
(AGENPARL) – sab 25 novembre 2023 Turismo delle radici: indicazioni-proposte-studio
Confcommercio-Federalberghi
Realizzare* nuovi prodotti turistici* capaci di attrarre in maniera
specifica il mercato di riferimento del “turismo delle radici”, ma anche di
rendere più attraente l’offerta per il turismo esperienziale che muove oggi
la maggior parte dei mercati, a partire da quelli maturi, come l’Europa e
il Nord America. E’ l’indicazione di Confcommercio e Federalberghi Potenza
dopo le conclusioni dell’evento di Matera. I turisti delle radici – si
sottolinea – al rientro, portano con loro, e fanno conoscere, le produzioni
più eccellenti del made in Italy: enogastronomia, abbigliamento,
artigianato, calzature, gioielli e libri. Un legame con l’Italia che,
partendo certamente dalla curiosità e amore per la propria storia
familiare, si estende a valori comuni a molti altri viaggiatori: la
bellezza e la fama dell’Italia nel mondo, la sua cucina – di cui vogliono
apprendere il più possibile tutti i segreti – la sua lingua, che vogliono
imparare e perfezionare a tutti i costi anche con corsi dedicati durante il
soggiorno, e la cultura del nostro Paese.
Confcommercio ha realizzato uno studio specifico. Interessante notare –
spiega Michele Tropiano, presidente Federalberghi-Confcommercio – che le
nostre comunità all’estero spiccano per essere grandi promotrici naturali
del Paese: al rientro da un viaggio in Italia,* l’87% consiglia infatti
caldamente le nostre destinazioni turistiche a parenti, amici e
conoscenti.* Sono,
insomma, clamorosi influencer: il 61% di chi è venuto nel nostro Paese lo
ha fatto tre volte o più nella sua vita e un ulteriore 27% è venuto due
volte. E quando tornano non è vero che si limitano a tornare nei luoghi
d’origine, tutt’altro, visto che* il 55% del tempo del viaggio è dedicato a
visitare l’Italia nel suo complesso*. Per quanto riguarda l’alloggio la
scelta cade prevalentemente su alberghi e strutture turistico-ricettive,
mentre la spesa è decisamente alta: in media 3.100 euro a persona per
viaggi di almeno due settimana.
La nostra proposta – aggiunge Tropiano – punta prima di tutto a valorizzare
i piccoli borghi di origine con la salvaguardia dei luoghi e delle
tradizioni e vuole parlare ai turisti contemporanei, soprattutto giovani,
offrendo loro una esperienza di Italian style e Italian life che può
portare alla valorizzazione dei prodotto del made in Italy anche quando si
ritorna nel proprio Paese di adozione. Per noi è una valida risposta allo
spopolamento dei paesi attivando programmi di rigenerazione urbana e dei
centri storici. Pensiamo però che il turismo delle radici non può essere né
improvvisato, né lasciato all’autorganizzazione del singolo ma ha bisogno
di trovare supporto alla pianificazione per consentire di vivere al meglio
l’esperienza ricercata. Un fronte di lavoro importante per gli operatori,
che può avere nel 2024 – dichiarato Anno delle Radici Italiane – un
fondamentale snodo di crescita e di maturazione in grado di consolidare nel
tempo flussi e processi attorno a una offerta specifica, plurale e
strutturata.
Confcommercio accompagnerà il 2024 con una serie di iniziative, soprattutto
a livello locale, dedicate a tutti gli operatori e professionisti che al
turismo delle radici vorranno avvicinarsi prendendo parte attiva a progetti
di sviluppo delle destinazioni. Il 2024 deve essere l’inizio di un grande
percorso di ulteriore avvicinamento tra l’Italia e la sua meravigliosa e
vasta comunità nel mondo.