
(AGENPARL) – gio 07 dicembre 2023 *La “prima” della Scala/Sgarbi: «In tempi di falsificazioni e
strumentalizzazioni ideologiche e interpretative un “Don Carlos” memorabile
di rigore e qualità»*
*«Il ministero della Cultura sia garante del rispetto delle opere dei
compositori»*
*ROMA* – Il Sottosegretario Vittorio Sgarbi, impossibilitato a essere oggi
a Milano a causa della concomitanza con l’inaugurazione della mostra su
Canova a Lucca, seguendo a distanza la rappresentazione del «Don Carlos»
alla Scala, si compiace *«in tempi di falsificazioni e strumentalizzazioni
ideologiche e interpretative, per il rigore e la qualità della regia di
Lluis Pasqual, carica di consapevolezza e rispetto della storia, grazie
anche alle scene suggestive e preziose di Daniel Bianco.*
*«Particolarmente pregevoli – *aggiunge Sgarbi* – sono anche i costumi di
Franca Squarciapino. Regia, scene e costumi rendono questa edizione del
«Don Carlos» memorabile nella auspicata restituzione delle regie liriche
alla volontà del compositore e al racconto storico del libretto
d’ispirazione schilleriana. Una scelta culturalmente straordinaria,
nell’accordo con il direttore musicale Riccardo Chailly, dopo le abiezioni
del festival pucciniano nelle celebrazioni del centenario del musicista.*
*«Questa interpretazione di Verdi – *sottolinea il Sottosegretario* –
riporta ordine in un mondo dominato dai capricci e dagli arbitrii dei
registi. Memorabile il ballo della Peregrina, ambientato in una grotta di
madreperla, con le perle dell’Oceano nel gioiello della corona di Spagna,
personificata dalla regina Elisabetta, su un carro sfolgorante alla fine
del ballo»*
*«Dispiace non essere stato presente, ma porterò con me il sentimento di
gratitudine per la scelta di Meyer e di Chailly, auspicando che il
ministero della Cultura possa essere garante del rispetto delle opere dei
compositori, così come vigila sui restauri dei monumenti.*
*«Inoltre, dopo l’increscioso incidente della censura al direttore
d’orchestra Valerij Abisalovi? Gergiev, mi compiaccio per la scelta del
meraviglioso soprano Anna Netrebko, nonostante la sua amicizia con Gergiev
che l’ha frequentemente diretta e il conferimento del premio come “artista
del popolo della Russia” da parte di Putin al teatro Teatro Mariinskij.
Ricordo che la grande cantante esordì alla scala nel 1998 con un concerto
di musiche russe dirette da Gergiev. La sua presenza può essere considerata
come il “pentimento” di Sala, ricordando che nel 2020 la Netrebko
interpretò lo stesso personaggio di Elisabetta nel “Don Carlos” al Boshoi
di Mosca»*
*l’Ufficio Stampa*
*(Nino Ippolito)*