
(AGENPARL) – ven 03 novembre 2023 COMUNICATO STAMPA
INTESA SANPAOLO: RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2023
I RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2023 CONFERMANO LA CAPACITÀ DI INTESA SANPAOLO DI
GENERARE UNA REDDITIVITÀ SOSTENIBILE ANCHE IN CONTESTI COMPLESSI GRAZIE AL MODELLO DI
BUSINESS BEN DIVERSIFICATO E RESILIENTE, CON UN UTILE NETTO PARI A € 6,1 MLD TRAINATO DAGLI
INTERESSI NETTI E PREVISTO A OLTRE € 7,5 MLD NELL’INTERO ANNO, CON INTERESSI NETTI ATTESI PARI
A BEN OLTRE € 14 MLD NEL 2023 E IN ULTERIORE CRESCITA NEL 2024 E NEL 2025.
IL SOLIDO ANDAMENTO ECONOMICO E PATRIMONIALE DEI NOVE MESI SI È TRADOTTO IN UNA
SIGNIFICATIVA CREAZIONE DI VALORE PER TUTTI GLI STAKEHOLDER, FONDATA ANCHE SUL FORTE
IMPEGNO ESG DEL GRUPPO: IN PARTICOLARE, CIRCA € 4,3 MLD DI DIVIDENDI MATURATI (DI CUI CIRCA €
2,6 MLD IN DISTRIBUZIONE COME ACCONTO DIVIDENDI IN NOVEMBRE), € 4 MLD DI IMPOSTE GENERATE (IN
AUMENTO DI CIRCA € 1,1 MLD VS 9 MESI 2022, DERIVANTE DALLA CRESCITA DEGLI INTERESSI NETTI),
ESPANSIONE DEL PROGRAMMA CIBO E RIPARO PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ (OLTRE 32 MLN DI
INTERVENTI NEL 2022 – 9 MESI 2023), RAFFORZAMENTO DELLE INIZIATIVE PER CONTRASTARE LE
DISUGUAGLIANZE E FAVORIRE L’INCLUSIONE FINANZIARIA, SOCIALE, EDUCATIVA E CULTURALE (CIRCA €
13,5 MLD DI CREDITO SOCIALE E RIGENERAZIONE URBANA NEL 2022 – 9 MESI 2023), CONTRIBUTO PARI A
CIRCA € 1,5 MLD NEL 2023-2027 PER FAR FRONTE AI BISOGNI SOCIALI.
INTESA SANPAOLO È UN ACCELERATORE DELLA CRESCITA DELL’ECONOMIA REALE IN ITALIA: CIRCA € 29
MLD DI NUOVO CREDITO A MEDIO-LUNGO TERMINE A FAMIGLIE E IMPRESE DEL PAESE NEI 9 MESI 2023;
2.800 AZIENDE RIPORTATE IN BONIS NEI 9 MESI 2023 E 140.000 DAL 2014, PRESERVANDO
RISPETTIVAMENTE 14.000 E 700.000 POSTI DI LAVORO.
INTESA SANPAOLO È PIENAMENTE IN GRADO DI CONTINUARE A OPERARE CON SUCCESSO IN FUTURO,
POTENDO CONTARE SUI PUNTI DI FORZA CHE CONTRADDISTINGUONO IL GRUPPO, IN PARTICOLARE LA
REDDITIVITÀ RESILIENTE, LA SOLIDA PATRIMONIALIZZAZIONE, LO STATUS DI BANCA A “ZERO NPL” E
L’ELEVATA FLESSIBILITÀ NELLA GESTIONE DEI COSTI OPERATIVI.
LA TECNOLOGIA È UN ULTERIORE FATTORE CHIAVE DI SUCCESSO, CON LA NUOVA PIATTAFORMA
TECNOLOGICA NATIVA CLOUD, I CANALI DIGITALI DI ISYBANK E FIDEURAM DIRECT E LE SOLUZIONI DI
INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE CI SI ATTENDE APPORTINO AL RISULTATO CORRENTE LORDO 2025
CIRCA € 500 MLN AGGIUNTIVI, NON PREVISTI NEL PIANO DI IMPRESA 2022-2025.
L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI IMPRESA 2022-2025 PROCEDE A PIENO RITMO E LE INIZIATIVE INDUSTRIALI
CHIAVE SONO BEN AVVIATE, CON UNA PROSPETTIVA DI UTILE NETTO PER IL 2024 E IL 2025 SUPERIORE A
QUELLO PREVISTO PER IL 2023.
AL 30 SETTEMBRE 2023 ELEVATA PATRIMONIALIZZAZIONE, LARGAMENTE SUPERIORE AI REQUISITI
NORMATIVI: COMMON EQUITY TIER 1 RATIO A REGIME AL 13,6% DEDUCENDO DAL CAPITALE I DIVIDENDI
MATURATI NEI 9 MESI 2023, SENZA CONSIDERARE CIRCA 120 CENTESIMI DI PUNTO DI BENEFICIO
DERIVANTE DALL’ASSORBIMENTO DELLE IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (DTA), DI CUI CIRCA 25
NELL’ORIZZONTE 4° TRIM. 2023 – 2025.
CRESCITA DEL 67% VS 9 MESI 2022 DEL RISULTATO CORRENTE LORDO E DEL 36,8% DEL RISULTATO
DELLA GESTIONE OPERATIVA, CON PROVENTI OPERATIVI NETTI IN AUMENTO DEL 19% E COSTI OPERATIVI
IN LIEVE CRESCITA (+0,7%).
QUALITÀ DEL CREDITO:
– CREDITI DETERIORATI IN CALO DEL 5,3% VS FINE 2022 AL NETTO DELLE RETTIFICHE DI VALORE E DELL’
1,4% AL LORDO;
– INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI SUI CREDITI COMPLESSIVI PARI ALL’ 1,2% AL NETTO DELLE
RETTIFICHE E AL 2,4% AL LORDO, RISPETTIVAMENTE ALL’ 1% E 1,9% SECONDO LA METODOLOGIA EBA;
– COSTO DEL RISCHIO DEI 9 MESI 2023 ANNUALIZZATO A 28 CENTESIMI DI PUNTO;
– ULTERIORE RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE VERSO LA RUSSIA, DIMINUITA DI CIRCA L’ 80% DAL GIUGNO
2022 E SCESA SOTTO LO 0,2% DEI CREDITI A CLIENTELA COMPLESSIVI DEL GRUPPO.
• UTILE NETTO DEI 9 MESI 2023 A € 6.122 MLN, +85,3% RISPETTO A € 3.303 MLN DEI 9 MESI 2022
• RISULTATO CORRENTE LORDO IN CRESCITA DEL 67% VS 9 MESI 2022
• RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA IN AUMENTO DEL 36,8% VS 9 MESI 2022
• PROVENTI OPERATIVI NETTI IN CRESCITA DEL 19% VS 9 MESI 2022
• COSTI OPERATIVI IN LIEVE AUMENTO VS 9 MESI 2022 (+0,7%)
• QUALITA’ DEL CREDITO:
• STOCK DEI CREDITI DETERIORATI -5,3% VS FINE 2022 AL NETTO DELLE RETTIFICHE DI VALORE
E -1,4% AL LORDO
• INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI SUI CREDITI COMPLESSIVI PARI ALL’ 1,2% AL NETTO
DELLE RETTIFICHE E AL 2,4% AL LORDO, RISPETTIVAMENTE ALL’ 1% E 1,9% SECONDO LA
METODOLOGIA EBA
• COSTO DEL RISCHIO DEI 9 MESI 2023 ANNUALIZZATO A 28 CENTESIMI DI PUNTO (DA 70 NEL
2022, 30 SE SI ESCLUDONO GLI STANZIAMENTI PER L’ESPOSIZIONE A RUSSIA E UCRAINA, PER
OVERLAY E PER FAVORIRE IL DE-RISKING, AL NETTO DEL PARZIALE RILASCIO DI RETTIFICHE
GENERICHE EFFETTUATE NEL 2020 PER I FUTURI IMPATTI DI COVID-19)
• ELEVATA PATRIMONIALIZZAZIONE, LARGAMENTE SUPERIORE AI REQUISITI NORMATIVI:
• COMMON EQUITY TIER 1 RATIO AL 30 SETTEMBRE 2023, DEDUCENDO DAL CAPITALE (°) CIRCA €
4,3 MLD DI DIVIDENDI MATURATI NEI 9 MESI 2023, AL 13,6% A REGIME (°°), SENZA CONSIDERARE
CIRCA 120 CENTESIMI DI PUNTO DI BENEFICIO DERIVANTE DALL’ASSORBIMENTO DELLE
IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (DTA), DI CUI CIRCA 25 NELL’ORIZZONTE 4° TRIM. 2023 – 2025
____________
(°°)
Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.
Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 14,9% considerando l’assorbimento totale delle
imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla
prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro – esente
da imposte – a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme
Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite
pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la
prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo dei primi nove mesi del 2023.
