
(AGENPARL) – gio 16 novembre 2023 *LILLO FOTI A RADIO MARTE: “Con Mazzarri i giocatori ritroveranno il
sorriso”*
*”Quell’annata del -11 fu memorabile, il pubblico di Reggio Calabria si è
divertito. Quel periodo – *ha detto a *Radio Marte *l’ex presidente della
Reggina nel corso di *Marte Sport Live* – *mi ha lasciato ricordi
eccezionali, tanti rapporti che continuo a tenere, oggi si guarda al
quotidiano. Nei tre anni con Mazzarri abbiamo fatto un grande percorso,
tutta l’Italia ci seguiva con simpatia. Il suo ritorno a Napoli mi ha
fatto estremamente piacere, in azzurro ha fatto benissimo, l’ho sentito e
gli ho fatto i complimenti, sono contento per lui. Mi auguro che Walter
ridia il sorriso ad un ambiente che lo scorso anno tutti anni abbiamo
applaudito per il campionato strepitoso vinto a pieno merito. Al di là
dell’aspetto tattico, mi auguro una cosa sola: che Mazzarri torni a far
sorridere i giocatori, personalmente credo molto nel piacere di scendere in
campo e vedendo le ultime esibizioni del Napoli vedevo nei calciatori
azzurri molta fatica. I ragazzi devono ritrovare la voglia di stare
insieme, perché così supereranno le difficoltà. L’avvio terribile con
Atalanta, Real, Inter e Juve? Meglio pensare una sfida alla volta, in
questo Mazzarri è un maestro”. *
*PIETRO LO MONACO A RADIO MARTE: “Mazzarri l’ho lanciato io all’Acireale”*
*”Per il periodo in cui si è a questo punto dell’anno, con la disponibilità
di tecnici che ci sono in giro, invece di puntare su situazioni rischiose è
stato saggio puntare su Mazzarri, che conosce la piazza, gli ingranaggi che
ci sono lì. Lui – *ha detto a *Radio Marte *il dirigente sportivo nel corso
di *Marte Sport Live* – *ha fortissimamente voluto Napoli, ha l’esperienza
giusta per gestire questa patata bollente. Bisogna solo stare attenti che
lui non si snaturi, anche lui ha un bagaglio tecnico-tattico personale
importante. Mazzarri è stato il primo a giocare a tre in maniera
tremendamente efficace, a questo punto gli darei possibilità di esprimersi
secondo i suoi desiderata. Una cosa è certa: guai pensare che si debba
svernare fino a giugno, il Napoli è vivo sul fronte europeo e quello
italiano, la distanza dall’Inter non è incolmabile. RIcordo anni fa,
eravamo a Verona, si presentò con un Mercedes 190 tutto scassato, gli feci
due anni di contratto e gli affidai l’Acireale. Il 4-3-3 di Spalletti
riproposto da Walter? Il Napoli era una goduria, il copia-incolla non
sarebbe stata una deminutio, bisognava solo evitare l’appagamento inconscio
dei giocatori. Il tentativo goffo di instillare nella squadra il 4-2-3-1
l’ha snaturata, ora non credo Mazzarri abbia mai fatto il 4-3-3, il
copia-incolla con lui ora sarebbe relativo, i moduli comunque lasciano il
tempo che trovano”.*
*ANTONIO OTTAIANO A RADIO MARTE: “Mazzarri riaccenderà il Napoli”*
*”L’arrivo di Mazzarri non è stato sorprendente, qualcosa bolliva in
pentola. Se poi escludiamo Tudor, non mi sembra che ci fossero tecnici
disposti a venire a Napoli in corso d’opera. Mazzarri – *ha sostenuto a *Radio
Marte *l’agente di calciatori nel corso di *Marte Sport Live* – *è un
allenatore che conosce bene De Laurentiis, l’ambiente, con Peppe Santoro ha
l’opportunità di conoscere il gruppo squadra. Mi sembra una scelta
abbastanza condivisibile anche perché il Napoli era spento. Sono
fiducioso, al di là delle incomprensioni di dieci anni fa con il
presidente, le cose cambiano. Poi Mazzarri ha mostrato entusiasmo e voglia
di venire a Napoli, nonostante il disastro di Garcia, se oggi finisse il
campionato la squadra sarebbe in Champions e comunque è ad un passo dagli
ottavi. La rosa è forte, nulla dev’essere precluso. Credo che l’unico
problema sia mentale: il Napoli mi sembra spento, Mazzarri lo riaccenderà.
