
(AGENPARL) – lun 04 dicembre 2023 Au?smo e disordini del neurosviluppo:
un passo avan? per il tratamento farmacologico dei sintomi principali
Uno studio in modelli pre-clinici dell’Università Statale di Milano, IEO – Istituto Europeo di
Oncologia e Human Technopole, ha scoperto che in una particolare forma di autismo
l’inibizione farmacologica dell’attività del gene GTF2I, codi?cante per una proteina con
funzione regolatoria su molti altri geni e con impatto sullo sviluppo neuronale, ne fa regredire
i sintomi principali. I risultati, ottenuti a partire da organoidi cerebrali, sono stati pubblicati su
Science Advances.
Milano, 4 dicembre 2023 – Grazie a uno studio realizzato su organoidi cerebrali e ora in fase
pre-clinica, un team interdisciplinare di scienziati dell’Università Statale di Milano, di IEO –
Istituto Europeo di Oncologia e di Human Technopole ha scoperto che l’inibizione
farmacologica di uno specifico gene (GTF2I) fa regredire i sintomi principali dell’autismo in
modelli pre-clinici della sindrome 7Dup, una rara condizione genetica del neurosviluppo che
fa parte dei disordini dello spettro autistico.
In Italia i disturbi neuropsichiatrici dell’età evolu?va colpiscono quasi 2 milioni di bambini e
ragazzi, tra il 10 e il 20% della popolazione infan?le e adolescenziale tra i 0 e i 17 anni, con
manifestazioni molto diverse tra loro per ?pologia, decorso e prognosi, con incidenza è in
ascesa 1. Nonostante l’elevato impatto sociale, medico ed economico, con la prevalenza di
ASD (Autism Spectrum Disorders) che ormai supera l’ 1% e un novero ancora molto più ampio
se si considerano tutti i disordini del neurosviluppo nel loro complesso, non esistono terapie
farmacologiche per i sintomi principali dello spettro autistico (restrizione sociale, deficit nel
linguaggio e stereotipie), soprattutto a causa della limitata comprensione dei meccanismi
molecolari, a sua volta legata alla mancanza di modelli sperimentali che ricapitolino le
alterazioni del neurosviluppo umano in maniera il più possibile autentica e dunque
fisiopatologicamente rilevante.
Lo studio, pubblicato su Science Advances, è il frutto del team di ricerca coordinato da
Giuseppe Testa, corresponding author dello studio (professore di Biologia Molecolare
all’Università degli Studi di Milano, direttore del programma di ricerca in Neurogenomica di
Human Technopole, Group Leader all’Istituto Europeo di Oncologia), con primi autori gli
scienziati Alejandro Lopez-Tobon, Reinald Shyti, Carlo Emanuele Villa e Cristina Cheroni.
“Questo studio rappresenta per i disordini del neurosviluppo, e per l’autismo in particolare, il
primo esempio di uno studio che, andando dal meccanismo molecolare ad alta risoluzione in
organoidi cerebrali umani fino al modello animale, riesce a stabilire, a livello pre-clinico, la
potenziale percorribilità di un trattamento farmacologico dei sintomi principali dell’autismo”
spiegano Alejandro Lopez-Tobon e Reinald Shyti.
SINPIA, 2022
Lo studio ha utilizzato cellule pluripotenti (iPSC) riprogrammate da pazienti affetti da due
diversi disturbi del neurosviluppo causati dall’alterazione di una porzione del cromosoma 7
(ubicato nella regione 7q11.23), ovvero la sindrome di Williams-Beuren (WBS) e la sindrome
7Dup, per generare organoidi cerebrali, complessi modelli cellulari in vitro che riproducono
aspetti salienti dello sviluppo del cervello umano a un livello di precisione molecolare non
raggiungibile con altre tecniche.