
(AGENPARL) – ven 24 novembre 2023 Movimento 5 Stelle – Lombardia – Ufficio stampa
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Caccia – Pollini (M5S): «Abbiamo scritto al Governo per chiedere di impugnare le norme ad-personam della destra»
Paola Pollini (Consigliera regionale M5s): «Dopo la pubblicazione sul bollettino ufficiale di Regione Lombardia della legge regionale di revisione ordinamentale, contenente le modifiche alla legge venatoria, abbiamo scritto nuovamente al Governo segnalando tutte le violazioni costituzionali in essa contenute. Questa volta non ci siamo limitati a scrivere al Governo italiano ma abbiamo spedito la nostra relazione anche al commissario all’Ambiente della Commissione Europea.
Confidiamo che le Istituzione europee pongano maggiore attenzione sul tema, rispetto a quanto fin qui dimostrato dal Governo.
Con il nostro documento, intendiamo denunciare un vero e proprio raggiro delle basilari norme a tutela e protezione della fauna e che il Governo italiano ha avallato nel silenzio.
Basti solo pensare che a settembre, il Ministero dell’Ambiente informava Palazzo Chigi che la nuova norma regionale sulle “fascette di plastica” era palesemente incostituzionale in quanto, nell’ordinamento nazionale, la sostituzione degli anellini con le fascette non era in alcun modo contemplata. Dopo uno scambio di bozze e correzioni, il nuovo testo dell’articolo non prevede più l’obbligatorietà della sostituzione degli anelli con le fascette, ma la possibilità che ciò avvenga. Questa nuova definizione è letteralmente una presa in giro. È evidente che l’intento è quello della totale sostituzione dell’unico contrassegno legale (l’anellino in metallo e numerato) con un contrassegno in plastica facilmente alterabile, per la gioia dei bracconieri.
Ci chiediamo come interpreteranno la norma i giudici ordinari, quando si troveranno di fronte agli innumerevoli casi di manomissione o assenza di un anellino di metallo e la contemporanea presenza di una fascetta di plastica. Chi avrà ragione? L’anellino di metallo, l’unico contrassegno legale previsto dalla norma nazionale e universalmente riconosciuto, o la fascetta voluta dai consiglieri del centrodestra? I problemi di questa norma potrebbero presto manifestarsi in tutta la loro evidenza.
Abbiamo inoltre segnalato le altri aspetti, inseriti nella legge ordinamentale, che potrebbero favorire i bracconieri: tra cui quelli sull’installazione di capanni da caccia nelle riserve e siti Natura 2000, quelli che consentono ad un capannista di sparare in qualunque capanno della Regione senza chiedere permesso a nessuno, quelli che consentono di installare capanni nelle zone di maggior tutela delle Alpi, infine quelli che consentono la caccia in forma vagante, anche dove essa è proibita» conclude Pollini.
Milano, 24 novembre 2023
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