
(AGENPARL) – gio 02 novembre 2023 Non è passato inosservato lo studio secondo il quale nella provincia di
Caserta il salario lordo di un addetto del settore privato è inferiore di
circa 7 mila euro a quello di un lavoratore lombardo; un differenziale
negativo del 32 % che inchioda operai ed impiegati di Terra di lavoro a
14.849 Euro annui. “I risultati dello studio della CGIA di Mestre, che
analizza l’andamento delle retribuzioni medie nel settore privato su base
geografica, non ci lasciano di sorpresa” ha commentato il Segretario della
Cisal Metalmeccanici di Caserta Mauro Naddei. “Al tramonto della fase di
crisi pandemica e nel pieno di un periodo condizionato da forti tensioni
internazionali, non potevamo aspettarci un’inversione di tendenza. Trova
tutti d’accordo la considerazione che i differenziali salariali tra le aree
geografiche permangono marcate nel settore privato considerato che le
multinazionali e più in generale le iniziative imprenditoriali
medio-grandi, che hanno un substrato culturale avvezzo a riconoscere ai
propri dipendenti stipendi più elevati della media, sono ubicate per buona
parte nelle aree industrializzate del Nord e soltanto in casi sporadici al
Sud. Per calmierare le disuguaglianze salariali a livello geografico” ha
continuato il sindacalista/ingegnere operante nel settore aerospaziale
“sarà fondamentale non solo il ricorso alla contrattazione centralizzata,
ma consolidare i meccanismi di compensazione che abbiamo cominciato ad
introdurre nel settore metalmeccanico con la contrattazione decentrata, la
cui diffusione risulta purtroppo ancora limitata. Le misure di welfare che
portino in conto le connotazioni territoriali possono essere strumento
efficace per invertire la tendenza”.
*Ferdinando Palumbo*
*CISAL CASERTA*