(AGENPARL) - Roma, 9 Ottobre 2023(AGENPARL) – lun 09 ottobre 2023 CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Sanità: Cgil Sicilia scrive a sindaci e consigli comunali. “Con i tagli
del Nadef il diritto alla salute rischia di naufragare”. Il sindacato
chiede adesione e sostegno alle proprie proposte di rilancio del sistema
sanitario pubblico e critica il governo regionale “interessato solo alle
poltrone”
Palermo, 9 set- “Con i nuovi tagli alla sanità, quelli del Nadef, il
documento di aggiornamento finanziario presentato dal governo Meloni,
“si rischia un disastro sanitario, sociale ed economico senza
precedenti. L’autonomia differenziata farebbe ulteriormente precipitare
la situazione in Sicilia”. Lo scrive la Cgil Sicilia in una nota inviata
ai Sindaci e ai Consigli comunali di tutta la Regione, a firma del
segretario generale Alfio Mannino e del componente di segreteria con
delega alla sanità, Francesco Lucchesi. Alla sanità pubblica verranno
meno ulteriori 2,7 miliardi. Il taglio peserebbe sulla Sicilia per circa
200 milioni. “Tutti devono avere contezza- dice il segretario generale
della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- del fatto che la salute è un diritto
costituzionale che rischia di non essere più garantito. Tutto questo-
aggiunge- come sempre avviene nel silenzio del governo regionale, che
affronta il tema della sanità pubblica solo sotto il profilo della
governance, cioè della spartizione della poltrone, e non sotto quello
dei servizi da erogare ai cittadini”. Scrive la Cgil nel documento: “I
principi fondamentali del servizio sanitario, universalità, uguaglianza
ed equità non solo non verranno alle condizioni date raggiunti e
garantiti pienamente su tutto il territorio nazionale ma saranno
inesorabilmente messi in discussione in termini generali”. “Questo non
può essere consentito – sottolinea Mannino- ma richiede un’azione
collettiva di contrasto di un progetto a dir poco scellerato” “Per
questo il sindacato chiede alle istituzioni locali più vicine ai
cittadini “il sostegno alle nostre richieste e proposte- afferma
Mannino- su cui non cesseremo la mobilitazione, che si collega a quella
promossa in sede nazionale, perché ne va di un diritto fondamentale”. Le
richieste sono : un forte investimento sul servizio sanitario nazionale,
di almeno 5 miliardi per i prossimi 10 anni, per il potenziamento dei
servizi di prevenzione, ospedalieri e territoriali per garantire
l’erogazione uniforme dei Lea, rilanciando anche le politiche del
personale sanitario. Sul personale la Cgil chiede “un piano
straordinario pluriennale di assunzioni che vada oltre le
stabilizzazioni e il turn over, superando il tetto di spesa”. Inoltre
“il rilancio e il riadeguamento della rete ospedaliera”. “Occorre dare
risposta agli inaccettabili tempi d’attesa che negano il diritto alla
salute”, scrive la Cgil elencando una serie di proposte finalizzate a
questo obiettivo, come, ad esempio, la riforma e lo sviluppo
dell’assistenza territoriale,l’operatività delle case e degli ospedali
di comunità, la riforma della medicina generale e il potenziamento
dell’assistenza domiciliare. Il sindacato sollecita anche la riforma dei
consultori pubblici, il miglioramento del sistema di residenzialità e
della sua accessibilità. Così come il blocco dei processi di
esternalizzazione e privatizzazione. “Occorre riconoscere l’importanza
della prevenzione- scrive ancora il sindacato- sostenere le persone
autosufficienti e promuovere politiche per la piena inclusione delle
persone con disabilità”. Su questi temi la Cgil chiede “l’adesione e il
sostegno, se non si vuole vedere naufragare il diritto alla salute dei
siciliani”. Dal sindacato vengono parole di apprezzamento per il ddl
presentato all’Ars dal gruppo del Pd con primo firmatario Fabio Venezia.
“Un testo coerente con la nostra linea – afferma Mannino- non possiamo
dunque che apprezzare la capacità di ascolto delle istanze che vengono
dal mondo del lavoro e dalla società civile”.
2023 dac