(AGENPARL) - Roma, 17 Ottobre 2023(AGENPARL) – mar 17 ottobre 2023 Domenica 15 ottobre ad Ortona si è svolta la 3^ edizione dell’Ortona
Challenge. Di corsa nella storia, una manifestazione sportiva dal profondo
significato storico e sociale, da carattere fortemente inclusivo perché
aperta a tutte le età, ad atleti professionisti, persone disabili e a chi
desidera semplicemente farsi una passeggiata tra le vie e i vicoli che
furono, 80 anni fa, teatro della battaglia passata alla storia come la
Stalingrado d’Italia.
A quest’edizione, si è avuta una vera chicca con la partecipazione del
professor Tommaso Caraceni, ultranovantenne che ha vissuto la fuga dalla
città e ha visto in diretta le conseguenze distruttive della guerra di cui,
pubblicamente, ha raccontato diversi episodi che hanno commosso i
partecipanti alla corsa.
Una giornata resa speciale dalla nutrita presenza di runners, oltre 400 e
dalle musiche suonate da 18 poliziotti canadesi dell’Edmonton Police
Service Band pipes and drums e dal Gruppo Storico di sbandieratori e musici
“I Farnese” della città di Ortona. Una splendida giornata di sole ha
sorriso agli atleti che hanno vissuto un continuo susseguirsi di emozioni,
ben raccontate al termine della gara quando con soddisfazione hanno detto o
magari solo pensato, “per fortuna che io c’ero”. Gli organizzatori della
corsa, Ortona for Runners, una piccola associazione sportiva
dilettantistica e l’Associazione culturale Crossroads di Ortona hanno messo
su un’organizzazione fantastica che ha permesso a chiunque di godere di una
giornata davvero memorabile. Il comune di Ortona e per la prima volta la
provincia di Chieti hanno patrocinato l’evento e il sindaco, Leo
Castiglione, oltre a mandare i saluti all’Ambasciatrice Canadese, Elissa
Golberg ha promesso un maggiore impegno perchè la corsa possa crescere
sempre di più negli anni coinvolgendo ancora di più il territorio e le
istituzioni locali e nazionali.
Quest’anno la corsa si innesta in un cartellone ancora più ampio di eventi,
iniziati già l’8 settembre con la rievocazione al teatro Tosti della fuga
del Re Vittorio Emanuele III, per rendere omaggio all’80 anniversario della
battaglia del 1943.
Ortona fu teatro, infatti, nel novembre-dicembre 1943, di una delle più
cruente battaglie sul fronte italiano della 2^ Guerra Mondiale.
Porto dell’Adriatico, estremità orientale della Linea Gustav, Ortona fu
davvero un sanguinoso campo di battaglia tra gli Alleati, con l’VIII Armata
Britannica al comando del Maresciallo Montgomery e dall’altra parte la X
Armata Germanica alla guida del Maresciallo Kesserling.
Montgomery, consapevole dell’importanza strategica della località, la cui
conquista poteva aprire la via per Roma più rapidamente che non passando
per Cassino, attaccò strenuamente con le sue truppe, ossia i Canadesi della
I divisione e gli Indiani dell’8°.
Sul versante germanico i paracadutisti della Divisione, insieme alla 90a
Divisione Panzergranatieri, dopo un mese di combattimenti, alla fine si
ritirarono a nord della città, ma facendo esaurire la spinta in avanti
degli Alleati.
Ortona e le sue frazioni uscirono completamente distrutte dai combattimenti
che si svilupparono “casa per casa”, tanto che la battaglia fu definita la
Stalingrado italiana, utilizzando quella che fu definita la “Tattica del
Topo”. Purtroppo ancora oggi, come si è visto in Israele, in Ucraina e nel
recente passato in Siria ad Aleppo, rimangono ancora attuali le tecniche di
guerra urbana messe in campo dai soldati canadesi a Ortona.
Nei combattimenti persero la vita poco meno di 1600 abitanti della città
(su un totale di circa 10000) cui si aggiungono 800 Germanici e quasi 1400
Canadesi.
Prossimo importante appuntamento importante per la città sarà l’11 Novembre
presso il cimitero militare canadese “Moro River”, sulla collina di S.
Donato di Ortona, per la commemorazione del Remembrance day, il giorno
dedicato ai caduti del Commonwealth della 1^ e 2^ Guerra Mondiale.
Attesa la presenza dell’ambasciatrice canadese in Italia, Elissa Golberg e
le principali autorità religiose, civili e militari del territorio
regionale e dove, certamente, non mancherà l’occasione di rinsaldare il
legame con tutte le comunità straniere.
