
(AGENPARL) – gio 19 ottobre 2023 GROSSETO – È *Giancarlo Dell’Orco* il nuovo presidente di Aigo
Confesercenti, l’Associazione italiana gestori ospitalità e ricettività
diffusa, che rappresenta e tutela il comparto ricettivo extralberghiero.
«Il sindacato Aigo Confesercenti non riguarda esclusivamente la proposta
degli affitti turistici brevi gestiti da soggetti professionali, ma ad
esempio anche i B&B – afferma il direttore provinciale di Confesercenti
Grosseto *Andrea Biondi* -. Sono felice che Giancarlo abbia accettato di
ricoprire questo ruolo per la nostra provincia, perché in realtà il tema
della gestione degli affitti brevi è molto rilevante nel territorio
maremmano, da una parte risorsa per creare economia nei borghi
dell’entroterra, e dall’altra fenomeno da regolarizzare e gestire al meglio
sulla costa. Confesercenti Grosseto ancor più potrà dare un contributo
qualificato e determinante a servizio dello sviluppo sostenibile del
turismo nella Maremma Toscana».
Dell’Orco, si definisce un destination manager «Ossia mi occupo dello
sviluppo delle destinazioni turistiche. Con il progetto borghi mi sono
posto l’obiettivo di rendere questi luoghi più appetibili turisticamente,
devono diventare più fruibili».
«Prenotare una casa, acquistare un prodotto deve essere un’esperienza che
genera economia circolare – afferma Dell’Orco – le case in affitto breve in
uno stesso paese devono essere omogenee, perché l’idea è di vendere tutto
un paese nell’ottica di un’offerta esperienziale».
Questo, secondo il presidente Aigo, è anche un modo per evitare ulteriore
cementificazione recuperando i tanti immobili vuoti che ci sono in Maremma.
Lo step successivo è di mettere insieme più borghi per avere l’opportunità
di creare un prodotto che diventi indipendente e si aggiunga all’offerta
balneare.
«Penso a tanti piccoli imprenditori che decidono di mettersi insieme per
creare e dare servizi al paese per i residenti temporanei che possono
essere i turisti, ma anche gli smart worker come ad esempio succede a Santa
Fiora».
«Abbiamo venduto ad un fondo inglese cinque o sei appartamenti. Gli
stranieri li acquistano, magari ci vengono un mese, ma poi hanno bisogno di
chi li gestisca sul territorio. E servono servizi, come la fibra» continua
la nota.
«Abbiamo un numero straordinario di seconde case: dobbiamo educare i
proprietari così da crearsi un reddito. Serve una strategia per queste
seconde case una politica comune per regolamentare i flussi e andare verso
un turismo sostenibile». Secondo Dell’Orco non c’è concorrenza con le
strutture alberghiere, perché viene offerto un tipo di servizio differente.
«Importante un’educazione alla destinazione per migliorare l’accoglienza e
i servizi. Tutto questo può generare forza lavoro: chi accoglie, chi
pulisce, le guide questo aumenta la spesa media e la permanenza».
Dell’Orco poi fa un bilancio di quanto fatto in questi anni: «Abbiamo
presentato al Ttg a Rimini un catalogo dove all’interno viene presentata
l’ospitalità turistica diffusa a Caldana per avere una commercializzazione
sia on line che off line. Inoltre da due anni abbiamo una collaborazione
con una facoltà olandese che ha scelto il nostro modello di rigenerazione
dei borghi: facciamo lezione on line e poi gli studenti fanno anche un
percorso sul territorio».