
(AGENPARL) – lun 13 novembre 2023 **Codice rosa, operatori ed operatrici formate anche sui crimini d’odio**
/Scritto da Walter Fortini, lunedì 13 novembre 2023 alle 17:51/
C’erano medici, infermieri, ostetrici, psicologi, assistenti sociali ed
altri professionisti della sanità toscana oggi nell’auditorium di Santa
Apollonia a Firenze per confrontarsi sul codice rosa, ovvero quello
speciale percorso di accesso al pronto soccorso dedicato alle vittime di
violenze ed abusi, in particolare donne e bambini, esteso più di recente
anche alle vittime di crimini d’odio.
“Il Codice Rosa – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani –
ha fatto scuola a livello nazionale: un esempio tra i tanti della capacità
di lavorare in squadra e condividere le migliori esperienze”.
Nell’ultimo anno nuove attività si sono concentrate sul fronte dei crimini
d’odio.
“Come per la violenza di genere – sottolineano il presidente della
Toscana Giani e l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini –
vogliamo infatti che anche questo fenomeno possa emergere e per questo
riteniamo necessario rafforzare il percorso già previsto nel nostro
servizio sanitario”. “Abbiamo avviato – prosegue Bezzini – un lavoro di
confronto con gli altri settori regionali per mettere in rete tutte le
realtà pubbliche e private che si occupano di riconoscere, accogliere e
sostenere le persone vittime di discriminazioni. Abbiamo realizzato anche
un corso di formazione rivolto alle operatrici e operatori della rete,
partendo da assistenti sociali e psicologi e che proseguiremo con altre
edizioni dedicate al personale del pronto soccorso”.
Il Codice rosa nasce nel 2010 nella Asl di Grosseto: un’esperienza pilota
poi diventata rete. Un progetto che coinvolge professionalità e discipline
anche non sanitarie. Infatti oggi a Firenze c’era pure Margherita Cassano,
attuale presidente della Corte di Cassazione, magistrata – per una lectio
magistralis ed una riflessione sul codice rosa e il codice rosso, ovvero la
legge nazionale sulla violenza di genere approvata nel 2019, tra luci ed
ombre – e c’erano professori universitari, per parlare del master sul
codice rosa, ed esperti di protezione dei dati. L’impatto della riforma
Cartabia (e quindi del nuovo processo penale) sul codice rosa è stato al
centro delle riflessioni della mattina.
E’ stata l’occasione anche per tirare le somme sui numeri del 2022, che si
è chiuso con 1918 segnalazioni di maltrattamenti (305 quelli che
riguardano, tra questi, i minori), 218 denunce di abusi e 2138 episodi di
stalking, tra cui a minori rispettivamente 53 e 358.
Dopo la sessione mattutina, nel pomeriggio il confronto si è concentrato
su temi molto operativi. “Abbiamo parlato della possibilità di
sperimentare nuovi modelli organizzativi ancora più efficaci ed
efficienti, partendo anche dalle esigenze che arrivano dal territorio –
riassume Vittoria Doretti, responsabile della rete regionale Codice Rosa –
E’ stata l’occasione per cementare un lavoro di squadra e raccogliere
ottimi spunti di cui terremo conto nell’elaborare il progetto di attività
per il prossimo anno”.