
(AGENPARL) – gio 23 novembre 2023 Sanità, Cisl Puglia: la misura è veramente colma
Sabato la Puglia in piazza a Roma per sollecitare alcune modifiche
alla manovra
Nota del Segretario generale Cisl Puglia, Antonio Castellucci
È giusto puntare sul protocollo sanità e welfare sottoscritto il 2
maggio scorso con la Regione Puglia? Sì, che sia chiaro, la Cisl
pugliese non intende indietreggiare o fare finta che sia carta
straccia. Deve essere, al più presto, oggetto di confronto con la
Regione e con la dirigenza delle diverse direzioni Asl. Di fatto
metterlo in pratica risulta essere oggi l’aspetto più complesso,
dopo 7 mesi diciamo che solo pochi sono stati i passi avanti per
insufficienza di confronto.
Noi però non ci rassegniamo e intendiamo invece, proseguire su quel
percorso come delineato all’interno dell’accordo. Presto
partiremo dai territori e dai luoghi di cura, con assemblee
pubbliche, varie iniziative di sensibilizzazione, che vedranno il
coinvolgimento delle istituzioni e delle persone portandoli a
conoscenza i contenuti del documento regionale. Ripartiremo da lì
perché la sanità e il welfare pugliese non sono solo, per qualcuno,
temi teorici di discussione o tavole rotonde, ma rappresentano un
diritto fondamentale e non più procrastinabile. Tutta la Cisl
Puglia, federazioni e strutture confederali territoriali,
continueranno a lavorare sul confronto e nel merito, ma intendiamo
nello stesso tempo esigere l’applicazione in toto di quell’accordo.
I fondi del Pnrr destinati in particolare alle infrastrutture
sanitarie, così come più volte in questi ultimi anni abbiamo
ribadito, in assenza di nuovo personale saranno cattedrali nel
deserto e il 2026 è alla porta e per questo dobbiamo scongiurare la
lunga sequela di risorse pubbliche che potrebbero essere spese male,
comprese anche quelle destinate appunto alla sanità. Non ha senso
sottoscrivere protocolli che non trovano applicazione reale. La
nostra valutazione, emersa nel corso dell’assemblea, è che la
sanità e il welfare pugliese negli ultimi periodi non fanno passi
avanti. I problemi sono tanti, a partire dalla carenza di personale,
alla scarsa incisività della medicina territoriale alle lunghe liste
d’attesa che inducono i cittadini a preferire il privato. Una scelta
questa che, però, non tutti possono economicamente sostenere.
Abbiamo più volte presentato le nostre proposte alla Regione, per
ultima inclusa quella finalizzata a smaltire proprio le liste
d’attesa ma non abbiamo ricevuto alcun riscontro. La misura è
veramente colma.
Riguardo la manifestazione del 25 novembre a Roma, in Piazza Santi
Apostoli, abbiamo scelto sin dal primo momento di manifestare e non
scioperare e abbiamo anche ben spiegato questa direzione. Non ci è
sembrato opportuno pesare sulle tasche delle lavoratrici e dei
lavoratori ma pure delle stesse imprese, anche perché a loro
chiediamo maggiore produttività, e poi sarebbe complicato in questa
fase bloccare il Paese ed i cittadini creando disagi. Dei 24 miliardi
che costituiscono la legge di bilancio, l’85% è destinato a misure
di incentivi, sostegni fiscali al lavoro, alle pensioni e alle
famiglie con redditi medio-bassi, frutto delle proposte della Cisl
nel corso del confronto con il Governo.
È una legge di bilancio che come Cisl abbiamo valutato in modo
articolato, fatta di luci ed ombre. Sabato in piazza a Roma porteremo
anche le nostre istanze: dalla Puglia al momento contiamo circa 800
adesioni tra delegati e quadri, lavoratrici, lavoratori, pensionate e
pensionati, numeri quest’ultimi che crescono di ora in ora.
Necessari dovranno essere ulteriori miglioramenti su pensioni,
sostegno al reddito e sul piano fiscale, con una decisa accelerazione
nell’attuazione del PNRR, monitorando con la massima attenzione che
sia garantita la quota di risorse per il Mezzogiorno.
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