
(AGENPARL) – mar 14 novembre 2023 Brescia, Teatro Mina Mezzadri
Martedì 14 novembre 2023
COMUNICATO STAMPA
Il Centro Teatrale Bresciano e il Comune di Brescia sono lieti di annunciare che il
Teatro Mina Mezzadri Santa Chiara di Brescia
da oggi riapre le porte agli spettatori e alla città
Il teatro è stato oggetto di un intervento di riqualificazione che ha raggiunto due obiettivi: l’adeguamento alle normative in merito al sistema di ricircolo dell’aria emerse nel periodo pandemico e l’efficientamento energetico della struttura. Di concerto con la Soprintendenza, per armonizzare le necessità di livello impiantistico alla storicità dell’edificio, sono state introdotte novità anche a livello architettonico, con un boccascena completamente ricostruito e nuova cromia delle pareti
Un teatro riconsegnato alla sua città, in linea con la necessaria evoluzione dei luoghi di cultura in termini di ottimizzazione delle risorse, comfort e salute
Il Centro Teatrale Bresciano insieme al Comune di Brescia è lieto di annunciare che la storica sede di Contrada Santa Chiara torna ad abbracciare i suoi spettatori e tutti i cittadini di Brescia. Da questa sera, infatti, il Teatro Mina Mezzadri Santa Chiara torna ad aprire le sue porte, per continuare a essere luogo di ricerca e sperimentazione della storia teatrale bresciana e nazionale.
Una riapertura e riconsegna alla città segnata da una ricorrenza storica significativa. Esattamente sessant’anni fa, infatti, nella primavera del 1963, la Compagnia della Loggetta trovava casa proprio in questa sede: un teatro che sarebbe diventato punto di riferimento culturale della città, con la produzione di numerosi spettacoli firmati da registi di grande prestigio come Mina Mezzadri, Massimo Castri, Nanni Garella, Federico Tiezzi, Sandro Sequi, Cesare Lievi. Fu il Sindaco Bruno Boni a indicare a Renato Borsoni – anima artistica e organizzativa del gruppo – l’ex Chiesa di Contrada Santa Chiara che presto divenne convertita in teatro, con un palcoscenico, il cortile-laboratorio e gli ambienti intorno adibiti a funzioni di servizio. “La chiesa divenne teatro – avrebbe ricordato Borsoni – e lì dentro incominciò una storia che vide prove e realtà fatte in casa (e trasferite ovunque), ospitalità italiana e straniera, tutto il nuovo teatro arrivato da tutti i punti cardinali europei”.
Una storia che continua oggi grazie all’attività del Teatro di Rilevante Interesse Culturale cittadino e che segna, in questa riapertura, ancora una fortunata consonanza con i fatti di allora. Lo spettacolo che, con la regia di Mina Mezzadri, il 7 giugno 1963 inaugurò le stagioni della Loggetta nella sala di Contrada Santa Chiara fu I giganti della montagna di Pirandello, e sarà Pirandello anche questa sera ad accogliere gli spettatori, con la originale drammaturgia firmata da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Fantasmi, una produzione CTB in scena fino al 3 dicembre 2023.
Una riapertura felice, dunque, salutata da una continuità storica che rinforza il ruolo del Teatro Mina Mezzadri Santa Chiara quale luogo vitale di cultura e teatro, fortemente presente nel cuore del pubblico bresciano.
La chiusura determinatasi in queste ultime due Stagioni ha visto il realizzarsi di due principali obiettivi: da un lato l’adeguamento alle normative in merito al sistema di ricircolo dell’aria, anche nelle sale di piccole dimensioni, emerse nel periodo pandemico e, dall’altro, le necessità di efficientamento energetico della struttura.
In particolare, in riferimento all’adeguamento degli impianti del ricircolo d’aria, l’intervento svolto ha riguardato l’installazione di una macchina di tipo U.T.A. (Unità Trattamento Aria) con recuperatore di calore, necessaria per la ventilazione della sala teatrale e degli spazi attigui, compresa la zona dei camerini. Per l’installazione è stato necessario identificare un vano tecnico per il posizionamento della macchina, la cui collocazione è stata possibile grazie alla collaborazione dell’Università degli Studi di Brescia che ha destinato uno spazio di sua pertinenza dell’edificio adiacente al teatro, messo a disposizione per questo uso.
Questo adeguamento impiantistico ha comportato un intervento anche di tipo architettonico – condotto a livello progettuale di concerto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia – attraverso cui è stato possibile integrare e armonizzare le nuove esigenze di tipo impiantistico con la natura di edificio storico del teatro.