DATI DI SINTESI:
PROVENTI
OPERATIVI
NETTI:
3° TRIM. 2023
9 MESI 2023
+0,4%
A € 6.367 MLN DA € 6.341 MLN DEL 2° TRIM. 2023
A € 18.765 MLN DA € 15.773 MLN DEI 9 MESI 2022
COSTI
OPERATIVI:
3° TRIM. 2023
9 MESI 2023
-0,9%
+0,7%
A € 2.650 MLN DA € 2.675 MLN DEL 2° TRIM. 2023
A € 7.861 MLN DA € 7.804 MLN DEI 9 MESI 2022
RISULTATO
GESTIONE
OPERATIVA:
3° TRIM. 2023
9 MESI 2023
+1,4%
+36,8%
A € 3.717 MLN DA € 3.666 MLN DEL 2° TRIM. 2023
A € 10.904 MLN DA € 7.969 MLN DEI 9 MESI 2022
RISULTATO
CORRENTE
LORDO:
3° TRIM. 2023
9 MESI 2023
€ 3.328 MLN DA € 3.381 MLN DEL 2° TRIM. 2023
€ 10.072 MLN DA € 6.032 MLN DEI 9 MESI 2022
RISULTATO
NETTO:
3° TRIM. 2023
9 MESI 2023
€ 1.900 MLN
€ 6.122 MLN
COEFFICIENTI
PATRIMONIALI:
COMMON EQUITY TIER 1 RATIO POST DIVIDENDI MATURATI NEI 9 MESI 2023 (°):
13,6% A REGIME (°°)
DA € 2.266 MLN DEL 2° TRIM. 2023
DA € 3.303 MLN DEI 9 MESI 2022
_________
(°°)
Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.
Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 14,9% considerando l’assorbimento totale delle
imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla
prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro – esente
da imposte – a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme
Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite
pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la
prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo dei primi nove mesi del 2023.
Torino, Milano, 3 novembre 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo in data
odierna ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2023 (*) (**).
I risultati dei primi nove mesi del 2023 confermano la capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di
generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie al modello di business
ben diversificato e resiliente, con un utile netto trainato dagli interessi netti che ha raggiunto
6,1 miliardi di euro.
Il solido andamento economico e patrimoniale dei nove mesi si è tradotto in una significativa
creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del
Gruppo: in particolare, circa 4,3 miliardi di euro di dividendi maturati (di cui circa 2,6 miliardi
in distribuzione come acconto dividendi in novembre), 4 miliardi di euro di imposte (°) generate
e aumentate di circa 1,1 miliardi di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022 (°°) per effetto
della crescita degli interessi netti che ha trainato l’aumento di circa 2,8 miliardi di euro dell’utile
netto, espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (oltre 32 milioni di
interventi tra il 2022 e i primi nove mesi 2023), rafforzamento delle iniziative per contrastare le
disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (circa 13,5
miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e i primi nove mesi 2023),
prospettive di utile netto per il 2023-2025).
Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro,
potendo contare sui punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, in particolare la
redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di Banca a “zero NPL” e l’elevata
flessibilità nella gestione dei costi operativi. L’esposizione verso la Russia (^) è in ulteriore
riduzione, diminuita di circa l’ 80% (2,9 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa sotto
lo 0,2% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo, e i crediti cross-border verso la Russia sono
in larga parte in bonis e classificati a Stage 2.
La tecnologia è un ulteriore fattore chiave di successo, con un apporto aggiuntivo al risultato
(°°)
Ai sensi dell’art. 65-bis e dell’art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017, Intesa Sanpaolo ha optato per la
pubblicazione su base volontaria di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive, rispetto alla relazione finanziaria annuale e semestrale,
riferite al 31 marzo e al 30 settembre di ciascun esercizio, che prevedono – per quanto riguarda i relativi elementi informativi – la redazione di
resoconti intermedi sulla gestione approvati dal Consiglio di Amministrazione, in sostanziale continuità con il passato.
Nota metodologica sul perimetro di consolidamento a pagina 26.
Imposte dirette e indirette.
Interamente nella componente delle imposte dirette.
Esposizione creditizia verso clientela on-balance, cross-border e della controllata Banca Intesa in Russia, al netto delle garanzie di Export
Credit Agencies e post rettifiche di valore. Al 30 settembre 2023, post rettifiche di valore, l’esposizione creditizia on-balance cross-border
verso la Russia è pari a 0,62 miliardi di euro di cui 0,61 miliardi verso clientela, al netto di 0,8 miliardi di euro di garanzie di Export Credit
Agencies (off-balance nulli verso clientela e pari a 0,07 miliardi verso banche, al netto di 0,5 miliardi di garanzie ECA) e quella on-balance
delle controllate è pari a 0,85 miliardi, di cui 0,12 miliardi verso clientela, per Banca Intesa in Russia e a 0,09 miliardi, verso banche, per
Pravex Bank in Ucraina (off-balance, verso clientela, pari a 0,05 miliardi per la controllata in Russia e 0,03 miliardi per la controllata in
Ucraina). L’esposizione creditizia verso controparti russe attualmente inserite nelle liste SDN dei soggetti a cui si applicano sanzioni è pari a
0,2 miliardi di euro.
Apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, derivante da isytech, Isybank, Fideuram Direct e Intelligenza Artificiale, che compensa
l’impatto dell’inflazione più elevata e del rinnovo del contratto di lavoro.
• nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), già disponibile per la clientela retail
mass market con il recente lancio della banca digitale Isybank e in progressiva estensione al resto
del Gruppo: 2,1 miliardi di investimenti IT già effettuati e circa 1.300 specialisti IT già
assunti, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 150 milioni,
non previsti nel Piano di Impresa;
• nuovi canali digitali:
– Isybank, la banca digitale del Gruppo con un modello di business di cost/income inferiore
al 30% e circa 5 milioni di clienti entro il 2025 (oltre 2,5 milioni entro il primo trimestre
2024), di cui circa un milione di nuovi clienti – con un apporto aggiuntivo di circa 200
milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025 – non previsti nel Piano di Impresa:
circa 50.000 nuovi clienti già acquisiti e un primo lotto di circa 300.000 clienti già trasferiti;
– Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking,
con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell’attuale clientela di Fideuram);
• intelligenza artificiale, con circa 150 App e 300 specialisti nel 2025 (già 70 App e circa 150
specialisti a fine settembre 2023) e circa 100 milioni di euro di apporto aggiuntivo al risultato
corrente lordo 2025, non previsti nel Piano di Impresa, senza considerare ulteriori benefici
potenziali derivanti dall’adozione di soluzioni di Generative AI.
L’attuazione del Piano procede a pieno ritmo, con le iniziative industriali chiave ben avviate.
In particolare:
• forte riduzione del profilo di rischio, con un conseguente taglio del costo del rischio:
– forte deleveraging, con una diminuzione di 4,8 miliardi di euro dello stock di crediti deteriorati,
al lordo delle rettifiche, tra il 2022 e i primi nove mesi 2023, riducendo l’incidenza dei crediti
deteriorati al netto delle rettifiche sui crediti complessivi all’ 1% (°);
– la funzione aziendale Active Credit Portfolio Steering (ACPS) ha continuato a estendere gli
schemi di protezione dal rischio di credito per ottimizzare l’assorbimento di capitale. Nel terzo
trimestre 2023 è stata perfezionata una nuova cartolarizzazione sintetica di circa 2,7 miliardi di
euro su un portafoglio di crediti a imprese con un elevato ESG Score e/o rientranti nell’ambito
dell’economia circolare. Alla fine del terzo trimestre 2023, l’ammontare in essere di operazioni
di cartolarizzazione sintetica, incluse nel Programma GARC (Active Credit Risk Management),
era pari a circa 26,5 miliardi di euro;
– la funzione ACPS ha anche rafforzato le iniziative di efficientamento del capitale ed esteso
l’ambito di applicazione delle strategie creditizie, indirizzando 20 miliardi di euro nel 2022 e
circa 13 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2023 di nuove erogazioni verso settori
economici più sostenibili con il miglior rapporto rischio/rendimento;
• riduzione strutturale dei costi, resa possibile dalla tecnologia:
– isytech già operativa con circa 465 specialisti dedicati; perfezionato il contratto con Thought
Machine e definito il masterplan tecnologico; definita la struttura dell’offerta e le funzionalità
di Isybank;
– internalizzazione delle competenze core IT avviata con circa 1.040 persone già assunte;
– chiuse circa 810 filiali dal quarto trimestre 2021 in vista del lancio della nuova Banca Digitale;
– pienamente funzionante la piattaforma digitale per la gestione analitica dei costi, con 35
iniziative di efficientamento già identificate;
Secondo la metodologia EBA.
