
[lid] “Durante l’esperimento lo scienziato responsabile deve essere pronto a interromperlo in qualunque momento se indotto a credere che la continuazione dell’esperimento comporterebbe probabilmente lesioni, invalidità o morte per il soggetto umano”
Uno nuovo studio del chimico italiano Gabriele Segalla è stato pubblicato in peer-review sulla rivista
scientifica americana International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research (IJVTPR), con il
titolo “Citotossicità Apparente e Citotossicità Intrinseca dei Nanomateriali Lipidici Contenuti in un
Vaccino a mRNA COVID-19”: https://doi.org/10.56098/ijvtpr.v3i1.84.
Qui è pubblicata una traduzione di cortesia in italiano dello studio scientifico
https://avvocatiliberi.legal/il-vaccino-di-pandora-2-dr-gabriele-segalla/
Tale studio rivela i gravi e palesi errori contenuti nel rapporto ufficiale di valutazione scientifica di EMA (European Medicines Agency) del 19 febbraio 2021, con cui era convalidata l’immissione sul mercato europeo del vaccino Comirnaty della Pfizer/ BioNTech, cioè di un preparato medicinale imperfetto e inadatto all’inoculazione intramuscolare.
Il nuovo Studio del dott. Segalla, che fa seguito a quello 26 gennaio 2023 (riassunto nel docu-video “Il
vaccino di Pandora” realizzato da ArtistDocu Production di Firenze, https://vimeo.com/797934237),
dimostra la tossicità e la pericolosità dei nanomateriali lipidici che veicolano l’mRNA e le gravi
responsabilità di EMA nell’autorizzare la somministrazione di farmaci che risultavano non conformi e
tossici dalla stessa documentazione presa in esame.
EMA sapeva o, quantomeno, non poteva non sapere.
Numerosissimi sono gli studi su possibili effetti genotossici dei lipidi ionizzabili contenuti nei vaccini a
RNA ma, ciononostante, l’EMA, nel suo rapporto di valutazione del 19 febbraio 2021,
sorprendentemente afferma: “Non sono stati condotti studi di genotossicità o cancerogenicità. I
componenti della formulazione del vaccino sono lipidi e RNA che non dovrebbero avere un potenziale
genotossico”. (EMA/707383, 2021, p. 55). Ed ancora: “secondo le linee guida, non sono stati eseguiti studi di genotossicità o cancerogenicità.
Non si prevede che i componenti del vaccino (lipidi e mRNA) abbiano un potenziale genotossico. Ciò è
ritenuto accettabile per il CHMP. 1” (EMA/707383, 2021, p. 56).
Ciò è falso, e la falsità risulta documentata.
Lo studio di Segalla ha evidenziato un altro pericolo, taciuto sia dal fabbricante che da EMA, che
riguarda la stessa piattaforma mRNA: i lipidi ionizzabili utilizzati per la formazione delle nanoparticelle che veicolano l’mRNA, sebbene apparentemente neutri ed innocui, una volta introdotti e rilasciati all’interno della cellula, attraverso un meccanismo di tipo “cavallo di Troia”, assumono una elevata carica elettrica positiva, rivelando così tutta la loro citotossicità intrinseca e il loro potenziale
distruttivo intracellulare.
I principali rischi collegati all’uso eccessivo di nanomateriali di questo tipo sono la loro tossicità dosedipendente, l’epatotossicità e l’infiammazione polmonare, attraverso il rilascio di specie reattive
dell’ossigeno e l’aumento dei livelli intracellulari di calcio, o l’emolisi, cioè la rottura o la distruzione
dei globuli rossi, l’attivazione del sistema immunitario con conseguente pseudoallergia, risposte
immunologiche acute che possono portare a shock anafilattico, infiammazioni in organi non previsti
dal suo destino biologico (es. cervello, placenta e testicoli), conseguenze tossicologiche tra cui
effetti genotossici, la morte cellulare [apoptosi], il blocco dei piccoli vasi sanguigni e linfatici, il
rischio dell’insorgere di tumori (inclusa la leucemia), il rischio di errori di traduzione dell’RNA e di
mutazioni del DNA, oltre il superamento dei limiti alla dose tollerabile con “richiami” ripetuti
frequentemente che evoca un rischio molto grave per la salute pubblica.
Ecco perché l’omissione di studi approfonditi e a lungo termine nelle appropriate sedi istituzionali,
cliniche e forensi, anche in relazione ad eventuali nessi causali o concausali e l’ampia eterogeneità
patologica di eventi avversi gravi o letali che si sono verificati e si stanno ancora verificando in
conseguenza delle vaccinazioni anti covid, associati al rifiuto delle Istituzioni di prendere atto della
grave situazione in cui versa una parte rilevante della popolazione vaccinata, costituisce un crimine
contro la salute pubblica.
Per questo Avvocati Liberi, seguendo le evidenze scientifiche richiamate ed osservando il principio di
precauzione, si associa all’appello di interruzione immediata della somministrazione e
commercializzazione di tali farmaci, con la promessa di continuare a tutelare la salute pubblica e
individuale in ogni sede, anche nell’UE, denunciando alla Procura europea l’EMA ed i diretti
responsabili dell’avvelenamento dei popoli.
Avvocati Liberi