Alla luce del suo modo di essere, il tecnico ha dichiarato di aver studiato
Spalletti, mi è sembrato un segno di grande umiltà”.*
*LUCA MARCHETTI A RADIO MARTE: “La scelta di Mazzarri mi meraviglia,
decisivo come si porrà nello spogliatoio”*
*“La scelta di Mazzarri mi ha sorpreso, non per il nome, nel senso che
anche quando Tudor sembrava essere in vantaggio noi abbiamo sempre avuto la
sensazione che De Laurentiis non avesse deciso ed il nome di Mazzarri **– *ha
rivelato a *Radio Marte *il giornalista Sky nel corso di *Forza Napoli
Sempre* – *aleggiava già nella prima pausa delle Nazionali quando c’era
stato il primo processo di esautoramento di Garcia. Mi meraviglia che sia
stato scelto, perché era fermo da un po’ di tempo, perché quel Mazzarri
visto con la Samp e con il Napoli lo abbiamo visto raramente e perché
immaginavamo che potesse esserci anche una scelta diversa. A contribuire a
questa scelta potrebbe essere stato il rapporto con De Laurentiis che in
questo momento aveva bisogno di una spalla che conoscesse l’ambiente, la
stampa e lo stesso presidente. Diversamente, sarebbe stato più rischioso
per entrambi. Credo che a Napoli sarebbero venuti in tanti, anche con lo
stesso entusiasmo di Mazzarri. Capisco che arrivare dopo Spalletti è o
sarebbe stato un rischio ma per me il Napoli è una squadra molto forte,
ritengo che sia se non la prima, la seconda rosa del campionato per qualità
e profondità. Il problema è capire come si porrà Mazzarri in uno
spogliatoio che già non ha accettato Garcia. Secondo me il rischio che
corre il Napoli è che anche Mazzarri, così come Garcia, non riuscirà a
risolvere le necessità tecnico-tattiche della squadra. Anche perché, pur
essendo Mazzarri un ottimo allenatore, la sua comfort zone è il 3-5-2,
modulo sul quale ha sviluppato negli anni l’esperienza con la quale è
riuscito a venir fuori da alcune situazioni. Ora dovrà cominciare con il
4-3-3 dove questo tipo di esperienza viene un po’ meno. Per Mazzarri
allenare questo Napoli è sicuramente un’opportunità per dimostrare di
essere ancora da top club. Hamsik, Lavezzi e Cavani era un grandissimo
terzetto offensivo. Ad oggi non sappiamo ancora il potenziale dei tre
attuali, soprattutto di Kvara e Osimhen che hanno un potenziale futuro da
campioni davanti e potrebbero superare quello che hanno fatto Cavani e
Lavezzi. Ma questi due a Napoli hanno sublimato le loro caratteristiche
diventando giocatori internazionali. Non credo che il Napoli e Mazzarri
giocheranno allo stesso modo perché applicheranno il 4-3-3 ed il tridente
rimane quello di adesso, Politano, Kvara e Osimhen e Zielinski dietro”.*
*ANTONIO CORBO A RADIO MARTE: “Perplesso sulla scelta di Mazzarri, pensavo
che Tudor fosse il nome giusto”*
*“Ho accolto l’arrivo di Mazzarri con grande perplessità **– *ha
ammesso a *Radio
Marte *l’editorialista di Repubblica nel corso di *Forza Napoli Sempre *-*,
perché pensavo venissse ingaggiato** Tudor,* *l’uomo duro, ma capace, in
grado di deviare il corso delle cose. A cominciare da un fattore: se De
Laurentiis mette piede nello spogliatoio, il croato gli risponde che nella
liturgia del calcio esistono delle regole che vanno rispettate. Se il
patron vuole parlare con la squadra, il mister esce, per dar modo al datore
di lavoro di parlare con i suoi dipendenti. Se però -* aggiunge il
giornalista campano – *il presidente vuole fare sfuriate contro squadra e
allenatore insieme, è quanto di più sfasciante esista nel calcio: questa è
stata la grande colpa di De Laurentiis. Tudor dava più garanzie di*
*Mazzarri* *perché le sue richieste di un anno e mezzo di contratto erano
anche un modo per difendersi dall’invadenza, dal momento che, prima di
rompere la situazione con un altro allenatore legato al Napoli sul lungo
periodo, il patron ci avrebbe pensato due volte. Sarebbe stata una barriera
di protezione”.*
*GERMAN DENIS A RADIO MARTE: “Con Mazzarri il Napoli può tornare
protagonista. La gara con l’Atalanta dura per entrambe”*
*“Sono contento che il Napoli abbia ripreso* *Mazzarri**, perché è
l’allenatore che ci voleva, in una piazza così importante, lo conosco – *ha
sostenuto a *Radio Marte *l’ex attaccante di Napoli e Atalanta nel
corso di *Marte
Sport Live* -* e so che può dare un bel contributo ad un Napoli che ne ha
bisogno. Non so se la situazione fosse così complicata prima, di certo
tutti ci aspettavamo un campionato più simile a quello dell’anno scorso, ma
Garcia aveva altre idee, un’altra metodologia e non era possibile, per lui,
copiare Spalletti, il livello era troppo alto. Diciamo che il tecnico
francese non ha saputo tirare il meglio da ogni giocatore e, per questo, la
