
(AGENPARL) – gio 26 ottobre 2023 CON I BAMBINI, POVERTA’, Nuovi dati ISTAT: 3,5 milioni di minori sono poveri in Italia Rossi- Doria: “. Un terzo dei nostri figli cresce con pesanti condizionamenti negativi. È in gioco il futuro sostenibile dell’Italia”
Roma, 25 ottobre 2023 – “La situazione di bambini e adolescenti in povertà peggiora ancora. È tempo di una grande politica condivisa da tutti per poter affrontare la priorità nazionale rappresentata dal fatto che 3,5 milioni su 9,5 milioni di persone tra 0 e 18 anni sono lontani dai propri diritti – spiega Marco Rossi Doria presidente di Con i Bambini, commentando i dati Istat sulla povertà in Italia pubblicati oggi
L’impresa sociale Con i Bambini che attua le azioni del fondo nazionale di contrato della povertà educativa minorile è molto allarmata. “Un terzo dei nostri figli cresce con pesanti condizionamenti negativi. È in gioco il futuro sostenibile dell’Italia. È ora di integrare azione pubblica e privata in modo strategico, costante nel tempo a sostegno delle tante comunità educanti già all’opera. La povertà educativa minorile è alimentata e alimenta l’esclusione economica e sociale. E’ un cortocircuito intollerabile che lede diritti e opportunità delle persone all’inizio della vita e minaccia la sostenibilità futura dello sviluppo dell’Italia”.
Un indicatore rilevante è rappresentato dalla soglia di povertà assoluta, che rappresenta la spesa minima necessaria per acquistare i beni e servizi inseriti nel paniere di povertà assoluta. Viene quindi definita povera una famiglia con una spesa per consumi inferiore o uguale al valore monetario di un paniere di beni e servizi considerati essenziali per evitare gravi forme di esclusione sociale. Varia, per costruzione, in base alla dimensione della famiglia, alla sua composizione per età, alla ripartizione geografica e alla dimensione del comune di residenza. Inoltre, il valore monetario del paniere di povertà assoluta viene annualmente rivalutato alla luce della dinamica dei prezzi e confrontato con i livelli di spesa per consumi delle famiglie.
La stima della povertà relativa, invece, si basa sull’uso di una linea di povertà (International Standard of Poverty Line – ISPL) che definisce povera una famiglia di due componenti con una spesa per consumi inferiore o uguale alla spesa media per consumi pro-capite. Per definire le soglie di povertà relativa per famiglie di diversa ampiezza si utilizzano dei coefficienti correttivi che tengono conto dei differenti bisogni e delle economie/diseconomie di scala, che è possibile realizzare al variare del numero dei componenti.
“Questi elementi di analisi aggiornata servono a dare un quadro più dettagliato della situazione dei minori in Italia – ha chiosato Rossi Doria – e a comprendere l’importanza del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che sperimenta la collaborazione pubblico/privato in modo operativo e valutato, sperimentando un indirizzo necessario per uscire da questa crisi, che, ad oggi, ha sostenuto circa mezzo milione di minori in povertà e in esclusione multi-fattoriale e relative famiglie in tutta Italia e mostrato che è possibile dare una risposta concreta a minori e famiglie che vivono in condizione di disagio”.
—————-
Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce nel 2016 da un’intesa tra le Fondazioni diorigine bancaria rappresentate da Acri, con Governo e Terzo Settore. Sostiene interventi finalizzati a rimuoveregli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativida parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini,organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Con i Bambini,attraverso decine di bandi e iniziative, ha selezionato oltre 400 progetti in tutta Italia sostenutocomplessivamente con più di 450 milioni di euro. Nella gestione dei bandi, è stato introdotto l’elemento dellavalutazione di impatto. I progetti, attivi in tutta Italia, coinvolgono oltre mezzo milione di bambini e ragazzi,insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, mettendo in rete oltre 7.500 organizzazioni, traterzo settore, scuole, enti pubblici e privati.