
[lid] In un recente articolo pubblicato dall’Agenparl il 22 agosto 2023 dal titolo «Giustizia, Che fine ha fatto la Legge Pinto? Il Ministero intervenga monitorando la durata dei processi iniziando dall’Umbria» è stato chiesto al ministero della Giustizia di intervenire tramite gli ispettori per far rispettare il diritto alla durata ragionevole del processo.
«La lentezza dei processi e l’incertezza del diritto sono i due grandi mali della giustizia italiana» ha notato recentemente il ministro della giustizia, Carlo Nordio.
La richiesta dell’invio degli ispettori da parte del Ministero della Giustizia nasce dalle evidenti disfunzioni del sistema giustizia del Tribunale di Perugia, visto che i processi iniziati nel 2016 ancora devo essere conclusi nel primo grado di giudizio, quando il processo in primo grado non supera i tre anni.
Da sottolineare che la legge n. 89 del 24 marzo 2001, denominata comunemente legge “Pinto”, ha previsto il diritto all’equa riparazione per il mancato rispetto del “termine ragionevole” di durata del processo. L’organo competente a decidere sulle domande di equo indennizzo per l’eccessiva lungaggine dei processi è la Corte d’appello.
Il Ministero della Giustizia faccia rispettare i tempi della durata dei processi a Perugia.
Non possono infatti gravare sul cittadino le eventuali disfunzioni del sistema giustizia di Perugia.