– in corso la razionalizzazione del patrimonio immobiliare in Italia, con una riduzione di circa
450 mila metri quadri dal quarto trimestre 2021;
– circa 4.200 uscite volontarie nel 2022 e nei primi nove mesi del 2023;
– lanciati progetti di digitalizzazione in Eurizon riguardanti Intelligenza Artificiale e Digital
Ledger Technology;
– la Mobile App di Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta da Forrester come “Global Mobile
Banking Apps Leader”, classificandosi prima tra tutte le app bancarie oggetto di valutazione a
livello mondiale;
• crescita delle commissioni, trainata dalle attività di Wealth Management, Protection &
Advisory:
– rafforzamento dell’offerta (nuovi prodotti di asset management e assicurativi) e ulteriore
crescita del servizio di consulenza evoluta Valore Insieme per la clientela Affluent e Exclusive:
circa 42.300 nuovi contratti e 12,7 miliardi di euro di afflussi di attività finanziarie della
clientela nei primi nove mesi del 2023, anche a seguito dell’introduzione di una nuova gamma
di prodotti;
– Intesa Sanpaolo è stata la prima banca in Italia a offrire nel corso del 2023 il SoftPOS di Nexi,
soluzione che permette l’accettazione di pagamenti digitali contact-less da smartphone/tablet
senza necessità di un terminale POS;
– acquisito il 100% di Carnegie Fund Services SA, società attiva nella distribuzione di fondi;
– arricchita l’offerta commerciale Soluzione Domani dedicata alla clientela Senior (oltre 65 anni
e caregiver) con il lancio dell’iniziativa Senior Hub, che prevede, in una prima fase, l’apertura
di un centro multiservizi dedicato alla prevenzione medica e all’aggregazione sociale;
– lanciato un nuovo piano digitale focalizzato su telemedicina e prenotazioni online di servizi
medici da parte di InSalute Servizi, società della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo. Dal 1°
gennaio 2024, InSaluteServizi sarà TPA (Third Party Administrator) del fondo sanitario
integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo, che ha circa 245.000 assistiti con oltre un milione di
pratiche all’anno;
– lanciata un’iniziativa di value proposition ESG per i segmenti di clientela corporate e piccole e
medie imprese delle banche del Gruppo in Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia e Egitto.
Individuati i settori prioritari per i quali è in corso la definizione di una strategia commerciale
volta a migliorare l’offerta ESG, nei mercati in cui opera la Divisione International Subsidiary
Banks. Avviato un progetto per la creazione di un prodotto di finanziamento (multi-country)
dedicato al raggiungimento di obiettivi green, nell’ambito dell’offerta S-Loan;
• forte impegno ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e
grande focus sul clima e un rafforzamento della governance ESG con il Comitato Rischi
diventato Comitato Rischi e Sostenibilità assumendo maggiori responsabilità ESG da aprile
2022:
? supporto senza eguali per far fronte ai bisogni sociali:
– espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà per contrastare la
povertà, fornendo aiuti concreti sul territorio in Italia e sostegno all’estero in relazione
all’emergenza umanitaria in Ucraina, con oltre 32 milioni di interventi effettuati nel 2022 e
nei primi nove mesi 2023, con circa 25,6 milioni di pasti, circa 3,1 milioni di posti letto,
oltre 3,1 milioni di medicinali e oltre 296.000 capi di abbigliamento;
– occupabilità: programma “Giovani e Lavoro” finalizzato alla formazione e all’accesso al
mercato del lavoro italiano di oltre 3.000 giovani nell’orizzonte del Piano di Impresa
2022-2025: nei primi nove mesi 2023 richieste di iscrizione da parte di circa 5.600 studenti
tra i 18 e i 29 anni, oltre 1.400 studenti intervistati e circa 690 formati e in formazione con
27 corsi (circa 3.700 formati e in formazione dal 2019) e circa 2.380 aziende coinvolte dal
lancio dell’iniziativa nel 2019;
– disuguaglianze e inclusione educativa: programma di inclusione educativa:
rafforzamento delle partnership con le principali università e scuole italiane: nei primi
nove mesi 2023 coinvolgimento di oltre 500 scuole e circa 3.600 studenti per promuovere
l’inclusione educativa, supportando il merito e la mobilità sociale (oltre 1.550 scuole
coinvolte tra il 2022 e i primi nove mesi 2023);
– social housing: sono state rafforzate le iniziative del Gruppo in corso in termini di
promozione di unità abitative, anche mediante l’identificazione di nuove partnership con
primari operatori nel settore, per conseguire gli obiettivi del Piano di Impresa (promozione
dello sviluppo di 6-8 mila unità di alloggi sociali e posti letto per studenti);
– contributo previsto pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel
quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (già
incluso pro-quota nelle prospettive di utile netto per il 2023-2025), di cui circa un miliardo
di euro per gli importi destinati alle iniziative e circa 500 milioni di euro per i costi di
struttura delle circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative;
– costituita una nuova unità organizzativa con sede a Brescia con funzioni di indirizzo e di
governo delle attività del Gruppo dedicate all’impatto sociale, denominata “Intesa Sanpaolo
per il Sociale”, al fine di rafforzare la strategia d’intervento a favore del Paese, dei territori e
delle comunità;
forte focus sull’inclusione finanziaria:
– concessi 4,2 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana nei primi nove
mesi 2023 (circa 13,5 miliardi tra il 2022 e i primi nove mesi 2023, obiettivo di 25 miliardi
di flussi cumulati nel Piano di Impresa);
continuo impegno per la cultura:
– Gallerie d’Italia, le quattro sedi del museo di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli, Torino e
Vicenza, su una superficie complessiva di 30.000 metri quadrati, hanno avuto oltre 515.000
visitatori nei primi nove mesi 2023, per un totale di circa un milione dal 2022 (ingresso
gratuito per gli under 18);
promozione dell’innovazione:
– progetti di innovazione: 135 progetti di innovazione rilasciati da Intesa Sanpaolo
Innovation Center nei primi nove mesi 2023, per un totale di 336 dal 2022 (circa 800
progetti di innovazione previsti nel Piano di Impresa 2022-2025);
– Neva SGR: circa 25 milioni di euro di investimenti in start-up nei primi 9 mesi 2023
(circa 5 milioni nel terzo trimestre), per un totale di oltre 79 milioni dal 2022;
accelerazione dell’impegno a zero emissioni nette:
– a seguito dell’adesione del Gruppo alla NetZero Banking Alliance (NZBA), alla Net Zero
Asset Managers Initiative (NZAMI), alla Net Zero Asset Owner Alliance (NZAOA) e
alla Net Zero Insurance Alliance (NZIA):
? pubblicati nel Piano di Impresa 2022-2025 gli obiettivi intermedi al 2030 fissati per 4
settori ad alta emissione (Oil & Gas, Power Generation, Automotive e Coal Mining, che
rappresentano oltre il 60% delle emissioni finanziate del portafoglio delle aziende non
finanziarie nei settori identificati dalla NZBA al 30 giugno 2021). La prima
rendicontazione annuale al 31 dicembre 2022 riguardante le emissioni finanziate assolute
per i 4 settori evidenzia una diminuzione del 62% rispetto al 2021 (si veda il capitolo
dedicato del TCFD Report 2022 che include anche un Piano di Transizione di alto livello
secondo le linee guida di GFANZ – Glasgow Financial Alliance for Net-Zero);
? in corso di elaborazione la documentazione necessaria per ottenere la convalida da parte di
SBTi, che verrà presentata entro marzo 2024;
– 91% dell’energia acquistata derivante da fonti rinnovabili;
? supporto alla clientela nella transizione ESG/climate:
– erogati circa 41 miliardi di euro tra il 2021 e i primi nove mesi 2023 dei 76 miliardi di
nuovo credito disponibile a supporto di green economy, economia circolare e transizione
ecologica in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026;
– circa 1,1 miliardi di euro di Mutui Green nei primi nove mesi 2023 (circa 3,7 miliardi tra
il 2022 e i primi nove mesi 2023), dei 12 miliardi di nuovo credito Green agli individui
nell’arco del Piano di Impresa 2022-2025;
– 8 miliardi di euro di linee di credito per l’economia circolare annunciati nel Piano di
Impresa 2022-2025: erogati 4,5 miliardi di euro nei primi nove mesi 2023 (7,5 miliardi tra
il 2022 e i primi nove mesi 2023);
– attivati 12 Laboratori ESG (a Venezia, Padova, Brescia, Bergamo, Cuneo, Bari-Taranto,
Roma, Napoli-Palermo, Milano e Torino), punti di incontro fisico e virtuale per supportare
le piccole e medie imprese nell’approccio alla sostenibilità, ed evoluzione dei servizi di
consulenza offerti dai partner (es. Circularity, Nativa, CE Lab e altri);
– continuo successo della gamma dei prodotti S-Loan dedicati alle piccole e medie imprese
per finanziare progetti finalizzati a migliorare il proprio profilo di sostenibilità (6 linee di
prodotti: S-Loan ESG, S-Loan Diversity, S-Loan Climate Change, S-Loan Agribusiness, SLoan Turismo e S-Loan CER): circa 1,2 miliardi di euro erogati nei primi nove mesi 2023
(circa 4,7 miliardi dal lancio nel luglio 2020);
– Digital Loans (D-Loans) finalizzati a migliorare la digitalizzazione delle aziende: 25
milioni di euro erogati dal lancio nell’ottobre 2021;
– Suite Loans finalizzati all’incentivazione degli investimenti per riqualificare/migliorare
strutture alberghiere e servizi ricettivi: 12 milioni di euro erogati dal lancio nel dicembre
2021;
– rafforzamento dell’offerta di prodotti di investimento ESG di asset management, con
un’incidenza sul totale del risparmio gestito di Eurizon cresciuta a circa il 73%; aumento
delle opzioni di investimento (art. 8 e 9 della SFDR) per i prodotti assicurativi disponibili
alla clientela a circa il 76%;
– impegno continuo in attività di Stewardship: nei primi nove mesi 2023 Eurizon Capital SGR
ha partecipato a 1.273 assemblee degli azionisti (di cui il 93% costituito da società quotate
all’estero) e a 327 engagement (di cui il 50% su tematiche ESG);
– emessi 8 green e social bond per un ammontare complessivo di 7,8 miliardi di euro tra il
2022 e i primi nove mesi 2023.
