
(AGENPARL) – lun 23 ottobre 2023 Modulo per la presentazione di proposte di modifica alla classificazione ATECO
Utente proponente
Nome:
Cognome:
Istituzione/categoria rappresentata:
Indirizzo e-mail:
Proposte di modifica
Tipo di richiesta
Integrazione delle note esplicative
Modifica strutturale
Modifica strutturale e integrazione delle note esplicative
Descrizione della richiesta:
Con riferimento a quanto previsto dalla ISIC Rev. 4 e dalla NACE Rev. 2.1 siamo con la presente a chiedervi:
1) il mantenimento della distinzione tra i diversi canali di vendita: commercio in ESERCIZI FISICI;
commercio VIA INTERNET; commercio PER TELEVISIONE; commercio PER CORRISPONDENZA, RADIO, TELEFONO;
commercio PORTA A PORTA; commercio AMBULANTE; commercio TRAMITE DISTRIBUTORI AUTOMATICI.
Riteniamo che detta distinzione, oggi presente in una forma non più utilizzabile, possa essere resa compatibile con i
principi base della nuova impostazione della macrocategorie sulla base delle categorizzazioni INGROSSO/DETTAGLIO
– NON SPECIALIZZATO/SPECIALIZZATO – TIPOLOGIA DI PRODOTTO VENDUTO declinando ulteriormente il PRODOTTO
sulla base del canale di vendita interessato (ad es. aggiungendo una cifra/lettera corrispondente al canale: .1 per
ESERCIZI FISICI, .2 VIA INTERNET, ecc…). E’ possibile pensare anche ad una riduzione del numero di canali di vendita
previsti per esempio accorpando commercio PER TELEVISIONE, CORRISPONDENZA, RADIO, TELEFONO, PORTA
PORTA in un unica voce.
2) il mantenimento della distinzione all’interno di COMMERCIO AL DETTAGLIO NON SPECIALIZZATO (47.11) in base
prevalenza di prodotti NON alimentari. In questo caso si ritiene non ci siano profili d’incompatibilità con la nuova
impostazione generale, utilizzando una cifra per indicare appunto il corrispondente format su base della metratura.
E’ anche possibile ipotizzare anche una revisione delle metrature utilizzate come indicatore per i diversi format
classificiati (oggi 400 e 2500 mq., es. 250 1500 2500mq. IPERMERCATI).
Motivazione:
Il mantenimento della specificazione del canale di vendita e della metratura costituiscono oggi un patrimonio
informativo fondamentale in possesso della PA e della comunità economica nazionale tutta, che è fondamentale
non disperdere, ma anzi rafforzare e implementare. Esso ha una forte rilevanza nella vita quotidiana delle nostre
imprese ed al di là di aspetti giuridici legati ai corrispondenti procedimenti autorizzatori, risulta fondamentale per
l’orientamento delle politiche di rigenerazione urbana (che hanno una componente fondamentale nel commercio e
nei servizi), per quelle relative al mantenimento dell’equilibrio della rete distributiva, per l’orientamento del mix
merceologico e delle scelte imprenditoriali delle singole imprese, nonché per le policy relative alla salvaguardia di
aree di pregio storico, architettonico, archeologico, artistico e paesaggistico.
Questo senza considerare le concrete implicazioni quotidiane esercitate dai codici ATECO nella destinazione dei
fondi strutturali del FESR o del FSE+, che nelle declinazioni dei Programmi Operativi Regionali prevedono spesso
l’individuazione dei beneficiari sulla base della classificazione ATECO; per non parlare del periodo pandemico
durante il cui arco temporale sono stati determinati per individuare chi poteva rimanere aperto e chi no, chi era
destinatario di ristori e di quale entità e tipo.
Preghiamo il Comitato ATECO di considerare certamente e prevalentemente gli aspetti statistici e l’adeguamento a
quanto deliberato in sede di Nazioni Unite e di Comunità Europea, ma di poter trovare dei meccanismi di
adeguamento alla realtà nazionale vista la rilevanza in termini economici, giuridici e di orientamento delle politiche
pubbliche e degli investimenti privati data-driven.
Rilevanza economica:
nel suo complesso vale oltre 12 punti percentuali del valore aggiunto nazionale.
Per quanto concerne il punto 2): i soli IPERMERCATI, SUPERMERCATI e GRANDI MAGAZZINI sono quasi 15.000 con
circa 330.000 addetti