
(AGENPARL) – mer 06 dicembre 2023 MATTEO ADINOLFI (LEGA GRUPPO ID) SU ZLS E SOSTEGNO ALLE AZIENDE DI LATINA E
FROSINONE: “OCCORRE UNA RIPARTIZIONE MIRATA DELLE RISORSE, MISURE
INTEGRATIVE E IL POTENZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI”
*“Sulla questione Zona Logistica Semplificata e la sua attivazione occorre
dare risposte concrete ai territori ed essere chiari in ordine a tempi e
responsabilità. Le azioni intraprese dalla Regione Lazio, in ultimo il
tavolo di lavoro istituito dal presidente Rocca e dall’assessore Angelilli,
sono lodevoli ma devono necessariamente spostarsi sul piano pratico se si
vuole recuperare il tempo finora perso. Non dimentichiamo che la Regione ha
istituito la Zls ad inizio 2022, la proposta fu poi bocciata dal governo
Draghi per via della sua perimetrazione troppo estesa. Da allora però nulla
è stato fatto in concreto, nemmeno dopo l’approvazione del Ddl Sud che ha
istituito la Zona Economica Speciale per le otto regioni del sud Italia,
Lazio escluso, a partire da gennaio 2024. Perché non ci si è attivati
subito per garantire pieno sostegno alle nostre aziende, in particolare del
Basso Lazio, arginando il divario concorrenziale che si verrà a creare dal
mese prossimo tra le imprese e industrie laziali e quelle ad esempio di
Campania, Abruzzo e Molise? Oggi non possiamo più permetterci di parlare ma
dobbiamo agire con forza con misure ad hoc. Il miliardo e duecento milioni
di euro dell’accordo per lo Sviluppo e la Coesione potrebbero non bastare e
rischiano di avere, come spesso accade, natura romanocentrica a discapito
dei territori che maggiormente soffrono la crisi economica dell’ultimo
decennio. Esorto dunque la Regione Lazio a prestare bene attenzione alle
criticità dei territori nella ripartizione degli oltre 60 milioni di euro
assegnati per la competitività delle imprese, di cui oltre 45 milioni per
interventi infrastrutturali per le aree industriali del Lazio, partendo dal
presupposto che le province di Latina e Frosinone presentano indici di
sviluppo economico completamente inferiori a quelli della provincia romana
e molto vicini se non uguali a diverse province del sud. E proprio per
questo hanno bisogno di interventi mirati di contrasto ai fenomeni di
disoccupazione generalizzata, mancata attrattività per gli investitori e
delocalizzazione industriale. Il caso Stellantis di Cassino, con la vendita
della palazzina della direzione e la dismissione di due capannoni,
rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Senza
l’istituzione della ZLS si rischia seriamente di perdere multinazionali e
grandi aziende, compromettendo in maniera irreversibile lo sviluppo
dell’intera area con tutto ciò che ne consegue sul piano socioeconomico.
Ridefinire la perimetrazione della ZLS includendo tutti i Comuni e
procedere all’istituzione in tutta l’area del Basso Lazio risulta essere di
primaria importanza. In caso non si possa agire in tal senso, è
fondamentale creare delle misure integrative mettendo a sistema tutte le
risorse regionali, nazionali ed europee disponibili al fine di addivenire
ad un piano di sviluppo generalizzato, eliminando o quantomeno limitando il
divario economico dei territori. Si ricorda che le due province sono
dichiarate ‘zone c non predefinite’ dalla Carta degli aiuti a finalità
regionale 2022-2027 approvata dalla Commissione europea, ovvero zone
destinatarie di aiuti finalizzati allo sviluppo regionale e alla coesione
territoriale che mirano a recuperare il ritardo e a ridurre le disparità in
termini di benessere economico, reddito e disoccupazione delle regioni
europee meno favorite. Il governo nazionale si attivi e intervenga anche,
sostenendo la Regione Lazio, nella definizione nel breve periodo del
potenziamento degli snodi commerciali e delle diverse infrastrutture delle
due province, imprescindibile per lo sviluppo economico di tutto il
comprensorio del Basso Lazio”. *
*Lo dichiara l’eurodeputato della Lega Gruppo ID Matteo Adinolfi.*
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