
(AGENPARL) – mer 18 ottobre 2023 COMUNICATO STAMPA
CONOSCERE E PREVENIRE LE CIMICI DEI LETTI
Bergamo, 18 ottobre 2023 –
Le cimici dei letti si sono diffuse in tutto il mondo grazie al turismo e al
commercio tra i Continenti. Molto comune fino alla Seconda guerra mondiale, la
Cimex lectularius ebbe un forte decremento nell’immediato dopoguerra,
scomparendo e ripresentandosi negli ultimi decenni.
A Bergamo il primo caso della “nuova presenza” di infestazione si è registrato
nel 2004. Da allora, i casi sono tendenzialmente sporadici.
Il ciclo di sviluppo della Cimex lectularius si svolge sempre in prossimità dei siti
frequentati dall’ospite a sangue caldo. La femmina depone le uova nelle
anfrattuosità/asperità offerte dagli ambienti domestici e dall’arredamento, in
particolare incollandole alle fibre tessili di imbottiture, cuciture dei
materassi/poltrone, ecc.. . La schiusa delle uova dipende dalla temperatura: è
inibita a valori superiori ai 37°C o inferiori ai 13°C.
L’infestazione degli ambienti avviene per eventi del tutto accidentali, con il
trasporto passivo del parassita tramite la biancheria (lenzuola, cuscini, federe),
i bagagli (dopo pernottamenti in un ambiente infestato).
Le cimici dei letti cercano l’ospite attirate dagli stimoli termo-chimici
(temperatura e CO2) non odoriferi, esclusivamente nelle ore notturne con
picchi prima dell’alba, pungendo più volte alla ricerca di un capillare, mentre
nelle ore di luce rimane nascosta, aggregandosi in punti comuni.
Le problematiche legate all’uomo derivano dall’ematofagia e dalla capacità di
infestare i locali: in particolare le abitazioni (ad esempio camere da letto e
salotti), i mezzi di trasporto (treni, traghetti ed autobus), le strutture ricettive in
genere.
La puntura delle cimici è causa di fenomeni infiammatori e/o allergici,
conseguenti dall’inoculazione dell’anticoagulante/anestetico contenuto nella
saliva dell’insetto, associati alla formazione di un edema ed un eritema
localizzato e, naturalmente, pruriginoso.
Le infezioni batteriche nella zona edematosa non dipendono dalle cimici, che
NON sono vettori di agenti patogeni: semplicemente derivano dalle frizioni
meccaniche che il soggetto mette in atto per eliminare il prurito.
ATS Bergamo, tramite il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria,
effettua attività di informazione rivolta alle Istituzioni e ai cittadini, attraverso
indicazioni tecniche finalizzate alla prevenzione e indicazione sulla tipologia di
trattamento delle abitazioni infestate (ATS non effettua interventi di
disinfestazione).
In caso di necessità di determinare entomologicamente la problematica, ATS
Bergamo svolge l’attività in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali di
Bergamo.
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