
(AGENPARL) – ven 27 ottobre 2023 COMUNICATO STAMPA
Progetto europeo con cinque Paesi del Mediterraneo
DAI NOCCIOLI DELLE OLIVE LE APPLICAZIONI
PER I SETTORI ALIMENTARE, FARMACEUTICO E COSMETICO
L’Ateneo friulano si occuperà delle ricadute nel settore degli alimenti con un gruppo
di ricerca del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali
Udine, 27 ottobre 2023 – Ricavare dai noccioli delle olive ingredienti innovativi per applicazioni nei
settori alimentare, farmaceutico e cosmetico in un’ottica di economia circolare e sostenibile. È
quanto si propone il progetto europeo triennale “Valostones” al quale sta lavorando l’Università di
Udine con altre sei università e aziende di Francia, Malta, Marocco, Tunisia e Turchia. Il gruppo di
ricerca del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Ateneo friulano
coinvolto nella ricerca si occuperà delle ricadute nel settore degli alimenti.
Il contesto
I noccioli residui di lavorazione dell’olio extra vergine di oliva sono una biomassa attualmente
destinata all’incenerimento e ancora poco indagata per una possibile valorizzazione che aprirebbe
prospettive significative. L’industria olearia infatti è tra le più importanti attività economiche
dell’area del Mediterraneo, con un significativo impatto sull’economia di molti Paesi.
Il progetto
La ricerca ha un budget di 1 milione 300 mila euro finanziato dall’Unione europea nell’ambito del
programma “Partnership for research and innovation in the Mediterranean area” (Prima). L’Ateneo
udinese, destinatario di un contributo di 278 mila euro, è impegnato con una unità di ricerca
composta da Sonia Calligaris (coordinatrice), Monica Anese, Lara Manzocco e Maria Cristina
Nicoli.
Ricadute
L’obiettivo è sviluppare strategie eco-sostenibili e a ridotto impatto ambientale atte alla
valorizzazione dei noccioli di olive, quale fonte innovativa di componenti ad alto valore aggiunto da
utilizzare in alimenti, farmaci e prodotti cosmetici. Vista l’importanza delle industrie olearie anche in
Friuli Venezia Giulia, il progetto potrebbe avere interessanti ricadute anche a livello regionale e
potrebbe essere la base per la valorizzazione di noccioli derivanti anche da altri vegetali.
Partner
Oltre a Udine, il progetto “Valorizzazione dei noccioli di oliva come fonte innovativa di ingredienti
ad alto valore aggiunto in un contesto di economia circolare e sostenibilità” (Valostones) coinvolge:
le università di Gabes (Tunisia), che lo coordina, Marmara (Turchia), Montpellier (Francia),
Mohammed V University (Marocco) e le aziende tunisina Boukhris oil mill e maltese
BioPowder.com.
«Dalle olive – spiega la professoressa Calligaris – si possono ricavare diversi prodotti trasformati,
tra i quali il principale è l’olio extra vergine di oliva. Tuttavia, durante le fasi del processo produttivo
si generano enormi quantità di sottoprodotti ancora ricchi di componenti che potrebbero trovare
“nuova vita” in applicazioni in diversi ambiti, quali farmaceutico, alimentare e cosmetico. Il progetto
ha proprio lo scopo di identificare strategie di valorizzazione dei noccioli».
Università degli Studi di Udine
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