
(AGENPARL) – mar 31 ottobre 2023 Decreto Sud: Tortorelli (Uil), si torna alla vecchia Cassa per il
Mezzogiorno
“Si torna alla vecchia strategia della Cassa per il Mezzogiorno”: così il
segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli commenta il voto
favorevole alla Camera del decreto Mezzogiorno. “Il Parlamento a
maggioranza ha imboccato la strada della Zes unica e – aggiunge – si
istituisce una Cabina di regia a Palazzo Chigi per lo sviluppo delle aree
interne, presieduta dal ministro per gli Affari europei, con il compito di
approvare il ’Piano strategico nazionale delle aree interne’ (Psnai). Alla
Cabina compete anche di monitorare l’utilizzo delle risorse finanziarie.
Dunque la scelta del Governo – sottolinea il segretario Uil – è quella
dell’accentramento delle competenze a Roma con il rischio di una paralisi
inaccettabile della sua stessa operatività, ingolfando quella struttura
unica che dovrà controllare lo sviluppo dei progetti. Continuiamo a pensare
che aver realizzato una Zes unica, a carattere generalista, non sia stata
una scelta giusta da parte del Governo, dato che noi consideriamo la Zona
Economica Speciale un’importante leva di politica industriale per il
Mezzogiorno, se specializzata in alcuni settori strategici per le regioni
del sud del Paese. Nel caso della nostra regione pensiamo in particolare
all’automotive e all’agroalimentare. Il rischio che invece vediamo
profilarsi è quello di un ritorno al passato, quando errori imperdonabili
di gestione hanno disseminato le aree industriali di capannoni rimasti
vuoti e inoperosi. E i nostri nuclei industriali anche per effetto del
fallimento degli interventi ex 219 sono l’esempio più evidente di risorse
finanziarie investite e sprecate. Oggi più che mai, invece, è necessaria
una politica industriale chiara e obiettivi di sviluppo precisi. La Uil
ritiene necessario procedere all’istituzione di un Osservatorio strategico,
legato ai territori, che si occupi di verificare la qualità delle imprese
che andranno a godere dei benefici fiscali previsti dalla Zes, che sia in
grado di accertare gli impatti occupazionali dei progetti che verranno
presentati, che sia capace di verificare l’applicazione dei contratti
collettivi di lavoro e che non dimentichi di vigilare sul rispetto delle
norme sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.* C’è poi tutta la
partita delle aree interne che– conclude – senza un adeguamento della
Strategia Nazionale e con un Piano studiato a Roma senza alcun apporto di
Regioni, enti locali, forze sociali non sarà in grado di invertire la
tendenza dell’emorragia demografica e della fuga dei giovani*”.
Ufficio Stampa UIL Basilicata
Via Napoli,3
85100 Potenza – Italia
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