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(AGENPARL) – ven 13 ottobre 2023 Ministero della Giustizia
Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Casa Circondariale di Pistoia
COMUNICATO STAMPA
Pistoia, venerdì 13 ottobre 2023
DETENUTI REALIZZANO MURALES NELLA CASA CIRCONDARIALE DI PISTOIA
I dipinti sono stati inaugurati a conclusione di un progetto della Direzione del carcere
con la collaborazione di Elektro Domestik Force e il sostegno di Fondazione Caript
Una serie di murales, realizzati da detenuti, per migliorare attraverso l’arte spazi
all’interno della Casa Circondariale di Pistoia.
È il risultato di un progetto voluto dalla Direzione del carcere che è stato attuato in
collaborazione con l’associazione culturale Elektro Domestik Force e grazie al
sostegno di Fondazione Caript. I murales sono collocati su un arco del piano
superiore della sezione, su una parete della sala polivalente e sul muro del
campetto da calcio.
“Nell’ambito delle iniziative trattamentali a favore della popolazione detenuta –
dichiara la direttrice della casa circondariale Loredana Stefanelli – questa Direzione
ha avviato, con il sostegno della Fondazione e la collaborazione con l’Associazione
culturale Elektro Domestik Force, la realizzazione di alcuni murales in tre degli
ambienti detentivi della Casa Circondariale di Pistoia. L’obiettivo è stato di rendere
gli spazi fisici quali spazi vitali, nei quali i detenuti possono ritrovare le loro radici, le
paure, le attese ma anche la speranza che il carcere da isola di disperati divenga,
per quanto possibile, anche territorio di vita “.
“Abbiamo molto apprezzato – sottolinea il presidente di Fondazione Caript Lorenzo
Zogheri – la partecipazione attiva dei detenuti, che per noi è stato l’aspetto più bello
del progetto. La Fondazione è a servizio della comunità e questi murales veicolano
il messaggio che chi si trova in carcere ne è parte integrante, con quanto ne
consegue in termini di necessità di attenzione e di sostegno”.
Ministero della Giustizia
Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Casa Circondariale di Pistoia
La realizzazione delle opere è stata preceduta, per definirne i contenuti, da quattro
incontri di coprogettazione, tenuti a giugno da Nico “Lopez” Bruchi e Marco “Sera”
Milaneschi di EDF con i detenuti coinvolti e in queste occasioni il video-maker
dell’associazione Carlo Settembrini ha effettuato delle riprese per documentare
ogni fase del progetto.
Gli incontri di progettazione, inoltre, sono stati di stimolo per elaborare diverse idee
di restyling degli spazi detentivi interessati.
“I nostri interventi – commenta Nico “Lopez” Bruchi, direttore artistico di EDF nascono sempre da volontà espressive condivise con le persone che vivono i luoghi
dove questi sono ospitati e è stato essenziale avere dei momenti di scambio con i
detenuti per comprendere la direzione che questa operazione artistica doveva
prendere. Guidati dalle loro idee abbiamo progettato i murales cercando di trovare
canali comunicativi semplici ed efficaci. Non è mai un lavoro facile mettere insieme
molte idee e farle confluire in un unico progetto. Creare bellezza insieme è una cosa
che non capita tutti i giorni all’interno di un carcere. Il sostegno da parte di tutti i
detenuti è stato emozionante, il loro profondo coinvolgimento ha fatto sì che, anche
nella fase di realizzazione, si respirasse uno spirito di collaborazione per migliorare
gli spazi comuni del carcere.”
Nell’arco del piano superiore della sezione è stato riprodotto un “albero della
speranza”, le cui foglie diventano lettere senza indirizzo specifico, forse esiti di un
percorso introspettivo, forse una corrispondenza con l’esterno, forse pagine di libri.
Al centro dell’albero, inciso nella corteccia è rappresentato un cervello, simbolo
dello sviluppo intellettuale e, frontalmente, sono riprodotte sbarre rotte, a
significare che è la saggezza a rendere liberi. Sullo sfondo un paesaggio italiano e in
alto sono tre parole chiave scelte dai detenuti: sacrificio, speranza, libertà.
Ministero della Giustizia
Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Casa Circondariale di Pistoia
Nella sala polivalente è stato raffigurato il mare, visibile attraverso la parete di una
stanza detentiva che è stata abbattuta. All’interno della stanza, in primo piano, sono
raffigurate le mani di un detenuto che spezzano delle catene e, all’esterno, alcune
bandiere di diverse nazioni e parole, anche queste indicate dai detenuti.
Nel campo di calcio, lo scenario è ambientato all’interno di un’astronave, a
rappresentare un viaggio nelle infinite possibilità dell’universo. Nel vetro
dell’astronave sono dipinte diverse immagini: propri cari, personaggi celebri come
Michael Jordan, ricordi del proprio vissuto, il sorgere del sole come simbolo di
speranza. Altre figure completano il murale, come un pianeta con una donna che
aiuta un uomo a rialzarsi, tributo alle compagne di vita dei detenuti; due mani che
si tengono strette e si sostengono l’una con l’altra; un pianeta che ricorda un
pallone da calcio che entra in un vortice di luce intergalattico, a significare che,
attraverso l’attività sportiva, si superano un po’ i confini della detenzione.
La realizzazione dei murales è iniziata lo scorso 12 luglio per proseguire, con una
breve interruzione, fino alla fine di agosto.