Intesa Sanpaolo è l’unica banca italiana inclusa nei Dow Jones Sustainability Indices, nella
CDP Climate A List 2022 e nel 2023 Corporate Knights “Global 100 Most Sustainable
Corporations in the World Index” e si classifica prima tra le banche del peer group nelle
valutazioni internazionali Sustainalytics e Bloomberg (ESG Disclosure Score). Inoltre, Intesa
Sanpaolo:
– è stata inserita per il sesto anno consecutivo nell’indice riguardante la parità di genere
Bloomberg Gender-Equality Index 2023, registrando un punteggio ampiamente superiore
alla media del settore finanziario a livello mondiale e delle società italiane;
– è stata riconosciuta come prima banca in Europa e unica in Italia nel Refinitiv Global
Diversity and Inclusion Index 2023 tra le 100 migliori aziende per diversità e inclusione;
– si è classificata al primo posto nella classifica globale ESG Corporate Award, nella
categoria Best Company for Diversity Equity & Inclusion, tra le società large cap;
– è stata la prima tra i maggiori gruppi bancari italiani a ottenere la certificazione per la
parità di genere “Prassi di Riferimento (PDR) 125:2022”, prevista dal PNRR, per
l’impegno nella diversity & inclusion;
– è stata oggetto di un audit intermedio, condotto con successo, per il mantenimento della
certificazione Gender Equality European & International Standard (GEEIS-Diversity)
ottenuta nel 2021;
• le persone del Gruppo sono la risorsa più importante:
– assunti circa 2.600 professional dal 2021;
– riqualificate circa 3.350 persone nel 2022 e nei primi nove mesi del 2023; dal 2022 erogate
circa 20,5 milioni di ore di formazione;
– oltre 230 talenti hanno già completato il percorso di sviluppo nell’ambito dell’International
Talent Program, tuttora in corso per altre circa 250 persone;
– individuate circa 470 key people soprattutto nell’ambito del middle management per iniziative
dedicate di sviluppo e formazione;
– avviato il monitoraggio degli obiettivi di diversity & inclusion 2023 per ogni Divisione e Area
di Governo; rafforzata la collaborazione con ISPROUD, la prima community di persone del
Gruppo (circa 1.000 persone LGBTQ+ e alleati);
– continua a crescere l’indice di soddisfazione delle Persone di Intesa Sanpaolo, che raggiunge il
livello più alto degli ultimi dieci anni (84% nel 2023 rispetto a 79% nel 2021 e 66% nel 2013);
– Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer 2023 per il secondo anno consecutivo da
Top Employers Institute e ha ricevuto il premio come Best Talent Acquisition Team nell’ambito
dei 2023 LinkedIn Talent Awards.
Nei primi nove mesi del 2023, per il Gruppo si registra:
? utile netto in crescita dell’ 85,3% a 6.122 milioni di euro, da 3.303 milioni dei primi nove
mesi del 2022;
? risultato corrente lordo in crescita del 67% a 10.072 milioni di euro, da 6.032 milioni dei
primi nove mesi del 2022;
? risultato della gestione operativa in aumento del 36,8% rispetto ai primi nove mesi del 2022;
? proventi operativi netti in crescita del 19% rispetto ai primi nove mesi del 2022;
? costi operativi in aumento dello 0,7% rispetto ai primi nove mesi del 2022;
? elevata efficienza, con un cost/income al 41,9% nei primi nove mesi 2023, tra i migliori
nell’ambito delle maggiori banche europee;
? costo del rischio dei primi nove mesi del 2023 annualizzato a 28 centesimi di punto (da 70 nel
2022, 30 se si escludono gli stanziamenti per l’esposizione a Russia e Ucraina, per overlay e per
favorire il de-risking, al netto del rilascio a valere sulle rettifiche generiche effettuate nel 2020
per i futuri impatti di COVID-19), con un ammontare di overlay pari a 0,9 miliardi di euro;
? qualità del credito (°):
– lo stock di crediti deteriorati a fine settembre 2023 (°°), rispetto a fine dicembre 2022,
diminuisce del 5,3% al netto delle rettifiche di valore e dell’ 1,4% al lordo;
– l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’ 1,2% al netto delle
rettifiche di valore e al 2,4% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall’EBA,
l’incidenza dei crediti deteriorati è pari all’ 1% al netto delle rettifiche di valore e all’
1,9% al lordo;
? elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati:
– livello di copertura specifica dei crediti deteriorati al 50,4% a fine settembre 2023, con
una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 68,7%;
– robusto buffer di riserva sui crediti in bonis, pari allo 0,6% a fine settembre 2023;
_______
(°°)
Nessun ammontare materiale di moratorie in essere a fine settembre 2023. L’ammontare di crediti garantiti dallo
Stato è pari a circa 26,5 miliardi di euro (circa 4,5 miliardi SACE e circa 22 miliardi Fondo PMI).
Dai crediti deteriorati a fine settembre 2023 sono esclusi i portafogli classificati come destinati a prossime
cessioni, contabilizzati nella voce attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione, pari a circa 0,3
miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore e non materiali al netto.
? patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori
ai requisiti normativi. Al 30 settembre 2023, deducendo dal capitale (°) circa 4,3 miliardi di
dividendi maturati nei primi nove mesi, il Common Equity Tier 1 ratio a regime è risultato
pari al 13,6% (°°) senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante
dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 25 nell’orizzonte
compreso tra il quarto trimestre 2023 e il 2025, rispetto a un requisito SREP – comprensivo di
Capital Conservation Buffer, O-SII Buffer e Countercyclical Capital Buffer (*) – da rispettare
nel 2023 pari all’ 8,82% (**). Impatti negativi regolamentari pari a circa 80 centesimi di punto nei
nove mesi. Impatto negativo pari a circa 30 centesimi di punto della deduzione dal capitale
volontaria riguardante il calendar provisioning effettuata nel secondo trimestre per i successivi
riflessi positivi in termini di riduzione del requisito Pillar 2 e di minore costo del rischio nel
2024-2025 rispetto alle originarie previsioni del Piano di Impresa 2022-2025 (^);
? elevata liquidità e forte capacità di funding: a fine settembre 2023, attività liquide per 280
miliardi di euro ed elevata liquidità prontamente disponibile per 182 miliardi; ampiamente
rispettati i requisiti normativi di liquidità Liquidity Coverage Ratio (pari a 169% (^^)) e Net
Stable Funding Ratio (pari a 121%). Le operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare
il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari al 30
settembre 2023 a circa 45 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III;
? supporto all’economia reale: circa 44 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo
termine nei primi nove mesi del 2023, con circa 29 miliardi in Italia, di cui circa 26 miliardi
erogati a famiglie e piccole e medie imprese; 2.800 aziende italiane riportate in bonis da
posizioni di credito deteriorato nei primi nove mesi del 2023 e 140.000 dal 2014, preservando
rispettivamente 14.000 e 700.000 posti di lavoro.
(°°)
Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.
Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 14,9% considerando l’assorbimento totale delle
imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla
prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro – esente
da imposte – a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme
Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite
pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la
prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo dei primi nove mesi del 2023.
Countercyclical Capital Buffer calcolato considerando l’esposizione al 30 settembre 2023 nei vari Paesi in cui è
presente il Gruppo e i rispettivi requisiti stabiliti dalle competenti autorità nazionali relativi al 2025 se disponibili
o al più recente aggiornamento del periodo di riferimento (requisito pari a zero per l’Italia per il 2023).
Applicando la modifica regolamentare introdotta dalla BCE a decorrere dal 12 marzo 2020, che prevede che il
requisito di Pillar 2 venga rispettato utilizzando parzialmente strumenti di capitale diversi da Common Equity
Tier 1.
Previsioni di rettifiche di valore su crediti nella prospettiva della successiva cessione di esposizioni interessate
dal calendar provisioning.
Media degli ultimi dodici mesi.
? acconto dividendi cash per 2.633 milioni di euro: il Consiglio di Amministrazione riunitosi
oggi ha deliberato la distribuzione di 14,40 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di
legge, come acconto dividendi a valere sui risultati del 2023, non sussistendo controindicazioni
derivanti dai risultati prevedibili per il quarto trimestre 2023 né raccomandazioni dei regolatori
in merito ai requisiti patrimoniali applicabili a Intesa Sanpaolo che ostino a tale distribuzione,
anche in considerazione dei coefficienti patrimoniali – sia registrati al 30 settembre 2023 sia
attesi a fine anno – ampiamente superiori ai requisiti minimi stabiliti dalle normative di vigilanza
e in particolare del Common Equity Tier 1 Ratio, superiore anche al livello minimo del 12% a
regime che il Gruppo si è prefisso di rispettare; inoltre, la società di revisione EY S.p.A. ha
rilasciato in data odierna il parere previsto dall’articolo 2433-bis del Codice Civile. Più
euro, risultante da un importo unitario di 14,40 centesimi di euro per ciascuna delle n.
proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date. L’acconto
dividendi verrà messo in pagamento il 22 novembre 2023 (con stacco cedole il 20 novembre e
record date il 21 novembre). L’acconto dividendi per azione è pressoché raddoppiato nel
2023 rispetto al 2022 salendo da 7,38 a 14,40 centesimi di euro, importo che – rapportato al
prezzo di riferimento dell’azione registrato ieri – corrisponde a un rendimento (dividend yield)
pari al 5,7%.
