
(AGENPARL) – mer 06 dicembre 2023 Pesaro, 6 dicembre 2023
COMUNICATO STAMPA
/Bilancio di previsione 2024-2026: via libera agli schemi/
RETE SCOLASTICA, CONSIGLIO APPROVA PIANO PROVINCIALE DI PROGRAMMAZIONE
2024-2025
PESARO – Il consiglio provinciale ha approvato il PIANO DI
PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA 2024-2025 (a favore la
maggioranza tranne la consigliera Fernanda Sacchi, contraria; voto
contrario della minoranza). La legge di bilancio dello scorso anno,
resa operativa da successivo decreto interministeriale, ha inquadrato
per le Marche il taglio di 19 autonomie. Di cui quattro per Pesaro e
Urbino, in base all’applicazione dell’algoritmo nazionale su base
provinciale. La Regione ha diramato le linee di indirizzo lo scorso 23
ottobre. Come spiegato dal presidente GIUSEPPE PAOLINI, «pur nella
difficoltà di procedere necessariamente a un ridimensionamento, con
responsabilità abbiamo preferito gestire l’operazione insieme al
territorio attraverso il confronto con sindaci e scuole. Piuttosto che
dovere subire decisioni sulla base dei numeri e non sulla conoscenza
delle necessità delle comunità locali». La norma infatti prevede
l’esercizio del potere sostitutivo della Regione, o il subentro del
commissario ad acta per la riorganizzazione scolastica regionale,
qualora non si raggiunga il taglio delle 19 autonomie nelle Marche
come stabilito dal decreto. «E’ stato un percorso articolato, non
agevolato dalle tempistiche della Regione – ha precisato la
responsabile dell’Ufficio programmazione della rete scolastica
PATRIZIA PAOLONI –. La commissione tecnica dell’Upi Marche ha
sollecitato la ricezione delle indicazioni operative fin dallo scorso
luglio. Ma le linee di indirizzo sono arrivate solo a fine ottobre, in
una situazione in cui le Province avrebbero dovuto concludere i loro
Piani di programmazione entro novembre con tutta la complessità della
concertazione».
IL PIANO – Queste le scelte maturate dopo il confronto. La Provincia
ritiene «prioritario tutelare i Comuni montani periferici individuati
nella mappatura Snai (strategia nazionale aree interne) per garantire
la funzione comunitaria della scuola di prossimità, evitare lo
spopolamento delle aree montane e preservare l’identità delle comunità
locali». Per questo «si prevede il mantenimento degli istituti
comprensivi di Mercatino Conca, Macerata Feltria e Apecchio», con
l’istituzione dell’istituto omnicomprensivo ‘Alte Marche Michelini
Tocci-Celli’ nel Comune di Cagli, concertata con i Comuni dell’Unione
Montana Catria e Nerone. «Viene così salvaguardato il Celli, istituto
superiore con la popolazione scolastica numericamente inferiore (341
studenti). La sua unione con il Tocci (672 alunni) consente la
formazione di un’istituzione scolastica di circa mille studenti, in
grado di garantire stabilità e continuità nel medio-lungo termine».
Valutata «opportuna» anche l’aggregazione del Cpia (Centro provinciale
per l’istruzione degli adulti) con il Cecchi di Pesaro, «dotato di
laboratori e servizi di accoglienza. Si auspica la fattibilità tecnica
da parte del ministero dell’Istruzione e del Merito». Inserita anche
la proposta del Comune di Urbino sulla fusione tra gli istituti
comprensivi Pascoli e Volponi, costituita dai 17 plessi delle due
scuole ricadenti tra i Comuni di Urbino e Petriano per un totale di
1275 alunni. Non ammissibile, invece, il mantenimento dei due circoli
didattici Sant’Orso e San Lazzaro a Fano, «caso unico nelle Marche e
in contrasto con la normativa regionale. Le linee di indirizzo per il
dimensionamento dell’anno scolastico 2024-2025 approvate dalla Regione
hanno fissato nei criteri prioritari il superamento definitivo delle
direzioni didattiche». Lo scorso settembre, peraltro, la Provincia ha
incontrato il Comune (assessore ai Servizi Educativi e responsabile
Ufficio Istruzione, ndr) «che al termine del vertice si era espresso
per l’istituzione di un quarto Istituto comprensivo a Fano derivante
dalla riorganizzazione delle due direzioni didattiche», si evidenzia
negli allegati del Piano. Che sarà ora trasmesso alla Regione e
all’Ufficio scolastico regionale per l’approvazione definitiva. «A
malincuore non posso che votare contro per il mancato accorpamento tra
l’Alberghiero di Piobbico e il Della Rovere di Urbania», ha detto la
consigliera FERNANDA SACCHI. «Ma il documento – ha commentato la
consigliera provinciale con delega alla Scuola CHIARA PANICALI – è il
risultato di un enorme lavoro di ascolto e mediazione fatto dalla
Provincia. Nonostante tutte le problematiche collegate al
raggiungimento della quota fissata dalla riorganizzazione, il
territorio ha dimostrato di volere fare squadra per tutelare al
massimo la comunità».
BILANCIO – Adottati gli schemi di bilancio di previsione 2024-2026,
corredati dalla nota di aggiornamento definitivo del Documento unico
di programmazione (voto a favore della maggioranza, astensione
dell’opposizione; ndr). Come riferito dal direttore generale MARCO
DOMENICUCCI, affiancato dalla responsabile dell’Ufficio Bilancio
PATRIZIA OMICCIOLI, il documento prevede investimenti per circa 61
milioni in tre anni (30 milioni e 465mila euro nel 2024). Di cui 38
milioni e mezzo per le scuole superiori (23 milioni e 567mila euro nel
2024, per la maggior parte finanziati da trasferimenti Pnrr) e 22
milioni per le strade (sei milioni e 782mila euro nel 2024, in via
principale con trasferimenti dal Mit). Incrementata la cifra per la
manutenzione ordinaria delle strade (due milioni e 100mila euro nel
2024) rispetto alla stima iniziale inserita nel bilancio di previsione
2023 (un milione e 480mila euro, ndr). Via libera, infine, alla
variazione del Dup 2023-2025 (a favore la maggioranza, si astiene
l’opposizione). Ha sottolineato Domenicucci: «Nell’elenco, tra
l’altro, il finanziamento regionale per la viabilità provinciale
(100mila euro per la strada provinciale 51 Cesane e 500mila euro per
la strada provinciale 2 Conca). Inseriti anche i fondi per i lavori di
risanamento conservativo degli impianti termici, idrico-sanitari ed
elettrici al Campus e al Cecchi (75mila euro), oltre agli interventi
di adeguamento e manutenzione per una maggiore funzionalità degli
spazi di Marconi, Bramante-Genga e della sede dell’Agrario in strada
statale Adriatica (176mila euro)». Un locale, quest’ultimo, oggetto di
affitto temporaneo nell’area degli uffici del Provveditorato, che la
Provincia acquisirà investendo 110mila euro e ricavando tre aule per
l’Istituto. «La struttura permetterà l’integrazione con altri locali
già presenti di proprietà della Provincia, ottenendo una piccola
succursale per il Cecchi. Che potrebbe, in futuro, risultare utile
anche per altre situazioni». La delibera collegata all’acquisto è
stata approvata con il voto a favore della maggioranza e l’astensione
del gruppo ‘Provincia in Comune’.
Francesco Nonni