
(AGENPARL) – ven 13 ottobre 2023 Consorzio di tutela: “priorità a sostenibilità economica e ambientale, turismo DOP e promozione”
Puzzone di Moena DOP, 71 produttori per
un giro di affari di 4 milioni di euro
CSQA confermato per effettuare i controlli sulle 400 tonnellate della filiera certificata
L’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) dei prodotti
agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (Masaf) ha
rinnovato l’autorizzazione, con Decreto Ministeriale, a CSQA ad effettuare i controlli per la
Denominazione di Origine Protetta Puzzone di Moena per i prossimi tre anni.
Il Puzzone di Moena DOP, tutelato anche con il nome in lingua ladina Spretz Tzaorì DOP, è
una delle eccellenze del ricco paniere dei prodotti certificati del Trentino-Alto Adige, una
regione che – nei comparti Cibo e Vino – può vantare 29 prodotti DOP IGP in grado di
generare un impatto economico pari di oltre 1 miliardo di euro grazie al lavoro di 21.600
operatori (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2022).
Nato nei caseifici turnari e nei masi della Val di Fiemme, Val di Fassa e nel Primiero, il Puzzone
di Moena DOP può contare oggi su una filiera da 400 tonnellate di produzione certificata
annua e 71 operatori capaci di generare 4 milioni € di valore al consumo (Dati Rapporto
Ismea-Qualivita 2022).
Dal 2015 il Consorzio di tutela del Puzzone di Moena – Spretz Tzaorì salvaguarda e
valorizza questa eccellenza con progettualità volte alla tutela della qualità e dell’ambiente del
territorio di produzione. Tra i principali progetti in corso ci sono “LoST Eu” – il programma di
promozione europeo che valorizza la DOP Trentina e altre 7 eccellenze DOP casearie italiane a
livello nazionale e internazionale – e un progetto scientifico in ambito sostenibilità
economica per valutare un maggiore utilizzo nella dieta bovina di foraggi prodotti sul
territorio. Un impegno che il Consorzio di tutela e la filiera direzionano anche verso il turismo
gastronomico di qualità con il Festival del Puzzone di Moena DOP e la sostenibilità
ambientale con l’impegno dei produttori nella lavorazione degli scarti di produzione per
ricavarne energia attraverso il biodigestore di Predazzo.
“La scelta di riconfermare CSQA, organismo di certificazione leader in Italia nel campo delle
Indicazioni Geografiche, è dettata dalla volontà di proseguire un cammino proficuo che dura da
molti anni con reciproca soddisfazione – sottolinea Franco Morandini Presidente del
Consorzio di tutela del Puzzone di Moena – Spretz Tzaorì. Da anni il Consorzio si affida a CSQA
che si è sempre distinto per la propria serietà e affidabilità”.
“La nostra conferma quale Organismo di controllo del Puzzone di Moena DOP – afferma
Pietro Bonato, Direttore Generale e AD di CSQA – è il risultato del lavoro svolto sul fronte
della garanzia di questo formaggio vaccino a pasta semicotta e semidura stagionato almeno
90 giorni e dal gusto morbido e avvolgente. Un prodotto di malga che racchiude il profumo
di tutte le erbe e i fiori presenti nei pascoli, espressione del territorio di 26 comuni della
provincia autonoma di Trento e dei comuni di Anterivo e Trodena nella provincia autonoma
di Bolzano. Siamo felici di proseguire sul percorso intrapreso e della rinnovata fiducia nella
nostra società sul fronte della valorizzazione dei prodotti a denominazione di origine”.
Il Puzzone di Moena DOP conferma il valore del portfolio di prodotti DOP IGP certificato da
CSQA, che conta ad oggi 79 Indicazioni Geografiche: un dato che sottolinea la volontà di
accompagnare sempre di più lo sviluppo delle filiere agroalimentari di qualità, simbolo del made
in Italy e della vocazione dei territori.
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