I risultati di conto economico del terzo trimestre 2023
Il conto economico consolidato del terzo trimestre 2023 registra interessi netti pari a 3.813 milioni
di euro, in aumento del 6,4% rispetto ai 3.584 milioni del secondo trimestre 2023 e del 59,7%
rispetto ai 2.387 milioni del terzo trimestre 2022.
Le commissioni nette sono pari a 2.095 milioni di euro, in diminuzione del 5,5% rispetto ai 2.216
milioni del secondo trimestre 2023. In dettaglio, si registra una diminuzione dello 0,3% delle
commissioni da attività bancaria commerciale e del 6,7% delle commissioni da attività di gestione,
intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,…), nel
cui ambito si registra una diminuzione del 20,2% per la componente relativa a intermediazione e
collocamento di titoli, del 2,2% per quella relativa al risparmio gestito (commissioni di performance
pari a un milione di euro nel terzo trimestre 2023 e assenti nel secondo trimestre 2023) e dell’ 8,7%
per quella relativa ai prodotti assicurativi. Le commissioni nette del terzo trimestre 2023
diminuiscono del 2,7% rispetto ai 2.153 milioni del terzo trimestre 2022. In dettaglio, si registra una
diminuzione del 7,1% delle commissioni da attività bancaria commerciale e un aumento dello 0,6%
delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra
una crescita del 14,9% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e del
3,1% per quella relativa ai prodotti assicurativi e una diminuzione del 5% per la componente
relativa al risparmio gestito (con commissioni di performance pari a 8 milioni di euro nel terzo
trimestre 2022).
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 419 milioni di euro, rispetto ai 459 milioni del
secondo trimestre 2023 e ai 439 milioni del terzo trimestre 2022.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è pari a 52 milioni di
euro, rispetto a 75 milioni del secondo trimestre 2023, con la componente relativa alla clientela che
ammonta a 88 milioni rispetto a 80 milioni, quella di capital markets che registra un saldo negativo
in aumento a 342 milioni da 68 milioni, quella dell’attività di trading e tesoreria che aumenta a 303
milioni da 63 milioni e quella dei prodotti strutturati di credito che registra un saldo positivo per 3
milioni rispetto a un saldo nullo. Il risultato di 52 milioni del terzo trimestre 2023 si confronta con i
51 milioni del terzo trimestre 2022, trimestre in cui l’apporto della componente relativa alla
clientela era stato di 105 milioni, quello della componente di capital markets negativo per 173
milioni, quello dell’attività di trading e tesoreria di 129 milioni e quello dei prodotti strutturati di
credito negativo per 10 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 6.367 milioni di euro, in aumento dello 0,4% rispetto ai 6.341
milioni del secondo trimestre 2023 e del 26,9% rispetto ai 5.018 milioni del terzo trimestre 2022.
I costi operativi ammontano a 2.650 milioni di euro, in diminuzione dello 0,9% rispetto ai 2.675
milioni del secondo trimestre 2023, a seguito di una diminuzione dello 0,8% per le spese del
personale e del 2,9% per le spese amministrative e di un aumento del 2,8% per gli ammortamenti; i
costi operativi del terzo trimestre 2023 aumentano dello 0,4% rispetto ai 2.640 milioni del
corrispondente trimestre 2022, a seguito di un aumento del 2,2% per le spese amministrative e del
4,8% per gli ammortamenti e di una diminuzione dell’ 1,2% per le spese del personale.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 3.717 milioni di euro, in
crescita dell’ 1,4% rispetto ai 3.666 milioni del secondo trimestre 2023 e del 56,3% rispetto ai 2.378
milioni del terzo trimestre 2022. Il cost/income ratio nel terzo trimestre 2023 è pari al 41,6%,
rispetto al 42,2% del secondo trimestre 2023 e al 52,6% del terzo trimestre 2022.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 357 milioni di euro (comprendenti 4 milioni di
riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 367 milioni del secondo
trimestre 2023 (che includevano 115 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e
Ucraina) e a 496 milioni del terzo trimestre 2022 (che includevano 196 milioni per l’esposizione a
Russia e Ucraina).
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a 47
milioni di euro (comprendenti 32 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 121
milioni del secondo trimestre 2023 (che includevano 20 milioni per l’esposizione a Russia e
Ucraina) e ai 42 milioni del terzo trimestre 2022.
Gli altri proventi netti sono pari a 15 milioni di euro, rispetto a 203 milioni di euro nel secondo
trimestre 2023 (che includevano 157 milioni di plusvalenza derivante dalla cessione della
partecipazione detenuta in Zhong Ou Asset Management) e a 4 milioni nel terzo trimestre 2022.
L’utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente al secondo trimestre 2023 e al terzo
trimestre 2022.
Il risultato corrente lordo è pari a 3.328 milioni di euro, rispetto a 3.381 milioni del secondo
trimestre 2023 e a 1.844 milioni del terzo trimestre 2022.
Il risultato netto consolidato è pari a 1.900 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di:
– imposte sul reddito per 1.066 milioni di euro;
– oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte) per 56 milioni;
– effetti economici negativi derivanti dall’allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle
imposte) per 36 milioni;
– tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) per 264 milioni di
euro, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 395 milioni relativi ai contributi al
fondo di garanzia dei depositi italiano stimati per l’intero 2023 e per 6 milioni relativi a tributi
sostenuti da controllate estere e variazioni positive di fair value per 8 milioni riguardanti Atlante.
La voce ammontava a 11 milioni di euro nel secondo trimestre 2023, derivanti dai seguenti
apporti ante imposte: riprese di valore per 7 milioni riguardanti il fondo di risoluzione, oneri per
6 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero e per 6
milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni negative di fair value per 9
milioni riguardanti Atlante. Nel terzo trimestre 2022 questa voce era ammontata a 266 milioni di
euro, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per un milione riguardanti il fondo di
risoluzione, per 385 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi italiano stimati
per l’intero 2022, per 3 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità
operanti all’estero, per 5 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e per 3 milioni
relativi allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e variazioni
positive di fair value per 5 milioni riguardanti Atlante;
– un utile di pertinenza di terzi per 6 milioni di euro.
Il risultato netto pari a 1.900 milioni di euro nel terzo trimestre 2023 si confronta con quello pari a
2.266 milioni nel secondo trimestre 2023 e a 957 milioni nel terzo trimestre 2022.
I risultati di conto economico dei primi nove mesi del 2023
Il conto economico consolidato dei primi nove mesi 2023 registra interessi netti pari a 10.651
milioni di euro, in aumento del 65,5% rispetto ai 6.436 milioni dei primi nove mesi 2022.
Le commissioni nette sono pari a 6.448 milioni di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto ai 6.697
milioni dei primi nove mesi 2022. In dettaglio, si registra una diminuzione del 2,9% delle
commissioni da attività bancaria commerciale e del 2,7% delle commissioni da attività di gestione,
intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,…), nel
cui ambito si registra una diminuzione del 7,7% per la componente relativa al risparmio gestito
(commissioni di performance pari a un milione di euro nei primi nove mesi 2023 e a 20 milioni nei
primi nove mesi 2022) e dell’ 1,2% per quella relativa ai prodotti assicurativi e un aumento del 12%
per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 1.275 milioni di euro, rispetto a 1.280 milioni dei
primi nove mesi 2022.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è pari a 389 milioni di
euro, rispetto a 1.380 milioni dei primi nove mesi 2022, con la componente relativa alla clientela
che ammonta a 257 milioni rispetto a 283 milioni, quella di capital markets che registra un saldo
negativo in aumento a 345 milioni da 262 milioni, quella dell’attività di trading e tesoreria che
scende a 473 milioni da 1.391 milioni e quella dei prodotti strutturati di credito che registra un saldo
positivo per 4 milioni rispetto a un saldo negativo per 32 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 18.765 milioni di euro, in aumento del 19% rispetto ai 15.773
milioni dei primi nove mesi 2022.
I costi operativi ammontano a 7.861 milioni di euro, in aumento dello 0,7% rispetto ai 7.804
milioni dei primi nove mesi 2022, a seguito di un aumento dell’ 1,9% per le spese amministrative e
del 4,6% per gli ammortamenti e di una diminuzione dello 0,5% per le spese del personale.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 10.904 milioni di euro, in
crescita del 36,8% rispetto ai 7.969 milioni dei primi nove mesi 2022. Il cost/income ratio nei primi
nove mesi 2023 è pari al 41,9%, rispetto al 49,5% dei primi nove mesi 2022.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 913 milioni di euro (comprendenti circa 170
milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 1.928 milioni dei
primi nove mesi 2022 (che includevano 1.289 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina e circa
300 milioni di rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19).
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a
238 milioni di euro (comprendenti 71 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 156
milioni dei primi nove mesi 2022.
