
(AGENPARL) – sab 04 novembre 2023 «Dopo anni di attesa e un lungo e impegnativo lavoro da parte delle
Associazioni di categoria, la legge che dovrebbe regolare l’esercizio della
professione della Guida turistica, sta prendendo una strada inaspettata»
così *Lucilla Dani*, presidente provinciale Federagit, commenta l’art. 3,
comma 2 della Legge sulle guide turistiche che «permette l’esercizio della
professione senza i requisiti se su base temporanea e occasionale, e in
caso di aperture straordinarie, organizzate da persone giuridiche ed enti
del terzo settore, di siti non qualificabili come istituti o luoghi di
cultura».
«Come scrive nella sua nota la presidente Nazionale di Federagit Micol
Caramello, molti sono i punti che, dopo interventi congiunti, vengono
disattesi in questa ultima stesura, che ci auguriamo possa essere rivista
così da creare definitivamente una legge adeguata ad una categoria di
professionisti che curano un settore economico così importante».
«Solo chi è in possesso dei requisiti previsti dalla legge può esercitare
la professione di guida turistica. Introdurre eccezioni vuol dire
vanificare l’obiettivo della legge sulle guide turistiche, che è quello di
tutelare dall’abusivismo i turisti e di qualificare l’offerta dei
professionisti abilitati» afferma la presidente nazionale *Micol Caramello*.
«Si pensava di professionalizzare e qualificare il turismo, mentre in
realtà si lascia aperta la porta all’abusivismo. La norma sul volontariato,
senza limiti precisi, non è gestibile. Così come inserire il tirocinio
invece di prevedere una prova attitudinale o un esame per riconoscere le
guide estere ma ancor più grave, non riconoscere, tra le finalità della
visita guidata, anche lo scopo didattico». afferma Confesercenti.
Le associazioni, in maniera unitaria, chiedono un incontro per rivedere la
nuova normativa: «Sinceramente ci aspettiamo che il ministro Santanchè non
disattenda le aspettative di un lavoro che in questi anni si è svolto
insieme, già discusso e mediato nei vari incontri oltre che tra i
rappresentanti della categoria con le Regioni e lo stesso Ministero»
conclude Dani.