
(AGENPARL) – ven 13 ottobre 2023 RADIO MARTE – *Dario Canovi*: “Dopo le parole di De Laurentiis, Garcia non
ha più potere”
“De Laurentiis è sempre stato un innovativo, ha fatto qualcosa che in 50
anni non avevo mai visto, mi chiedo quale possibilità abbia ora Garcia di
influire sulla squadra: nessuna. I giocatori sanno bene che il tecnico non
ha più alcun potere, ormai De Laurentiis l’ha esautorato, Garcia non ha più
credibilità. Quando si fanno certe dichiarazioni pubbliche, che fiducia nel
proprio tecnico si può avere? Già i rapporti erano non sereni, mi riferisco
naturalmente alle plateali polemiche di alcuni elementi al momento delle
sostituzioni, con quello che è accaduto in questi giorni la situazione è
peggiorata, soprattutto nel momento in cui il presidente è uscito con certe
dichiarazioni. Comunque capisco Conte, secondo voi avrebbe rischiato di
andare a Napoli quando ha visto che un presidente si comporta così con il
proprio tecnico? Quello che è successo a Garcia può accadere con tutti,
anche con un allenatore di primissimo livello come Antonio Conte. Ora mi
metto nei panni di Garcia: come faccio a convincere i giocatori che le mie
idee sono giuste? Il fatto che De Laurentiis poi vada a seguire gli
allenamenti è ancora peggio, sono nel calcio da molti decenni, non avevo
mai visto una cosa del genere, evidentemente il presidente aspira ad
allenare il Napoli. L’errore vero è stato sottovalutare gli addii di
Giuntoli e Spalletti? Garcia non è un tecnico di seconda fascia, non è
Guardiola ma ha allenato squadre importanti. Meluso è un ds competente,
tuttavia è arrivato quando la squadra era già stata completata, non ha
potuto influire sulla composizione della rosa. Passare da Spalletti a
Garcia, che ha altre visioni di gioco, può portare a scompensi iniziali. E
allora devi fare come Berlusconi con Sacchi, dandogli autorevolezza ed
autorità nello spogliatoio, invece s’è subito lamentato.
RADIO MARTE – *Giorgio Perinetti*: “De Laurentiis sta provando a sostenere
Garcia”
“Nel calcio spesso si fanno considerazioni in contesti extra-calcistici,
chiaro che il presidente De Laurentiis abbia manifestato una sua
insoddisfazione, poi a freddo si fanno certe valutazioni realistiche e
concrete, da qui la determinazione di continuare con Garcia. Certo, se
Conte avesse detto di sì sarebbe stata una tentazione, ora sostituire il
Francese è difficile e la società vuole stargli vicino per ritrovare
convinzioni ed obiettivi. Anche l’allenatore farà un esame della situazione
per uscire da questo stato di cose. C’è da dire che il Napoli è stato anche
un po’ sfortunato, oltretutto ha cambiato guida tecnica, proseguire sulla
stessa falsariga di Spalletti non è facile, ti viene la tentazione di dare
la tua impronta, “copiare” non è mai semplice. Secondo me una sintesi tra
il passato ed il nuovo sarebbe opportuna, ora spero che tutti si stringano
attorno al tecnico per andare a raggiungere gli obiettivi prefissati ad
inizio stagione. L’allenatore deve mettere insieme 25 teste, 25 aziende
personali che devono poi lavorare per l’azienda società, anche Garcia forse
si è approcciato ai giocatori in maniera differente, senza trovare la
chiave giusta, ma è ancora in tempo per farlo. Del resto non è uno
sprovveduto, nè uno senza esperienza in grandi club”.