Gli altri proventi netti sono pari a 319 milioni di euro (comprendenti plusvalenze per 192 milioni
derivanti dalla cessione della partecipazione detenuta in Zhong Ou Asset Management e per 116
milioni derivanti dalla cessione del ramo acquiring in Croazia), rispetto a 147 milioni di euro nei
primi nove mesi 2022 (che includevano 194 milioni di plusvalenza derivante dalla cessione di
Intesa Sanpaolo Formazione e 48 milioni di oneri di erogazione liberale una tantum alle persone di
Intesa Sanpaolo per mitigare l’impatto dell’inflazione).
L’utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente ai primi nove mesi 2022.
Il risultato corrente lordo è pari a 10.072 milioni di euro, rispetto a 6.032 milioni dei primi nove
mesi 2022.
Il risultato netto consolidato è pari a 6.122 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di:
– imposte sul reddito per 3.150 milioni di euro;
– oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte) per 142 milioni;
– effetti economici negativi derivanti dall’allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle
imposte) per 126 milioni;
– tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) per 503 milioni di
euro, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 323 milioni relativi al contributo al
fondo di risoluzione, per 395 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi
italiano stimati per l’intero 2023, per 8 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei
depositi di unità operanti all’estero e per 18 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate
estere e variazioni positive di fair value per 7 milioni riguardanti Atlante. La voce ammontava a
544 milioni di euro nei primi nove mesi 2022, derivanti da oneri ante imposte per 363 milioni
relativi al contributo al fondo di risoluzione, per 385 milioni relativi ai contributi al fondo di
garanzia dei depositi italiano stimati per l’intero 2022, per 20 milioni relativi ai contributi al
fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero, per 17 milioni relativi a tributi
sostenuti da controllate estere, per 5 milioni relativi allo Schema Volontario del Fondo
Interbancario di Tutela dei Depositi e variazioni negative di fair value per 2 milioni riguardanti
Atlante;
– un utile di pertinenza di terzi per 29 milioni di euro.
Il risultato netto pari a 6.122 milioni di euro nei primi nove mesi 2023 si confronta con 3.303
milioni nei primi nove mesi 2022.
Lo stato patrimoniale al 30 settembre 2023
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 settembre 2023 i finanziamenti verso
la clientela sono pari a 434 miliardi di euro, in diminuzione del 2,9% rispetto al 31 dicembre 2022 e
dell’ 8,5% rispetto al 30 settembre 2022 (in diminuzione dell’ 1% rispetto al secondo trimestre 2023
e del 5,4% rispetto ai primi nove mesi 2022 considerando i volumi medi (*) di periodo). Il
complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti)
ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 5.207 milioni di euro, in diminuzione del 5,3%
rispetto ai 5.496 milioni del 31 dicembre 2022. In quest’ambito, i crediti in sofferenza ammontano a
1.218 milioni di euro rispetto ai 1.131 milioni del 31 dicembre 2022, con un’incidenza sui crediti
complessivi pari allo 0,3% (0,3% anche al 31 dicembre 2022), e un grado di copertura al 68,7%
(69,2% a fine 2022). Le inadempienze probabili diminuiscono a 3.570 milioni di euro da 3.952
milioni del dicembre 2022 e i crediti scaduti/sconfinanti ammontano a 419 milioni di euro rispetto a
413 milioni a fine 2022.
Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 1.243 miliardi di euro, in crescita del 3,3%
rispetto al 31 dicembre 2022. Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta
diretta bancaria ammonta a 558 miliardi, in aumento del 2,3% rispetto al 31 dicembre 2022 e dell’
1,3% rispetto al 30 settembre 2022. La raccolta diretta assicurativa è pari a 168 miliardi, in
diminuzione del 3,3% rispetto al 31 dicembre 2022. La raccolta indiretta ammonta a 684 miliardi, in
aumento del 4,1% rispetto al 31 dicembre 2022 e del 7,2% rispetto al 30 settembre 2022.
L’ammontare di risparmio gestito è pari a 429 miliardi, in diminuzione dello 0,4% rispetto al 31
dicembre 2022 e in aumento dello 0,4% rispetto al 30 settembre 2022; la nuova produzione vita nei
primi nove mesi 2023 ammonta a 12,1 miliardi di euro. La raccolta amministrata è pari a 255
miliardi, in crescita del 12,5% rispetto al 31 dicembre 2022 e del 21,1% rispetto al 30 settembre
2022.
I coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2023 – calcolati applicando i criteri a regime e
deducendo dal capitale (°) circa 4,3 miliardi di dividendi maturati nei primi nove mesi – risultano
pari a:
– 13,6% per il Common Equity Tier 1 ratio (13,5% a fine 2022),
– 16,2% per il Tier 1 ratio (16% a fine 2022),
– 19,2% per il coefficiente patrimoniale totale (19% a fine 2022).
(*) Escluso il finanziamento alle Banche in Liquidazione Coatta Amministrativa (ex Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca).
(°) Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.
Le scelte strategiche perseguite hanno permesso a Intesa Sanpaolo di confermarsi come uno dei
gruppi bancari più solidi a livello internazionale, i cui punti di forza – oltre a quanto
precedentemente detto in merito alla qualità dei crediti e al livello dei coefficienti patrimoniali sono costituiti da una robusta liquidità e da un leverage contenuto.
Con riferimento alla liquidità, Intesa Sanpaolo si caratterizza per:
– un’elevata liquidità prontamente disponibile (inclusi gli attivi stanziabili presso le Banche
Centrali ricevuti a collaterale ed esclusi quelli dati a collaterale), pari a 182 miliardi di euro a
fine settembre 2023,
– un elevato ammontare di attività liquide (comprendenti la liquidità prontamente disponibile esclusi gli attivi stanziabili ricevuti a collaterale – e gli attivi stanziabili dati a collaterale), pari a
280 miliardi di euro a fine settembre 2023,
– indicatori di liquidità ampiamente superiori ai requisiti normativi: Liquidity Coverage Ratio pari
a 169% (°) e Net Stable Funding Ratio pari a 121%;
– operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli
investimenti delle aziende clienti pari al 30 settembre 2023 a circa 45 miliardi di euro,
interamente costituite da TLTRO III,
– fonti di raccolta stabili e ben diversificate, con raccolta diretta – bancaria – da clientela (inclusi i
titoli emessi) costituita per l’ 80% dalla componente retail,
– raccolta a medio lungo termine wholesale per 17,2 miliardi di euro nei primi nove mesi 2023, nel
cui ambito operazioni benchmark di Tier 2 per un miliardo di euro, di green senior nonpreferred per 2,25 miliardi di euro e 600 milioni di sterline, di green senior preferred per 2,25
miliardi di euro, di social senior preferred per 750 milioni di sterline, di senior preferred per
3,75 miliardi di euro e 1,25 miliardi di dollari, di senior non-preferred per 1,5 miliardi di dollari,
di obbligazioni bancarie garantite per 1,25 miliardi di euro e di Additional Tier 1 per 1,25
miliardi di euro (per circa il 90% collocate presso investitori esteri).
Il leverage ratio al 30 settembre 2023 (che include le esposizioni verso la Banca Centrale Europea)
è pari a 5,7% applicando i criteri a regime, valori tra i migliori nel confronto con i principali gruppi
bancari europei.
Al 30 settembre 2023, la struttura operativa del Gruppo Intesa Sanpaolo si articola in 4.293
sportelli bancari – 3.349 in Italia e 944 all’estero – e 94.194 persone.
____________
(°) Media degli ultimi dodici mesi.
I risultati per area di Business
La Divisione Banca dei Territori include:
– clientela Retail (individui e aziende con esigenze finanziarie di minore complessità);
– clientela Exclusive (individui con esigenze finanziarie di maggiore complessità);
– clientela Imprese (aziende con esigenze finanziarie di maggiore complessità, generalmente
Piccole e Medie Imprese);
– clientela costituita da enti nonprofit.
La Divisione include la digital bank controllata Isybank (che opera anche nell’instant banking
tramite Mooney, partnership con il Gruppo ENEL).
La Divisione Banca dei Territori registra:
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
3° trim. 23
2° trim. 23
var. %
2.783
-1.560
1.224
56,0%
2.914
-1.573
1.341
54,0%
-4,5%
-0,8%
-8,8%
9 mesi 23
9 mesi 22
var. %
8.482
-4.636
3.846
54,7%
2.930
1.695
6.546
-4.641
1.905
70,9%
1.457
29,6%
-0,1%
101,9%
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking comprende:
– Client Coverage & Advisory, che include in particolare Institutional Clients cui compete la
relazione con le istituzioni finanziarie e Global Corporate cui compete la relazione con i clienti
che hanno un fatturato superiore a 350 milioni di euro e raggruppati, secondo il modello
settoriale, nei seguenti 7 comparti di attività: Automotive & Industrials; Basic Materials &
Healthcare; Food & Beverage and Distribution; Retail & Luxury; Infrastructure & Real Estate
Partners; Energy; Telecom, Media & Technology;
– Distribution Platforms & GTB, che include in particolare Global Transaction Banking cui
compete la gestione dei servizi transazionali e IMI CIB International Network cui compete lo
sviluppo internazionale della Divisione e la responsabilità delle filiali estere, degli uffici di
rappresentanza e delle società estere corporate (Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg, Intesa
Sanpaolo Bank Ireland, Intesa Sanpaolo Brasil e Banca Intesa nella Federazione Russa);
– Global Banking & Markets, deputata in particolare all’attività di finanza strutturata, primary
markets e capital markets (equity e debt capital markets).
