
(AGENPARL) – mar 31 ottobre 2023 [image: logo.jpg]
31 ottobre 023
*SOSTEGNO A PERSONE E FAMIGLIE NEL PERCORSO DI USCITA DALLA POVERTÀ *
*Accordo di collaborazione tra Comune di Bergamo, **Caritas
Diocesana/Fondazione Diakonia Onlus, Parrocchie della città*
Nell’ambito delle collaborazioni già in essere da tempo tra Servizi sociali
del Comune di Bergamo, Centri di ascolto parrocchiali della città e
operatore di territorio di Caritas diocesana/Fondazione Diakonia Onlus,
nasce oggi l’accordo, della durata di tre anni, che definisce, in maniera
chiara e univoca, le linee di collaborazione tra le istituzioni coinvolte
nell’azione di sostegno a persone e famiglie coinvolte nel percorso di
uscita dalla situazione di povertà e verso un miglioramento della
condizione di vita.
La finalità è quella di creare un sistema di protezione e sicurezza sociale
rivolto alle persone e alle famiglie che possa rispondere ai bisogni
sociali, prevenire e contrastare gli elementi di esclusione, promuovere il
benessere, non solo attraverso interventi di riduzione del disagio e della
povertà, ma anche attraverso il coinvolgimento, attivo e diretto, dei
destinatari nei loro percorsi di inclusione sociale ed economica.
L’Accordo si attuerà mediante una collaborazione articolata tra gli
operatori delle sedi decentrate dei Servizi sociali del Comune di Bergamo,
il referente territoriale di Caritas diocesana/Fondazione Diakonia Onlus, i
volontari dei Centri Primo Ascolto Caritas e delle altre realtà associative
delle Parrocchie coinvolte. L’impegno comune è quello di co-progettare:
– *percorsi di scambio di informazioni e documenti* con gli orientatori e
il coordinatore delle sedi decentrate dei servizi sociali per la
condivisione delle iniziative svolte a livello territoriale e rivolte alla
cittadinanza
– *azioni di* *sostegno alle persone/famiglie in situazione di difficoltà*,
mettendo a disposizione anche risorse materiali e/o economiche per la buona
riuscita degli obiettivi progettuali erogate in misura differente a seconda
delle progettualità condivise
In particolare,
il Comune di Bergamo, attraverso le diverse articolazioni del Servizio
sociale comunale (decentramento e Aree d’intervento adulti, minori,
anziani, disabili), si impegna a:
– *collaborare* con i referenti territoriali di Caritas Diocesana che
coordinano i Centri di Ascolto e Coinvolgimento (CPAC) della città ed i
gruppi caritativi parrocchiali per la condivisione delle diverse
progettualità relative ai nuclei familiari beneficiari degli interventi
– *organizzare* incontri periodici di coordinamento tra i soggetti
aderenti all’Accordo
– *proporre* incontri periodi di aggiornamento e formazione in merito ai
dispositivi economici ed alle misure ministeriali, regionali e locali di
contrasto alla povertà rivolti agli operatori ed ai volontari delle
Parrocchie
– *convocare* incontri di confronto e progettualità tra assistenti
sociali afferenti alle Aree (adulti, minori, anziani, disabili) e i
referenti dei Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento parrocchiali
cittadini, per la condivisione della progettualità sulle singole situazioni
in carico
Caritas Diocesana Bergamasca/Fondazione Diakonia Onlus e le Parrocchie
cittadine si impegnano, mediante l’apporto dei Centri di Primo ascolto e
Coinvolgimento e le realtà associative delle Parrocchie, a:
– *svolgere* un’azione informativa e di orientamento nei confronti
delle persone che accedono ai Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento
– *informare* regolarmente il coordinatore del Servizio Sociale
decentrato dei progetti, iniziative, servizi messi a disposizione da
Caritas diocesana/Fondazione Diakonia Onlus e dai suoi partner per la
popolazione fragile
– *partecipare* regolarmente attraverso un referente del centro di
ascolto delle diverse parrocchie, alle riunioni concordate tra i
coordinatori dei servizi coinvolti nel presente accordo
– *raccordarsi* con le assistenti sociali afferenti alle Aree
(adulti, minori, anziani, disabili) per garantire un accompagnamento
progettuale delle persone in situazione di fragilità
– *impiegare* in modo coordinato le diverse competenze di volontari
e operatori, promuovendo un approccio alla persona e/o alla famiglia, di
carattere globale ed unitario.
