Abi batte inflazione di 8 punti
Con riduzione orario lavoro settore bancario italiano in Ue
solo dietro Francia
Roma, 8 dicembre – Un contratto che batte l’inflazione di 8
punti percentuali, con aumenti retributivi che rilanciano il
potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori, e che allo
stesso tempo riduce l’orario di lavoro a parità di salario: nel
confronto europeo solo nel settore bancario francese si lavora
meno ore. È in estrema sintesi il quadro che emerge da una
elaborazione dell’Ufficio Studi e Ricerche della Fisac Cgil sui
due elementi che qualificano il nuovo contratto nazionale del
settore del creditizio e finanziario, siglato a Roma lo scorso
24 novembre, tra organizzazioni sindacali, Abi e Intesa
Sanpaolo, ovvero aumento retributivo e riduzione dell’orario di
lavoro.
Due grandi obiettivi centrati, afferma la segretaria generale
della Fisac Cgil, Susy Esposito, “la crescita delle retribuzioni
e la riduzione dell’orario di lavoro. I salari in Italia devono
assolutamente crescere. È la sola via per combattere
l’inflazione, ridando alle lavoratrici e ai lavoratori potere
d’acquisto, rilanciare la domanda interna, e con essa la
crescita, e la produttività stessa. In più abbiamo dato un
concreto segnale sul fronte dell’orario di lavoro, riducendolo a
parità di salario”.
RETRIBUZIONI – Il rinnovo che interessa i circa 270 mila
bancari del settore Abi, sostiene lo studio della Fisac Cgil,
batte l’inflazione acquisita nel 2023 e prevista fino a fine
2025. Il portato complessivo, infatti, tra dinamica della
crescita salariale da previsioni del contratto (+3,5%) e gli
aumenti a regime (+15%), determina un totale di incremento del
18,5%, ovvero un +7,9% rispetto all’inflazione cumulata
acquisita e prevista (+10,6%). Il rinnovo di questo contratto,
infatti, si innesta in una dinamica di crescita salariale legata
a doppio filo con la contrattazione stratificata nel tempo,
fatta di scatti di anzianità, regole sugli inquadramenti e
ultima tranche del contratto del 2019.
ORARIO DI LAVORO – La riduzione dell’orario di lavoro
settimanale, sancita nel rinnovo del contratto, che passa a 37
ore di lavoro, colloca in ambito europeo il settore bancario del
nostro paese subito dopo la Francia, dove l’orario di lavoro
settimanale è pari a 35,2 ore, e prima di Spagna (37,5) e
Germania (38,6). Più in generale l’orario di lavoro del
contratto bancario Abi dal primo luglio del prossimo anno,
entrata in vigore delle 37 ore, così come previsto dal rinnovo
del 23 novembre, sarà del 2% inferiore rispetto alla media di
settore. Anche il raffronto con le ore di lavoro settimanali
concordate collettivamente in cinque settori selezionati in
Europa vede il settore bancario nelle prime posizioni. Il
settore della chimica nella media Ue registra 37,8 ore di lavoro
settimanali, la Metallurgia 38, la Pa 37,7, il commercio al
dettaglio 38,5 e il bancario 37,7.
CONCLUSIONI – Un rinnovo che arriva, riporta lo studio
della Fisac Cgil, in uno scenario ancora estremamente positivo
per il settore bancario. Nei primi 9 mesi del 2023 i maggiori
istituti bancari hanno registrato un incremento degli utili
costante, trainati dai ricavi di interessi, pari a circa 16
miliardi, mentre gli utili stimati a fine anno, in assenza di
una dinamica delle sofferenze tale da comprometterne il
risultati, può attestarsi ad oltre 30 miliardi. “Abbiamo ridato
centralità al contratto nazionale, in una fase di grandi
cambiamenti ma anche di forte remunerazione del settore –
commenta la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito
-. Ma è anche un risultato che dimostra quanto sia necessario, a
dispetto delle scelte fatte da questo governo, che ci sia una
legge sul salario minimo e sulla rappresentanza per ridare
centralità al lavoro, riconoscendo il valore delle lavoratrici e
dei lavoratori”.
In allegato il report della
Fisac Cgil ‘Retribuzioni e Orario di lavoro nel nuovo Ccnl