Nel perimetro della Divisione rientra inoltre l’attività di gestione del portafoglio proprietario del
Gruppo.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking registra:
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
3° trim. 23
2° trim. 23
var. %
39,1%
37,4%
-6,5%
-2,4%
-8,9%
9 mesi 23
9 mesi 22
var. %
2.887
-1.066
1.821
36,9%
1.704
1.141
3.424
-1.022
2.402
29,8%
-1.461
-15,7%
-24,2%
La Divisione International Subsidiary Banks presidia l’attività del Gruppo sui mercati esteri nei
quali è presente tramite banche controllate e partecipate che svolgono attività di commercial
banking, fornisce indirizzo, coordinamento e supporto alle controllate, è responsabile della
definizione delle linee strategiche di sviluppo del Gruppo relativamente alla presenza diretta sui
mercati esteri, con esplorazione sistematica e analisi di nuove opportunità di crescita sui mercati già
presidiati e su nuovi mercati, del coordinamento dell’operatività delle banche estere e della gestione
delle relazioni delle banche estere con le strutture centralizzate della Capogruppo e con le filiali o
altri uffici esteri della Divisione IMI Corporate & Investment Banking. La Divisione opera con
l’HUB Europa Sud-Orientale, costituito da Privredna Banka Zagreb in Croazia, Intesa Sanpaolo
Banka Bosna i Hercegovina in Bosnia-Erzegovina e Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, il Danube
HUB, costituito da VUB Banka in Slovacchia e Repubblica Ceca e Intesa Sanpaolo Bank Romania,
e con Intesa Sanpaolo Bank Albania, CIB Bank in Ungheria, Banca Intesa Beograd in Serbia, Bank
of Alexandria in Egitto, Pravex Bank in Ucraina e Eximbank in Moldavia.
La Divisione International Subsidiary Banks registra:
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
3° trim. 23
2° trim. 23
var. %
37,9%
37,4%
9 mesi 23
9 mesi 22
var. %
2.180
1.342
38,4%
1.333
1.001
1.619
49,5%
34,7%
64,3%
La Divisione Private Banking serve il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net
Worth Individuals) tramite Fideuram e le sue controllate Intesa Sanpaolo Private Banking, IW
Private Investments, SIREF Fiduciaria, Intesa Sanpaolo Wealth Management, Reyl Intesa Sanpaolo,
Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management e Fideuram Asset Management
Ireland.
La Divisione Private Banking registra:
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
3° trim. 23
2° trim. 23
var. %
29,2%
29,5%
-1,9%
-3,0%
-1,4%
9 mesi 23
9 mesi 22
var. %
2.364
1.662
29,7%
1.618
1.038
1.749
1.083
38,1%
1.098
35,2%
53,5%
La Divisione Asset Management fornisce soluzioni di asset management rivolte alla clientela del
Gruppo, alle reti commerciali esterne al Gruppo e alla clientela istituzionale tramite Eurizon
Capital. Ad Eurizon Capital fanno capo le controllate Eurizon Capital S.A., asset manager
lussemburghese rivolto allo sviluppo sul mercato internazionale, Epsilon SGR, specializzata in
prodotti strutturati, Eurizon Asset Management Slovakia a cui fanno capo Eurizon Asset
Management Hungary e Eurizon Asset Management Croatia (polo dell’asset management nell’Est
Europa), Eurizon Capital Real Asset SGR, dedicata ad asset class alternative, Eurizon SLJ Capital
LTD, asset manager inglese concentrato su strategie macro e valutarie, Eurizon Capital Asia
Limited e il 49% della società cinese di asset management Penghua Fund Management.
La Divisione Asset Management registra:
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
3° trim. 23
2° trim. 23
var. %
25,8%
25,6%
-3,3%
-2,8%
-3,5%
9 mesi 23
9 mesi 22
var. %
24,5%
21,0%
-4,8%
11,2%
-9,1%
La Divisione Insurance sviluppa l’offerta dei prodotti assicurativi rivolti alla clientela del Gruppo e
include Intesa Sanpaolo Vita (che controlla anche Intesa Sanpaolo Assicura, Intesa Sanpaolo Life,
Intesa Sanpaolo RBM Salute, Intesa Sanpaolo Insurance Agency e InSalute Servizi) e Fideuram
Vita.
La Divisione Insurance registra:
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
(milioni di euro)
Proventi operativi netti
incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
cost/income ratio
Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette
Risultato corrente lordo
Risultato netto
3° trim. 23
2° trim. 23
var. %
22,9%
20,0%
-9,0%
-12,4%
9 mesi 23
9 mesi 22
var. %
1.233
21,4%
1.026
1.224
22,0%
-1,9%
Le prospettive
Per il 2023 si prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da
una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti attesi pari a ben oltre 14
miliardi di euro nel 2023 e in ulteriore crescita nel 2024 e nel 2025) e da un continuo focus sul cost
management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita
dell’utile netto a oltre 7,5 miliardi di euro.
L’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo e le iniziative industriali chiave
sono ben avviate, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e il 2025 superiore a quello previsto
per il 2023.
Si prevede una forte distribuzione di valore:
– payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa;
– l’odierno Consiglio di Amministrazione ha deliberato un acconto dividendi cash da distribuire a
valere sui risultati del 2023 pari a circa 2,6 miliardi di euro, in distribuzione a novembre;
– ulteriore distribuzione per il 2023 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali,
nei primi giorni di febbraio 2024;
– eventuale ulteriore distribuzione per il 2024 e il 2025 da valutare anno per anno.
Si prevede una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio a regime confermando l’obiettivo superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le
regole di Basilea 3 / Basilea 4 – pari nel 2025 a oltre il 14,5% ante Basilea 4, a oltre il 14% post
Basilea 4 e a oltre il 15% post Basilea 4 includendo l’assorbimento delle DTA (che avverrà per la
gran parte entro il 2028), tenendo conto del predetto payout ratio previsto per gli anni del Piano di
Impresa e non considerando un’eventuale ulteriore distribuzione.
Ai fini di comparabilità dei risultati:
– i dati di conto economico dei quattro trimestri 2022 e di stato patrimoniale del quarto trimestre 2022 risultano
riesposti a seguito dell’applicazione retrospettiva dei principi contabili IFRS 17 e IFRS 9 da parte delle Compagnie
assicurative del Gruppo a decorrere dal 1° gennaio 2022;
– i dati di conto economico del primo trimestre 2022 sono stati riesposti a seguito della riallocazione di alcuni oneri
relativi al sistema incentivante della Divisione Banca dei Territori e di Fideuram da spese del personale a
commissioni passive;
– i dati di conto economico dei primi due trimestri 2022 sono stati riesposti a seguito dell’acquisizione del controllo di
Quilvest (perfezionata a fine giugno 2022), consolidando le relative componenti linea per linea e attribuendo il
corrispondente utile netto all’utile di pertinenza di terzi, e della cessione del ramo di attività nell’ambito del Progetto
Formazione (anch’essa perfezionata a fine giugno 2022), deconsolidando le relative componenti linea per linea e
attribuendo il corrispondente utile netto alla perdita di pertinenza di terzi.
Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2023, si allegano
i prospetti relativi al conto economico e allo stato patrimoniale consolidati riclassificati inclusi nel resoconto
approvato dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la società di revisione sta completando le attività
finalizzate al rilascio dell’attestazione prevista dall’art. 26 (2) del Regolamento dell’Unione Europea n. 575/2013 e
dalla Decisione della Banca Centrale Europea n. 2015/656.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Fabrizio Dabbene, dichiara ai sensi del
comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente
comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
La presente comunicazione e le informazioni ivi contenute non hanno finalità di né costituiscono in alcun modo
consulenza in materia di investimenti. Le dichiarazioni ivi contenute non sono state oggetto di verifica indipendente.
Non viene fatta alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in riferimento a, e nessun affidamento dovrebbe
essere fatto relativamente all’imparzialità, accuratezza, completezza, correttezza e affidabilità delle informazioni ivi
contenute. La Società e i suoi rappresentanti declinano ogni responsabilità (sia per negligenza o altro), derivanti in
qualsiasi modo da tali informazioni e/o per eventuali perdite derivanti dall’utilizzo o meno di questa comunicazione.
Accedendo a questi materiali, il lettore accetta di essere vincolato dalle limitazioni di cui sopra.
Questo comunicato stampa contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management Intesa Sanpaolo
in merito ad eventi futuri. Previsioni e stime sono in genere identificate da espressioni come “è possibile,” “si
dovrebbe,” “si prevede,” “ci si attende,” “si stima,” “si ritiene,” “si intende,” “si progetta,” “obiettivo” oppure dall’uso
negativo di queste espressioni o da altre varianti di tali espressioni oppure dall’uso di terminologia comparabile. Queste
previsioni e stime comprendono, ma non si limitano a, tutte le informazioni diverse dai dati di fatto, incluse, senza
limitazione, quelle relative alla posizione finanziaria futura di Intesa Sanpaolo e ai risultati operativi, la strategia, i piani,
gli obiettivi e gli sviluppi futuri nei mercati in cui Intesa Sanpaolo opera o intende operare.