* “Da sempre ci siamo posti l’obiettivo, come Amministrazione, di
promuovere e sviluppare forme di integrazione e collaborazione tra soggetti
del territorio con competenze diversificate che operano perseguendo la
medesima finalità di contrastare situazioni di povertà.*
*Nel solco di questo percorso, nasce l’accordo con Caritas Diocesana
Bergamasca-Fondazione Diakonia e le Parrocchie cittadine, una
collaborazione che ci permette di creare una rete territoriale in grado di
co-progettare, dialogare, mettere in sinergia le esperienze, le proposte e
gli strumenti di cui siamo portatori con l’obiettivo sia di far emergere le
situazioni di difficoltà presenti sul territorio, sia di dare risposte
concrete e coordinate alle persone e alle famiglie, anche attraverso il
loro coinvolgimento attivo nel percorso di riabilitazione dalla condizione
di disagio. Un passaggio, quest’ultimo, particolarmente importante
nell’intento di rendere consapevole e il più duraturo possibile il percorso
di miglioramento delle condizioni di vita intrapreso.” **Marcella Messina*,
Assessora alle Politiche sociali
*“Questo accordo penso sia un traguardo importante per la collaborazione
tra istituzioni pubbliche e private.*
*Le parrocchie della città vedono la presenza di 78 volontari operativi in
centri di ascolto e gruppi caritativi appartenenti a 22 parrocchie su 31
totali. Oltre a questi ce ne sono un altro centinaio che aiutano nelle
varie azioni caritative messe in campo per aiutare le persone più fragili e
svantaggiate che quotidianamente vengono incontrate nei centri di ascolto.
Il lavoro in coordinamento con i servizi sociali comunali e la Caritas
diocesana è diventato sempre più importante per poter creare una rete di
promozione dello sviluppo integrale delle persone, perché ritornino ad
essere autonome e protagoniste delle loro vite.*” *Don Angelo Domenghini –
Vicario territoriale CET 1 *(Comunità Ecclesiale territoriale)
*“Caritas diocesana negli ultimi 4 anni ha lavorato molto sulla relazione
con i territori per creare alleanze e collaborazione tra gruppi caritativi
delle parrocchie e le istituzioni. Questo accordo ci ha portato a
determinare delle prassi di lavoro condiviso verso una gestione sempre più
coordinata delle problematiche delle persone e delle famiglie che bussano
ai servizi sociali e alle porte delle parrocchie. La Caritas Diocesana
affiancando i volontari e le volontarie delle parrocchie vuole dare il
proprio contributo nella buona realizzazione di questo lavoro congiunto
perché sia efficace nei confronti delle persone e formativo per volontari,
volontarie e professionisti del sociale.” **Don Roberto Trussardi –
Direttore di Caritas Diocesana Bergamasca*
*ALCUNI DATI *(gennaio – ottobre 2023)
*Servizi Sociali Comune di Bergamo*
*Su 1648 accessi *agli sportelli dei servizi sociali decentrati,* 687 *hanno
come motivazione principale una problematica economica.
Di questi 687, *353 sono italiani, 334 sono le persone di origine straniera*;
*258 sono persone sole*, *429 sono nuclei familiari *di 2 o più componenti.
Alla problematica economica, per *216 nuclei si aggiunge anche un problema
di tipo abitativo* (morosità di affitto, sfratti, alloggio all’asta e
situazioni simili).
I servizi sociali decentrati forniscono informazioni ed orientamento su
tutti i contributi disponibili (comunali, di Ambito, Regionali e
ministeriali), sui criteri di accesso ai vari bandi e come e quando
presentare le domande.
Per diversi nuclei familiari, oltre a ciò, si rende necessario attivare
altri sostegni diretti già in accesso, tra i quali:
– attivazione del banco alimentare o altri sostegni per spese alimentari
– segnalazione ai servizi di formazione e lavoro per progetti di
reinserimento lavorativo
– presa in carico dei percettori di reddito di cittadinanza per progetti di
inclusione attiva
– segnalazione ai dormitori cittadini o inserimento in strutture di
accoglienza temporanea per adulti in emergenza abitativa
– attivazione del telesoccorso e/o dei pasti a domicilio per anziani in
disagio economico
*18 CPAC – Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento parrocchiali*
*356 persone totali incontrate di cui *il 73% donne, e 27% uomini. Di
quest’ultimi il 32% sono italiani.
*Il 49% delle persone incontrate dai CPAC della città sono donne coniugate
o conviventi con figli a carico*.
*L’80% proveniente da paesi extra UE* (10% dall’Ucraina, 10% dalla Bolivia,
il 9% dal Marocco e il 7% dal Senegal). Nell’anno 2023 ci sono state ancora
presenze alte di donne ucraine, in continuità con l’anno 2022, per effetto
del conflitto che si è prolungato.
*Il 37% delle donne aiutate nei CPAC è disoccupata in cerca di nuova
occupazione, ma vi è un 13% che ha entrate da lavoro o da pensione che non
riesce a mantenersi.*
Il 31% ha un’età compresa tra i 41 e i 50 anni, il 24% tra i 31 e 40 anni. *Il
66% in totale delle donne aiutate non supera i 50 anni.*
*In allegato due foto della conferenza stampa*
*Fabrizia Lorusso*