
(AGENPARL) – lun 13 novembre 2023 COMUNICATO STAMPA
EMERGENZA CONTRATTI TDS, DMO E DISTRIBUZIONE COOPERATIVA, IL 22
DICEMBRE È SCIOPERO PER I RINNOVI DI SETTORE ATTESI DA CIRCA 3
MILIONI DI ADDETTI
PROSEGUONO NEI LUOGHI DI LAVORO LE ASSEMBLEE SINDACALI RETRIBUITE
INDETTE DA FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL E UILTUCS
#IlContrattoCiSpetta
Roma, 13 novembre 2023 – Incroceranno le braccia per l’intero
turno del prossimo 22 dicembre le lavoratrici e i lavoratori
dipendenti occupati nelle imprese del Terziario, Distribuzione e
Servizi, della Distribuzione Moderna Organizzata e della
Distribuzione Cooperativa. La giornata di sciopero è stata indetta
dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs
nell’ambito del percorso unitario di mobilitazione avviato nei mesi
scorsi per il rinnovo dei quattro contratti nazionali di settore,
tutti scaduti nel 2019.
Alla base della protesta, aperta il 23 ottobre con la proclamazione
dello stato di agitazione, l’indisponbilità delle associazioni
datoriali di settore Confcommercio, Confesercenti,
Federdistribuzione, Ancc-Coop, Confcooperative-Consumo e Utenza e
Agci-Agrital “a riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori
incrementi retributivi in linea con l’andamento inflazionistico,
nonostante la significativa assunzione di responsabilitaÌ da parte
delle organizzazioni sindacali in ragione delle difficoltaÌ
derivanti per il nostro Paese prima dal COVID- 19 e, successivamente,
dalla guerra russo-ucraina, culminata con la sottoscrizione dei
protocolli straordinari del 12 dicembre 2022”.
Complessivamente sono circa 3 milioni gli addetti coinvolti nella
vertenza, impiegati nelle attività commerciali e nelle imprese di
servizi. Uno spaccato economico che ricomprende anche i lavoratori
del terziario avanzato oltre alle figure più tradizionali, come gli
addetti alle vendite, cassieri e magazzinieri.
“Negli ultimi mesi, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno
fatto di tutto per far progredire il confronto negoziale ed
orientarlo ad un esito diverso. La lunga trattativa finalizzata al
rinnovo dei Ccnl TDS, DMO e Distribuzione Cooperativa – denunciano i
sindacati in un comunicato unitario – ha subito nelle scorse
settimane una seria battuta d’arresto”.
“Mentre Federdistribuzione e le associazioni delle cooperative di
consumo sostengono apertamente di non poter accordare aumenti
retributivi in linea con l’indice IPCA al netto dei beni energetici
importati (cioeÌ secondo le previsioni degli accordi
interconfederali sugli assetti contrattuali vincolanti per la maggior
parte delle nostre controparti) – si sottolinea nella nota
sindacale – Confcommercio, nonostante sbandieri pubblicamente di
voler sottoscrivere un CCNL “innovativo”, si ostina a richiedere
una drastica riduzione di una pluralitaÌ di istituti contrattuali
quali la 14° mensilitaÌ, i permessi retribuiti e gli scatti di
anzianitaÌ”.
I sindacati puntano il dito contro l’indisponibilità delle
associazioni datoriali anche sull’aggiornamento della parte
normativa dei contratti sollecitato a più riprese, a cominciare
dalla revisione “dell’ormai datato sistema di inquadramento
professionale delle lavoratrici e dei lavoratori”, e dalla
“necessitaÌ di rafforzare il diritto di ogni dipendente alla
formazione continua”. Il diniego imprenditoriale anche sulla
“previsione di norme ad hoc sul fenomeno delle affiliazioni
commerciali, del franchising e delle attivitaÌ esternalizzate”,
sulla “implementazione delle tutele per le donne vittime di
violenza e per la genitorialitaÌ”, come pure “sull’ampliamento
della platea dei soggetti beneficiari dell’assistenza sanitaria
integrativa e della previdenza completare di settore”.
Non solo. I sindacati stigmatizzano il rifiuto delle associazioni
imprenditoriali a trovare una sintesi sulla “riduzione della
flessibilitaÌ e sul contenimento dei contratti a termine”,
proposte presentate da Filcams, Fisascat e Uiltucs per rispondere ai
bisogni emergenti delle lavoratrici e dei lavoratori del macrosettore
terziario.
“Le pregiudiziali poste dalle associazioni datoriali non possono
essere tollerate in silenzio. – conclude il comunicato sindacale –
Per questi motivi Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno
dichiarato lo stato di agitazione e proclamato lo sciopero
dell’intera platea delle lavoratrici e dei lavoratori a cui i
quattro Ccnl vengono applicati”.
Proseguono intanto nei luoghi di lavoro le assemblee sindacali
retribuite per aggiornare la vasta platea di addetti sia sugli esiti
dei confronti negoziali che sulle forme della mobilitazione da
realizzarsi per contrastare le posizioni datoriali che impediscono
allo stato attuale il raggiungimento di intese di rinnovo dignitose
per chi lavora nel settore.
Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali Affini e
del Turismo
Aderente a UNI GLOBAL UNION, UITA e ITF
http://www.fisascat.it/site/news/sciopero_turismo_ristorazione_collettiva