A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali informazioni
di carattere previsionale come previsione di risultati effettivi. La capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di raggiungere i
risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire
significativamente (ed essere più negativi di) da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali previsioni e stime
comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti
di base.
Le previsioni e le stime ivi formulate si basano su informazioni a disposizione di Intesa Sanpaolo alla data odierna.
Intesa Sanpaolo non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente e di rivedere previsioni e stime a seguito
della disponibilità di nuove informazioni, di eventi futuri o di altro, fatta salva l’osservanza delle leggi applicabili. Tutte
le previsioni e le stime successive, scritte ed orali, attribuibili a Intesa Sanpaolo o a persone che agiscono per conto
della stessa sono espressamente qualificate, nella loro interezza, da queste dichiarazioni cautelative.
Investor Relations
Media Relations
group.intesasanpaolo.com
Gruppo Intesa Sanpaolo
Conto economico consolidato riclassificato
Interessi netti
(milioni di euro)
Variazioni
assolute
10.651
6.436
4.215
Commissioni nette
6.448
6.697
Risultato dell’attività assicurativa
1.275
1.280
1.380
-71,8
Proventi operativi netti
18.765
15.773
2.992
Spese del personale
-4.797
-4.821
Spese amministrative
-2.085
-2.047
Costi operativi
-7.861
-7.804
Risultato della gestione operativa
10.904
7.969
2.935
Rettifiche di valore nette su crediti
-1.928
-1.015
-52,6
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value
Altri proventi (oneri) operativi netti
Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali
Altri proventi (oneri) netti
Utile (Perdita) delle attività operative cessate
Risultato corrente lordo
10.072
6.032
4.040
Imposte sul reddito
-3.150
-2.035
1.115
Oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte)
Effetti economici dell’allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte)
Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte)
6.122
3.303
2.819
Rettifiche di valore dell’avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle
imposte)
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi
Risultato netto
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Gruppo Intesa Sanpaolo
Evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato
(milioni di euro)
trimestre
trimestre
trimestre
trimestre
Interessi netti
3.813
3.584
3.254
3.064
2.387
2.092
1.957
Commissioni nette
2.095
2.216
2.137
2.222
2.153
2.255
2.289
Risultato dell’attività assicurativa
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value
Altri proventi (oneri) operativi netti
Proventi operativi netti
trimestre trimestre trimestre
6.367
6.341
6.057
5.667
5.018
5.344
5.411
-1.612
-1.625
-1.560
-1.921
-1.632
-1.613
-1.576
Spese amministrative
Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali
-2.650
-2.675
-2.536
-3.130
-2.640
-2.640
-2.524
3.717
3.666
3.521
2.537
2.378
2.704
2.887
-1.185
Spese del personale
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
Rettifiche di valore nette su crediti
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività
Altri proventi (oneri) netti
Utile (Perdita) delle attività operative cessate
Risultato corrente lordo
3.328
3.381
3.363
1.293
1.844
2.059
2.129
-1.066
-1.000
-1.084
Oneri di integrazione e incentivazione all’esodo
(al netto delle imposte)
Effetti economici dell’allocazione dei costi di acquisizione
(al netto delle imposte)
Imposte sul reddito
Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario
(al netto delle imposte)
Rettifiche di valore dell’avviamento e delle altre attività intangibili
(al netto delle imposte)
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi
Risultato netto
1.900
2.266
1.956
1.076
1.303
1.043
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Gruppo Intesa Sanpaolo
Dati patrimoniali consolidati riclassificati
Attività
Cassa e disponibilità liquide
Finanziamenti verso banche
Finanziamenti verso clientela
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato
Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con
impatto sul conto economico
85.585
112.924
(milioni di euro)
variazioni
assolute
-27.339
-24,2
30.116
31.273
-1.157
433.710
431.824
446.854
444.244
-13.144
-12.420
-27,7
1.886
2.610
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti
57.626
52.690
4.936
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
45.652
46.546
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
60.310
48.008
12.302
-33,3
99.226
103.052
-3.826
69.136
69.792
2.558
2.013
Attività materiali e immateriali
18.888
19.742
Attività di proprietà
17.486
18.248
1.402
1.494
15.871
18.130
-2.259
-12,5
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto
a conto economico
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Partecipazioni
Diritti d’uso acquisiti con il leasing
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre voci dell’attivo
Totale attività
Passività
Debiti verso banche al costo ammortizzato
Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione
-59,9
28.198
22.922
5.276
947.134
974.587
-27.453
assolute
97.390
137.489
-40.099
-29,2
variazioni
533.143
528.795
4.348
Passività finanziarie di negoziazione
47.428
46.512
Passività finanziarie designate al fair value
16.388
8.795
7.593
2.422
2.522
50.715
54.212
-3.497
3.116
2.021
1.095
Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività fiscali
Passività associate ad attività in via di dismissione
Altre voci del passivo
di cui debiti per leasing
Passività assicurative
Fondi per rischi e oneri
di cui per impegni e garanzie finanziarie rilasciate
-13,3
11.138
9.399
1.739
1.231
1.321
115.616
117.575
-1.959
4.897
5.812
-15,7
-24,3
Capitale
10.369
10.369
Riserve
42.464
43.002
Riserve da valutazione
-1.917
-1.939
-10,2
Acconti su dividendi
-1.400
-1.400
Strumenti di capitale
7.939
7.211
6.122
4.379
1.743
947.134
974.587
-27.453
Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione
Patrimonio di pertinenza di terzi
Risultato netto
Totale passività e patrimonio netto
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Gruppo Intesa Sanpaolo
Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali consolidati riclassificati
Attività
(milioni di euro)
31/12
Cassa e disponibilità liquide
85.585
79.875
77.700
112.924
Finanziamenti verso banche
30.116
30.128
30.468
31.273
Finanziamenti verso clientela
433.710
437.497
449.860
446.854
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato
431.824
435.583
447.419
444.244
Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con impatto
sul conto economico
1.886
1.914
2.441
2.610
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti
57.626
60.052
58.744
52.690
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
45.652
48.434
45.988
46.546
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
60.310
59.369
53.314
48.008
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto a
conto economico
99.226
102.480
103.096
103.052
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
69.136
71.724
72.562
69.792
2.558
2.599
2.395
2.013
Attività materiali e immateriali
18.888
18.892
19.462
19.742
Attività di proprietà
17.486
17.457
17.995
18.248
1.402
1.435
1.467
1.494
15.871
16.080
17.104
18.130
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato
Partecipazioni
Diritti d’uso acquisiti con il leasing
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre voci dell’attivo
Totale attività
28.198
27.458
24.236
22.922
947.134
955.205
955.175
974.587
Passività
Debiti verso banche al costo ammortizzato
31/12
97.390
94.077
120.018
137.489
533.143
532.468
515.369
528.795
Passività finanziarie di negoziazione
47.428
47.639
45.681
46.512
Passività finanziarie designate al fair value
16.388
13.608
10.893
8.795
2.422
2.326
2.275
2.522
50.715
53.160
54.099
54.212
3.116
2.938
1.964
2.021
11.138
22.107
17.716
9.399
Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione
Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività fiscali
Passività associate ad attività in via di dismissione
Altre voci del passivo
di cui debiti per leasing
1.231
1.260
1.292
1.321
115.616
119.381
119.815
117.575
4.897
4.944
5.630
5.812
Capitale
10.369
10.369
10.369
10.369
Riserve
42.464
42.585
45.538
43.002
Riserve da valutazione
-1.917
-1.709
-1.794
-1.939
Acconti su dividendi
-1.400
-1.400
Strumenti di capitale
7.939
7.217
7.214
7.211
6.122
4.222
1.956
4.379
947.134
955.205
955.175
974.587
Passività assicurative
Fondi per rischi e oneri
di cui per impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione
Patrimonio di pertinenza di terzi
Risultato netto
Totale passività e patrimonio netto
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Gruppo Intesa Sanpaolo
Dati di sintesi per settori di attività
(milioni di euro)
Centro
Totale
Governo
Banca
Territori
Corporate &
Investment
Banking
International
Subsidiary
Banks
Private
Banking
Asset
Management
Insurance
8.482
6.546
2.887
3.424
2.180
1.619
2.364
1.749
1.233
1.224
18.765
15.773
-15,7
Costi operativi
-4.636
-1.066
-7.861
-4.641
-1.022
-7.804
-26,2
3.846
1.905
1.821
2.402
1.342
1.662
1.083
10.904
7.969
-24,2
1.695
1.141
1.001
1.038
6.122
3.303
-14,5
Proventi operativi netti
Variazione %
Variazione %
Risultato della gestione
operativa
Variazione %
Risultato netto
Variazione %
(milioni di euro)
Centro
Totale
Governo
Banca
Territori
Corporate &
Investment
Banking
International
Subsidiary
Banks
Private
Banking
Asset
Management
Insurance
236.098
247.913
130.426
129.791
41.867
40.212
14.411
15.104
10.673
13.552
433.710
446.854
-16,7
-21,2
Raccolta diretta bancaria
274.002
105.976
55.707
44.413
77.769
557.884
291.089
94.785
54.364
50.447
54.675
545.386
-12,0
-34,6
Finanziamenti verso clientela
Variazione %
Variazione %
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle
attività in via di dismissione.