scelta di puntare su Mazzarri va benissimo, ha l’esperienza giusta per
condurre la squadra, tatticamente è bravo, si fa valere su metodologie,
idee, sulla costruzione del gioco, sul possesso palla. È un allenatore che
può fare tanto. Mazzarri può dare al Napoli grande motivazione, la voglia
di essere protagonista sempre, su ogni campo. Le idee di Mazzarri, poi,
conteranno tanto. Con lui gli attaccanti hanno sempre segnato diversi gol,
è un allenatore che propone un gioco abbastanza offensivo. Quando c’ero io
il reparto offensivo contava anche su Quagliarella e Lavezzi, ci faceva
ruotare e la squadra si metteva sempre a disposizione. Appena sarà
rientrato* *Osimhen**, Victor darà tanto e farà bene con Mazzarri, e lo
stesso vale anche per Kvaratskhelia: non ho dubbi. Il ciclo di ferro che
attende il Napoli? Conta anche questo aspetto per il rendimento della sua
squadra, avrà dinanzi una serie di partite difficilissime, purtroppo per
lui avrà la squadra completa dopo il ritorno dei nazionali, non riuscirà a
lavorare come vorrebbe ma è bravo a gestire queste cose. Mi auguro che il
suo Napoli possa essere protagonista. Alla ripresa la gara con l’Atalanta
sarà dura, ho visto i nerazzurri più volte quest’anno, è una squadra in
salute, che in casa soprattutto si fa rispettare. Sarà una bella partita,
aperta, sia per l’Atalanta che per il Napoli è difficile, non c’è un
favorito”*
*ENRICO FEDELE A RADIO MARTE: “Mazzarri porterà autorevolezza e autostima,
puo’ rilanciarsi”*
*“Mazzarri può portare al Napoli un’iniezione di autostima e di
autorevolezza. E’ un allenatore conosco – *ha detto a *Radio Marte *il
dirigente sportivo nel corso di *Marte Sport Live* -* che conosce
l’ambiente, ma soprattutto un motivatore. Conosco lui e le sue
caratteristiche, capisce che questa è un’occasione più unica che rara per
potersi riproporre nel calcio che conta. E’ reduce da un esonero? Anche*
*Lipp**i* *fu esonerato da Atalanta e Cesena e sembrava un bollito.*
*Ancelotti* *l**’abbiamo cacciato da Napoli perché bollito, ma avete visto
cosa ha fatto dopo… Frustalupi, suo vice, ha ‘rovinato’ la Primavera?
Sulle Giovanili andrebbe fatto un discorso ampio, considerando i pochi
investimenti fatti. Grava ha lavorato male? Non è così. Chi lo dice non è
ben informato. Ora ci sono giocatori di talento, sin dai 16 anni
abbiamo ragazzi scelti dall’entourage di Grava e da Caffarelli, il vero
occhio ‘spia’ per i talenti di quell’età. Non sono d’accordo con chi
critica Grava. Il Napoli opererà sul mercato? A gennaio acquisterei un
mediano che possa fare il vice Lobotka, non andrà via assolutamente,
invece, Osimhen già a gennaio. Mazzarri dovrà convincere la squadra a dare
qualcosa in più, i giocatori ora non hanno più alibi. Con Garcia c’è stato
un fallimento tecnico dovuto all’ingordigia di De Laurentiis, ora bisogna
dare tempo a Mazzarri”*
*FABIANO SANTACROCE A RADIO MARTE: “Mazzarri lavora tanto sulla difesa ma
dovrà alzare il baricentro. La pecca è che utilizza pochi calciatori”*
*“Ho buone sensazioni per il ritorno di Mazzarri, anche perché non ho per
nulla apprezzato il lavoro di Garcia, peraltro anche poco simpatico a
tutti. Mazzarri conosco – *ha sostenuto a *Radio Marte *l’ex difensore del
Napoli e attuale talent scout nel corso di *Marte Sport Live* -* è un
tecnico che ha dato tanto e ha lasciato tanti bei ricordi: lui è bravo a
impostare la fase difensiva tant’è che ancora oggi mi rammarico di aver
giocato poco nel suo Napoli a causa di un infortunio. E’ un allenatore che
lavora tanto, sa come predisporre in campo la squadra. L’incognita è dovuta
all’assunto che era abituato ad usare difese più basse, cosa in cui non
eccelle il Napoli attuale. In questo aspetto, vedo il dilemma tattico. E a
questa incognita si aggiunge quella di voler, a quanto pare, ripartire
dalla difesa a quattro, dopo che lui è stato tra i più bravi fautori di
quella a tre. Servono automatismi perfetti: con Garcia gli avversari
arrivavano in area dopo tre passaggi, perché giocare con la difesa alta non
è semplice. Cosa può cambiare con Mazzarri alla guida del Napoli? Può
cambiare qualcosa sul piano dell’emotività. Dopo l’arrivo di un nuovo
allenatore tutti si giocano il posto e danno il massimo, migliorando anche
senza volerlo. La grossa difficoltà sarà il calendario: non si parte da
sfide facili, anzi. Fare male contro le squadre più difficili potrebbe
togliere un po’ di morale. Mi ha sempre colpito il modo di lavorare del
mister con centrocampisti e difensori, non solo con gli attaccanti. L’unica
pecca da considerare è che non include tutta i giocatori a disposizione, ma
su questo credo che si adeguerà al calcio che è cambiato, tenendo conto
anche delle cinque sostituzioni” .*