
(AGENPARL) – mar 17 ottobre 2023 [image: logo.jpg]
17 ottobre 2023
*LA RINASCITA DELL’EX CARCERE È PIÙ VICINA*
*Sant’Agata, chiuso il progetto: cantiere entro fine anno*
È completato l’iter progettuale che consentirà all’ex carcere di
Sant’Agata, uno dei principali contenitori storici di Città Alta, di
rinascere e tornare completamente fruibile dalla cittadinanza.
La Giunta di Bergamo ha infatti completato il lungo iter progettuale,
approvando la scorsa settimana il progetto esecutivo del piano finanziato
quasi interamente (circa 8 milioni di euro vengono dalla UE, 800mila euro
saranno investiti dal Comune di Bergamo) attraverso il bando Pinqua, uno
degli ambiti del PNRR per quel che riguarda la rigenerazione urbana.
Nei prossimi giorni partirà l’iter per assegnare l’appalto, il cantiere
vero e proprio, il cui inizio è previsto tra la fine del 2023 e i primi
mesi del 2024.
Si concluderà così un percorso molto lungo e impegnativo, che
l’Amministrazione Gori ha avviato sin dal suo insediamento e che ha già
portato alla concessione di lungo periodo alla Cooperativa Città Alta degli
spazi della ex chiesa dei Teatini, restaurata e rifunzionalizzata per
accogliere non solo il circolino, ma anche la grande sala civica nella
quale si susseguono iniziative di rilievo pubblico ed eventi culturali.
Il progetto esecutivo, redatto dallo studio CN10 e dall’Architetto Gianluca
Gelmini (che si è aggiudicato una gara pubblica indetta per la
progettazione) e approvato dalla Giunta all’unanimità, conferma la
complessiva ristrutturazione dell’immobile che consentirà di ricavare
nell’ex carcere di Sant’Agata appartamenti con affitti agevolati accanto a
spazi pubblici.
Gli ultimi due piani dell’ex monastero teatino rimangono quelli in cui
verranno ricavate le nuove residenze, piccoli appartamenti particolarmente
importanti per quel che riguarda la politica dell’abitare del centro
storico: qui infatti si prevedono 15 appartamenti a canone agevolato,
ideali per giovani e giovani coppie, che consentiranno di rafforzare il mix
sociale del centro storico, anche attraverso prezzi calmierati.
Il piano dell’ex circoscrizione, ossia quello a cui si accede da vicolo
Sant’Agata, verrà invece trasformato nel «museo del carcere», per
consentire di diffondere la storia che ha caratterizzato il complesso (tra
il 1943 e il 1945 fu uno dei centri della repressione nazifascista e fino
agli anni ’70 il carcere cittadino).
Il progetto, già nella sua versione definitiva, si era adeguato a tutte le
indicazioni pervenute dalla Soprintendenza speciale di Roma, che ha dato
l’ok al piano confermando tutte le prescrizioni chieste dalla direzione
della Soprintendenza competente per Bergamo e Brescia.
La ristrutturazione investirà una superficie di circa 2.500 metri quadrati.
Il complesso, ceduto nel 2012 dal demanio al Comune, ospiterà anche spazi
con altre destinazioni. Per esempio, nel piano affacciato su via del Vagine
ci saranno locali tecnici e per le associazioni locali, mentre al piano del
cortile dell’ora d’aria, dove si trovano la chiesetta e la mensa dell’ex
carcere, verranno ricavati spazi pubblici polifunzionali. Il Comune di
Bergamo lavorerà nelle prossime settimane anche per individuare usi e
funzioni di questi ultimi spazi, non è escluso il coinvolgimento del
quartiere e delle realtà che vi trovano sede.
“*Il progettista della ristrutturazione di Sant’Agata* – spiega l’assessore
alla riqualificazione urbana *Francesco Valesini* – *ha molto lavorato per
interpretare nel modo più corretto gli spazi dell’ex carcere, mettendo a
frutto anche la sua profonda conoscenza dell’edificio, che fu oggetto della
sua tesi di laurea. Le modifiche richieste dalla Soprintendenza, che hanno
carattere prescrittivo e sono – com’è noto – obbligatorie, sono state
correttamente accolte senza stravolgere le funzioni previste all’interno
del comparto, ottenuto dal Comune attraverso la legge sul federalismo
demaniale ormai alcuni anni fa. A cantiere assegnato il progetto sarà
inviato anche alla Soprintendenza regionale per le valutazioni relative a
tutte le prescrizioni di dettaglio che abbiamo ricevuto.* *Lavoriamo
comunque per arrivare entro il 2026 con tutti i lavori completati, come
previsto dal cronoprogramma PNRR, senza i cui finanziamenti non saremmo in
grado di restituire questo gioiello del centro storico alla Comunità e alla
città*.”
*In allegato alcuni rendering*