
(AGENPARL) – mar 28 novembre 2023 N. 1727
Inserimento tra le voci presenti nel nomenclatore tariffario regionale dell¿elettromiografia per la diagnosi delle connettiviti
indifferenziate. Atto di indirizzo collegato al disegno di legge n. 289 ¿Disposizioni finanziarie e variazioni di bilancio di previsione
finanziario 2023/2025¿.
Presentato da:
BILETTA ALESSANDRA HILDA FRANCESCA (prima firmataria) 22/11/2023, RUZZOLA PAOLO 22/11/2023, FAVA MAURO
22/11/2023
Richiesta trattazione in aula
Presentato in data 22/11/2023
XI LEGISLATURA
Al Presidente del
Consiglio regionale
del Piemonte
ORDINE DEL GIORNO
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e
dell’articolo 103 del Regolamento interno
trattazione in Aula
trattazione in Commissione
Oggetto: Inserimento tra le voci presenti nel nomenclatore tariffario regionale
dell’elettromiografia per la diagnosi delle connettiviti indifferenziate.
Atto di indirizzo collegato al disegno di legge n. 289 “Disposizioni finanziarie e variazioni di
bilancio di previsione finanziario 2023/2025”.
Premesso che
– le connettiviti indifferenziate sono condizioni cliniche caratterizzate da sintomi e segni tipici di
una malattia autoimmune che, tuttavia, non soddisfano i criteri minimi sufficienti per la diagnosi di
una precisa connettivite, come il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, la sindrome di
Sjögren;
– la malattia colpisce tipicamente le donne con un’età media di 30-45 anni, anche se i sintomi
possono comparire in adolescenza o in menopausa;
– data la mancanza di criteri diagnostici universalmente accettati per la diagnosi di malattia, non ci
sono dati sulla reale prevalenza di tale patologia nella popolazione italiana;
– le manifestazioni cliniche principali della connettivite indifferenziata sono dolori articolari e
muscolari, la secchezza della bocca e/o degli occhi e stanchezza. Inoltre, sono stati descritti eritemi
cutanei, febbricola, afte orali, perdita di capelli, abbassamento di numero di globuli rossi, globuli
bianchi e piastrine;
Evidenziato che
– la diagnosi viene posta mettendo insieme i sintomi presentati dal paziente e i risultati di indagini
bioumorali e strumentali;
– possono essere utili, inoltre, prove di funzionalità respiratoria ed eventuale TC torace e
valutazione cardiologica per escludere o confermare un eventuale interessamento polmonare e
cardiaco;
– tra gli esami maggiormente diffusi, vi è l’elettromiografia degli arti (ECG) superiori ed inferiori;
Ricordato che
– l’elettromiografia risulta essere a totale carico dei pazienti, per altro affetti da patologia cronica, in
quanto non ricompreso all’interno del nomenclatore regionale delle prestazioni sanitarie;
il Consiglio regionale
impegna
la Giunta regionale
– a valutare la possibilità di inserire l’esame in parola all’interno del nomenclatore regionale.